Londra, primavera 1815. Margaret Ashworthy è la dama di compagnia di Amabel, la bellissima e viziata nipote del barone Hugh Fitzpatrick. La vita è stata dura con lei, e fin da ragazza ha imparato a soffocare la propria natura appassionata; è decisa a mantenere un comportamento irreprensibile e a non cedere mai alle tentazioni sentimentali. Tuttavia, i venti di guerra che sconvolgono l’Inghilterra, la natura esuberante di Amabel e, soprattutto, la forte attrazione che prova nei confronti del barone, mettono a dura prova la sua volontà. Complice il più famoso ballo in maschera di Londra, Margaret dovrà decidere se ciò che desidera veramente è arrendersi all’amore di Hugh. In “Fumo” incontriamo per la prima volta il protagonista di “Lo sa il mare”, in uscita a maggio 2015 per i Romanzi Classic Mondadori. Ryan Helston si presenta al ballo di lady Chandler nascosto da un domino e da una maschera nera, che lascia intravedere solo gli occhi dal colore cangiante come le onde del mare. Affascinante ed elusivo, è un artista che crea dipinti meravigliosi. Soprattutto, è un uomo pericoloso ed evanescente come il fumo…

Un racconto perfetto (cinque stelline).
La Kent riesce
particolarmente efficace nel racconto breve, perché ha il grande dono della
sintesi. La costruzione della vicenda è perfetta nell’alternanza fra
descrizione e dialogo. Davvero indovinati i due protagonisti: Margaret, così
intelligente, coraggiosa e determinata nell’affrontare il suo declassamento
sociale e i ricorrenti cambiamenti di vita, nonché la necessità di guadagnarsi
da vivere, senza piagnucolare né cercare scappatoie; Hugh, anche lui capace di
capire subito che ha incontrato la donna della sua vita.
Ovviamente
interessante Ryan Halston, che, se ho capito bene, sarà il protagonista di Lo
sa il mare. Il brutto presentimento di Hugh mi fa temere qualche guaio grave
durante l’ultima campagna napoleonica. E a questo proposito bello il ritratto,
incisivo ed efficace, di Napoleone, nonché il pensiero a tutti i giovani del
ballo che non torneranno a casa dopo Waterloo. 
Davvero eccellente.