Aprire gli occhi, alzarsi, doccia, caffè, sigaretta.
Vestirsi, uscire di casa, raggiungere l’ufficio.
Ripetere ogni giorno della propria fottuta vita e accettare di essere nel proprio personale inferno in terra.
Questa è la vita di Nick Danse, capo della Social Media Terrorism Risk Prevention Task Force nella sezione di New York dell’FBI. Ogni giorno gli stessi movimenti, gli stessi gesti e le stesse incazzature da quando, diversi anni prima, ha perso la gamba sinistra in un’operazione di alta sicurezza mentre era membro dell’Hostage Rescue Team.
Quello che per l’FBI è stata una promozione, per lui è una tortura. Nonostante questo dirige il suo ufficio con il pugno di ferro e vive ogni giorno una depressione alla volta. Questo finché dalla porta non entra il giovane e brillante George Finnegan, fresco di MIT e con in mano una richiesta di stage di sei lunghissimi mesi.
George entrerà a far parte della squadra, con Tom Elliott, Odessa Carrie e Vincent Sten. Quello che Nick non sa è che la sua vita sta per essere completamente ribaltata.
Warnings: age gap, size kink, disabilità.
Titolo: The broken man.
Autrici: Daniela Barisone e Juls SK Vernet.
Genere: Romance M/M.
Serie: JBI (autoconclusivo).
Editore: Lux Lab.
Prezzo: euro 2,99 (eBook); euro 9,99 (copertine flessibile).
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Non seguo la serie JBI, ma ciò non mi ha impedito di godermi questa breve storia dove toni cupi e ironia si fondono perfettamente.
I toni cupi appartengono a Nick Danse, quarantenne agente dell’FBI che ha perso una gamba in missione e per questo è stato promosso a capo di un ufficio importante. Questo incarico, per un uomo d’azione come lui, è una vera tortura, come lo è ogni momento della vita quotidiana. Nick attraversa la propria vita come uno zombie: efficiente, abile nel suo lavoro, ma morto dentro.
E qui arriva George, stagista di 22 anni, novellino e ansioso di imparare. Non si fa spaventare da quel capo ringhiante e ostile, anzi è proprio il suo tipo, malgrado lui non stia cercando una relazione.
Il confronto tra l’orso Nick, grande, grosso e scorbutico, e il micetto George, peperino e pieno di carattere, è tenero e godibile. Scintille di desiderio che entrambi vorrebbero negare, ma che li portano ad avvicinarsi, passo dopo passo. George diventa la fiamma che illumina la vita buia di Nick. Ci saranno dubbi, incomprensioni e momenti drammatici ma, per fortuna, il lieto fine è assicurato.
Sono due gli aspetti fondamentali di questa storia.
Il primo è l’ironia: puntuale, azzeccata, sempre pronta a farci sorridere. L’altra è il racconto di un’anima morta che risale l’abisso nel quale si era rinchiusa. L’incontro fra Nick e George è rinascita e scoperta, stabilità e sollievo, gioia e timori. In una sola parola: vita.
Un racconto ben costruito, secondo me adatto anche a una trama più lunga e articolata, ma nella sua brevità mette in campo tutti gli elementi giusti per emozionare e divertire.
Quattro stelline.
Copia acquistata.
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