Una donna addestrata a usare il corpo per la gloria di Babilonia. Un uomo cui è stato insegnato a mortificare i propri desideri per la grandezza di Hattusa.
Malnigal e Suppiluliuma. La Superba e il Divino, uniti in un matrimonio politico in cui l’unica certezza è che la parola “amore” non esiste, perché l’amore è un lusso che non possono concedersi e che potrebbe avere delle conseguenze imprevedibili.
Il regno di Hatti, dopo anni di invasioni e lotte intestine, trova il suo campione in Suppiluliuma, un re guerriero, considerato da molti il prescelto dagli Dei. Per contrastare le mire espansionistiche del confinante popolo dei Mitanni, che minaccia il suo regno, Suppiluliuma è costretto a stringere un’alleanza con il re di Babilonia, sposandone la figlia.
Malnigal è una donna volitiva, spregiudicata e bellissima, che ha dovuto imparare a usare il proprio corpo e l’astuzia per sopravvivere in un mondo cinico e dominato dagli uomini. Sfruttata dal padre come pedina politica, per la principessa il matrimonio con questo sconosciuto re delle montagne è un insulto, ma gli Dei sono beffardi e giocano con le vite degli uomini.
Malnigal e Suppiluliuma, nonostante il disprezzo che nutrono l’uno per l’altra scopriranno che un fuoco, ben più grande dell’odio e dell’ambizione, brucia le loro anime e la fiducia potrebbe rivelarsi l’unica arma di salvezza in una corte che desidera solo la loro fine.
Il romanzo è AUTOCONCLUSIVO, come tutti i volumi che faranno parte della serie.
Titolo: Liuma.
Autrice: Fleur du Mar.
Genere: Romance storico.
Serie: Il leone di pietra, volume primo.
Editore: Self-Publishing.
Prezzo: euro 2,99 (eBook); euro 18,72 (copertina rigida); euro 12,48 (copertina flessibile.
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Popolo affascinante, gli Ittiti, scomparsi dalla Storia lasciando molti interrogativi nelle mani degli studiosi.
È stata una piacevolissima sorpresa scoprire che un’autrice si era ispirata a loro per scrivere un romance storico. Non potevo farmelo sfuggire.
Ciò che ho trovato è un magnifico affresco dell’antica Mesopotamia, dagli splendori di Babilonia agli austeri territori del regno di Hatti, arroccato su rilievi montuosi, tormentati da climi aspri e freddi. All’interno di tutto questo si muovono personaggi dal carattere forte, determinato, disposti a tutto pur di raggiungere i loro scopi.
Suppiluliuma, sovrano degli Ittiti, è un condottiero e un asceta ed è deciso a fare tutto il necessario per il bene del regno e del suo popolo. È stato allevato per questo. Lui è Liuma, il Divino, il prescelto del dio Teshub, e ha sacrificato ogni aspetto della sua vita per assolvere a questo compito. Per lui, la principessa babilonese che sta per sposare è solo un utile mezzo per stringere alleanze e realizzare i suoi scopi.
Malnigal, orgogliosa e altera figlia del re di Babilonia, abituata a usare la seduzione per manovrare gli uomini, detesta essere stata promessa a quel re itttita che considera un selvaggio abituato a vivere sui monti. Però, nel momento in cui capisce che non può tirarsi indietro, decide di usarlo per realizzare piani personali.
È un duello continuo, quello tra Liuma e Malnigal. Un combattimento senza esclusione di colpi, fatto di inganni, strategie, seduzione. Il re si aspetta una moglie sottomessa, come esigono le usanze ittite, ma la sua sposa babilonese non è il tipo di donna che accetta un ruolo simile. È abituata ad agire, fare piani, cercare alleanze, studiare strategie. Lo scontro di personalità tra i due è affascinante e ben congegnato, abilmente immerso nel contesto dell’antica civiltà ittita, tra guerre e intrighi di corte. La loro alleanza, contro tutto e tutti, li renderà una coppia formidabile.
L’autrice mette a frutto la sua attenta e approfondita documentazione, e riesce a restituirci in maniera estremamente efficace gli usi e i costumi di questo popolo che riuscì a tenere testa agli Egizi. Allo stesso modo, Fleur du Mar ha creato atmosfere, colori, luci e ombre, dando vita a un perfetto connubio tra Storia e romanzo. Anche nel momento in cui ci racconta la controversa storia d’amore secondaria, tra due uomini che hanno troppo da perdere se venisse scoperta, sa mostrarci il dramma e la crudeltà di un contesto omofobo, continua fonte di dolore e inutili sofferenze.
Questo volume è il primo di una serie, costituita da romanzi e novelle, e, visto l’ottimo risultato, non ci resta che aspettare con ansia le altre storie dal regno di Hatti.
Cinque stelline
Copia acquistata
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