Il Blog si è accaparrato una reporter d’eccezione: si tratta di Victoria, l’autrice della Trilogia erotica “West”. A lei il compito di seguire la trasferta in Croazia di Jodi Ellen Malpas.

Seguendo Jodi Ellen Malpas sulle sue
pagine social, ho scoperto che sarebbe venuta a Zagabria (Croazia), presso una
famosissima libreria a presentare la sua ultima trilogia One Night. Ho pensato per mezzo secondo al da farsi, e poi sono corsa
alla stazione a prenotare un posto sul  pullman.
Chi mi conosce, sa che adoro i suoi libri,
le sue storie. L’ho citata nel mio primo libro “Balla con (per) me”, ringraziandola di essere la mia ispiratrice e
il mio idolo (concedetemi questa affermazione). Non ho voluto farmi scappare
l’occasione per dirle di persona tutto questo.
Sorvolo sulla giornata di viaggio, perché
voglio parlarvi di lei, di quello che ha raccontato a noi lettrici e regalarvi
qualche gustoso gossip letto nelle interviste rilasciate ai quotidiani croati.
Jodi
Ellen Malpas
è una trentacinquenne di Londra, conosciuta come
creatrice del famosissimo Jesse Ward nella trilogia This Man. E oggi anche di Miller Hart che ci ha conquistato con
l’ultima trilogia pubblicata One Night,
di cui in Italia è uscito solo il primo  volume con la casa editrice Newton Compton,
intitolato “Solo per una volta.”
Quando era una bambina, tutti le dicevano
che fisicamente era presente, ma con i pensieri chissà dove, persa nei mondi
immaginari che creava nella sua testa. Arrivata ai trent’anni, nulla era
cambiato.
“C’era
un uomo nella mia testa e la storia su di lui cominciò a svilupparsi nella mia
mente in direzioni diverse e improvvisamente ho avuto un sacco di materiale che
ho gradualmente cominciato a scrivere.”
Non si è mai ritenuta qualificata come
scrittrice, per via del suo inglese, e non si aspettava che una volta messa
sulla carta, qualcuno quella sua storia l’avrebbe letta. Per questo, mentre
scriveva, pensava che fosse un lavoro inutile. Poi, come spesso succede, passò
il manoscritto ad un’amica, che entusiasta le diede il sostegno di cui aveva
bisogno. All’inizio era molto nervosa, per via del genere scelto: pensava che
per molti il tema da lei trattato fosse ancora tabù. Finché non si rese conto
che tutti hanno fantasie particolari e che non c’era nulla di strano in questo.
“La
narrativa erotica è da sempre nelle librerie, ma solo con le 50 sfumature
finalmente è uscita dall’ombra. Nelle librerie, questi libri ora sono sistemati
sugli scaffali più in vista, sono esposti nelle sale più frequentate. I lettori
non si vergognano di ammettere cosa stanno leggendo.”
La presenza di migliaia di scrittori self
di romanzi erotici è un fatto positivo, dice ancora Jodi: “È evidente che il pubblico ama l’erotico e vuole leggerlo.”
Visto che Jodi aveva accennato al
selfpublishing, le abbiamo chiesto di ampliare il discorso. E lei ci ha
accontentati.
“Le
case editrici, con il continuo sviluppo del selfpublishing, hanno meno lavoro. Dal
momento che non hanno più il tempo necessario per leggere tutto il materiale
che ricevono, tengono costantemente sott’occhio gli scrittori self.”
Jodi ha cominciato anche lei con il selfpublishing,
pubblicando This Man nel 2012. Grazie
al passaparola tra le lettrici e al grande impatto dei social network, oggi lavora
con una casa editrice inglese ed è riconosciuta come New York Times e Sunday
Times bestselling author. This Man è
stato venduto in 40 paesi e One Night
sta avendo un ottimo riscontro.
A proposito di One Night, le abbiamo chiesto di parlarci della protagonista
femminile e del suo rapporto con i personaggi in genere.
I personaggi maschili sono un prodotto creato
completamente dalla sua immaginazione (qualcuna tra il pubblico sussurra
peccato), mentre i personaggi femminili di solito possiedono una parte delle
caratteristiche di carattere e personalità dell’autrice.
“Ogni
volta che scrivo di un personaggio femminile nella storia, immagino come avrei
reagito io in quella situazione particolare. Questo mi sembra il metodo più
semplice e naturale per rendere vera la storia.”
Ho scherzato poi sul fatto che i suoi
libri “pesano”; quando mi sono presentata con il volume unico della trilogia This Man, Jodi ha riso alla mia battuta
e timidamente, quasi cercando di scusarsi, ha replicato:
“Io
semplicemente non so scrivere un romanzo breve. Voglio che i lettori ottengano
tutte le informazioni, per diventare parte della storia, e questo, dalla mia
prospettiva è impossibile farlo con un solo libro. I miei personaggi sono
complicati, come anche le storie. I lettori vogliono sapere qualcosa in più
anche sui personaggi secondari.”
Le ho fatto presente che i lettori non
amano le lunghe attese cui sono costretti. E lei ha replicato così: “Come lettrice, amo quella sensazione
d’attesa del prossimo libro, provare ancora l’emozione per qualcosa di molto
desiderato. ”


