ROBERTA CIUFFI sconsiglia BEAUTY IN BLACK  – NETFLIX.

Un netto sconsiglio. Oh, poi se lo volete vedere fate pure, eh? Ma quanto a me: no, no, no! Non sono certa di aver mai visto una serie più brutta di questa. Forse voleva essere una specie di Black Dinasty, ma di rado ho visto qualcosa di così volgare, sul filo del ripugnante. Non c’è un personaggio che si salvi. Perfino la protagonista, per cui bisognerebbe provare empatia, mi fa venire solo voglia di sbatterla al muro per la sua insipienza, oltre a strapparle dagli occhi quei bruchi di ciglia finte. Quanto agli altri: criminali, papponi, assassini, ipocriti, mercanti di carne umana. A sparare nel mucchio non si farebbe un soldo di danno.

Vediamo un po’ che cosa dice il web di questa che è stata definita una “serie-disastro”.

Raccolgo qualche notizia sulla trama: Atlanta. Una famiglia afroamericana gestisce un impero nel settore della cura dei capelli. Al lato opposto della scala sociale, una ballerina è coinvolta negli scandali del famoso strip club Magic City. Fin dalla prima puntata, si affastellano colpi di scena; le emozioni forti si sprecano. La vicenda si concentra su due figure femminili: Kimmie, una ragazza che sopravvive con tutti i mezzi dopo essere stata cacciata di casa dalla madre; Mallory, che gestisce con successo l’attività di famiglia. Le due protagoniste, pur appartenendo a mondi distinti, finiscono per intrecciare le loro vite.

Il parere di Roberta Ciuffi riceve un aiuto da parte di Gamesurf, che scrive: “Tyler Perry (l’autore N.D.R.) ha fatto un disastro… Tutto, in Beauty in Black, è di basso livello nonostante la qualità delle riprese, i soldi ci sono ma andrebbero impiegati meglio.”. QUI trovate la recensione al vetriolo di Chiara Poli, alla quale vi indirizziamo: è tanto spietata quanto divertente.

Di Roberta Ciuffi vi consigliamo la Trilogia della famiglia Buatère.

I Buatère appartengono alla famiglia normanna dei Drengot Quarrel, i cui primi membri, dopo essere stati costretti alla fuga a causa di un omicidio, con la loro masnada si sono messi al servizio dei maggiori signori della penisola italiana, fino a conquistarsi territori, regni e onori. Dopo anni passati al servizio dei suoi più noti parenti, e aver ottenuto il titolo di barone e territori propri, Eric Buatère è determinato a creare una dinastia nel suo nome. La trilogia segue le storie di Eric, della sua figlia adottiva Gytta e di suo nipote Arno.

Potete acquistarla QUI.

In calce all’articolo, collage delle cover della trilogia Buatère, di Roberta Ciuffi.

Copertina: realizzata con Canva, mediante l’utilizzo di un’immagine free e della locandina.