Emanuela Marra ha 42 anni. Vive a Tresigallo “la città metafisica” in provincia di Ferrara, con il marito e due figli adolescenti.
Fin da bambina, le piaceva inventare racconti e scriverli in quaderni che ancora sua madre custodisce con cura.
Crescendo, ha accantonato la scrittura, rimanendo però una forte lettrice, finché questa passione rimasta sopita è ritornata. Così, ha deciso di riprendere in mano la penna, o meglio il PC.
Ha scritto il primo romanzo, “Un sogno nel vigneto”, per la casa editrice Land Editore. È in uscita il secondo romanzo con BookTribù.
Ha partecipato a numerosi concorsi letterari arrivando fra i finalisti e quindi alla pubblicazione.
Possiede un Book Blog personale, dove pubblica le recensioni ai libri che legge, le segnalazioni dei libri in uscita; una pagina Facebook e una Instagram.
Due righe per presentarti?
Mi chiamo Emanuela Marra, ho 42 anni. Sono sposata e ho due figli adolescenti. Amo leggere e scrivere. Grazie per avermi invitata.
Che genere scrivi?
Scrivo Romance, anche se in vari concorsi ho partecipato con racconti di Narrativa e anche un Fantasy Horror. Diciamo che nella mia scrittura ci deve sempre essere un pizzico d’amore.
Come scrivi? Penna e quaderno? Tecnologia a tutto spiano?
Quando mi viene in mente una trama la segno ovunque, dal telefono al foglio volante; insomma quello che ho a disposizione per non perdere l’idea. Quando invece inizio il vero e proprio manoscritto, uso il pc, perché mi aiuta in quelle che sono le ricerche, nel risolvere i dubbi e in tutto quello che riguarda la stesura.
Quando scrivi? Sei un’allodola, o una civetta (non equivocare)?
Sicuramente non un’allodola… ma nemmeno una civetta! Sono una dormigliona e quindi per me scrivere di notte o al mattino presto sarebbe come rischiare di non comprendere nemmeno le lettere che metterei insieme, figuriamoci pensieri di senso compiuto. Sembrerei gatto Silvestro… Scrivo di sera, o nei giorni di riposo dal lavoro.
Coinvolta sempre in quello che scrivi, oppure distaccata?
Coinvolta, io vivo le vite dei miei personaggi. Quando poso le dita sulla tastiera divento un tutt’uno con il libro. Infatti, alla fine, quando metto la parola “fine” alla storia, è come lasciar andare una parte di me, ma credo che sia così per la maggior parte degli scrittori. Questo è uno dei motivi per cui ho ripreso a scrivere, non mi bastava più viaggiare con la lettura, avevo bisogno di sentirmi parte integrante della storia e solo scrivendo ci sarei riuscita a pieno.
Scaletta ferrea, o sturm und drang?
Scaletta tutta la vita. Non parto se prima non ho messo nero su bianco i dettagli principali, i luoghi, i nomi dei protagonisti e la trama. Poi la mia Bibbia si riempie di dettagli anche man mano che scrivo, però le basi ci sono da subito.
Metodica nella scrittura, oppure “quando-posso-non-so-se-posso”?
Magari poterlo essere. Purtroppo lavoro a tempo pieno, sono fuori casa dalle 7.30 di mattina alle 19 di sera. In più, consideriamo la famiglia con marito e due figli adolescenti! Quindi,poso le mani sulla tastiera ogni volta che riesco e a volte i tempi sono dilatati. Però, posso dire che quando inizio le parole passano dirette dalla mente alle dita in un flusso continuo e questo lo considero un grande dono.
Pubblichi con una casa editrice (o più di una), oppure sei una self pura? O metà e metà?
Per ora ho sempre pubblicato con casa editrice e per questo ringrazio infinitamente Land Editore e Booktribu (Collana Lovetribu) per avermi fatto entrare nella loro famiglia di autori. In futuro spero di poter continuare ad essere una loro autrice, ma potrei anche fare qualche novella in self, vedremo se il tempo mi permetterà di portare avanti qualche idea che ho in mente.
Hai finito il libro. Cosa fai, prima di inviarlo alla casa editrice?
Ho seguito diversi corsi di correzione bozze e di editing, però mi avvalgo sempre anche di beta reader fidate prima di mandare il libro alle case editrici. Le mie “fidate” hanno sempre qualche buon suggerimento o si accorgono di errori che io non ho visto. Se dovessi pubblicare in self, invece, mi avvarrei di tutta la filiera, dall’editor al correttore e infine anche le beta, vorrei far uscire un buon libro. Senza contare grafico e impaginatore!
I social: li usi per far conoscere e promuovere i tuoi libri?
Certo, sono assolutamente fondamentali, tant’è vero che ho anche un blog personale su lettura e scrittura. Con il blog do supporto ad autori che vogliono fare segnalazioni, recensioni e interviste. Nel mio piccolo cerco di aiutare anche solo un pochino i colleghi.
Quali sono i tuoi preferiti? Perché? Quali riscontri hai notato?
Uso tutti i social, Facebook, Instagram, TikTok, Pinterest, Twitter e ora anche Threads. Insomma, impazzisco ogni volta. Senza contare il Blog, che si chiama “Sognando di scrivere”.
Hai una newsletter? Se sì, ogni quanto invii un aggiornamento?
La newsletter è relativa al blog, ma la invio solo per le recensioni. Non voglio riempire le caselle di posta di chi mi segue con troppe mail.
Progetti per il futuro?
Molti. Sono alle prese con il mio quarto romanzo. Sarò presente al Festival del Romance a Milano il 16 marzo con Lovetribu e La duchessa millennial (anzi, è aperto il preorder sul sito). Spero di riuscire ad essere presente anche alla Fiera del Libro di Torino con la mia prossima uscita, che è ancora in fase di editing.
I romanzi “Un sogno nel vigneto” e “La duchessa millennial” potete trovarli QUI.
Commenti recenti