Mi sono fatta il coraggio e le ho chiesto
se si sentiva di dirmi qualcosa sul nuovo lavoro di cui ho letto alcune righe
che ha pubblicato sulla sua pagina web (a momenti, chiacchierando, le scappa il
nome del personaggio maschile!). Attualmente il romanzo è nelle mani del suo
agente. Si tratta di una storia completamente diversa, di un mondo diverso,
anche se Jodi resta nel suo genere. Conferma di avere scritto una trilogia (non
sa scrivere poco! Ogni suo romanzo contiene 160 000 – 200 000 parole!). La data
del rilascio non si sa ancora. Finora ha cercato di dare il suo lavoro prima a
un editore inglese (per fare qualcosa di patriottico, scherza) e poi di pubblicare
negli Stati Uniti. Promette notizie in merito molto presto.
A conclusione di questa mia esperienza e
di un bellissimo incontro, aggiungo qualche parole sulle emozioni provate. All’inizio,
quando mi sono presentata con il fiore che è il simbolo della trilogia This Man, balbettavo. Quando ho visto la
sua commozione, la sua parte umana, mi sono rilassata e abbiamo chiacchierato
come due amiche. Jodi si è dimostrata molto disponibile, ha distribuito
autografi a tutte, ripetendoci che nonostante il tempo passato è ancora incredula
di fronte al bellissimo sogno che sta vivendo.
Vi avevo promesso un po’ di gossip, vero? Non intendo deludervi. Ho letto con molta attenzione i giornali croati cui Jodi ha rilasciato interviste, in questi giorni. Ecco qualche “chicca”.
Jodi lascia la scuola a soli 17 anni e va a lavorare nell’azienda di suo padre. Diventa madre a 19, dopo un matrimonio in giovane età. Oggi ha due maschi di 15 e11 anni e un matrimonio fallito, non sopravvissuto al suo successo come scrittrice. Jodi dice che non si può incolpare il successo se già di base una relazione non funziona ed è piena di problemi.
Jodi ricorda i mesi trascorsi in camera, nascondendo il pc e il manoscritto.
“Mi sono sposata presto, presto ho avuto i figli. Sono cresciuta in una famiglia tradizionale, ho lavorato nell’azienda di famiglia. Per tutta la vita, mi hanno insegnato che devo rispettare alcune rotte prestabilite, tra le altre cose che quando ti sposi devi rimanere sposato, non importa quanto sia difficile. Sono la prima in famiglia che ha divorziato. Stavo facendo quello che da me ci si aspettava: matrimonio, figli, lavoro. Per far felice i miei genitori, non me. Mia madre dice ora che ha sempre sospettato che in realtà non fossi felice. Credo di aver fatto quello che fa la maggior parte delle donne: sono entrata in una routine, fingendo di essere contenta e soddisfatta. Pertanto, la mia scrittura è diventata la mia fortuna. Ho trovato del tempo per me e per una volta ho preso la decisione giusta. Segretamente stavo scrivendo il romanzo, chiusa nella mia stanza, finché mia madre cominciò a sospettare che ci fosse qualcosa che non andava. Quando le confessai che stavo scrivendo un romanzo erotico, la sua risposta fu: “Oh grazie a Dio.” (detto con sollievo aggiunge poi).

Che dire, grazie Jodi. Aspettiamo il
prossimo romanzo con tanto entusiasmo!
Victoria Autore