«Non si ripete quello che dice zia.»
«Non si parla mentre zia è al telefono.»
«Non si toccano i libri di zia.»
«Non si chiedono cose da comprare perché zia non ha soldi…»
«No, io questo non te l’ho mai detto!».
«Ah, sì, quello me lo ha detto papà.»

Ace è una lavoratrice indefessa, un’amante di libri erotici e una fan appassionata di X-files. Ma fa anche parte di una famiglia assurda, ha due fratelli che si chiamano come i figli di Alice Cooper ed è la zia di un bambino fin troppo intelligente di appena sei anni. Quando, per una serie di circostanze degne di un libro distopico, si ritrova a badare al nipote fino a data da destinarsi, tutti quelli che la conoscono le consigliano di mettere da parte il narcotrafficante messicano che c’è in lei per adottare un linguaggio meno colorito e uno stile di vita un po’ più sano.
Ma perdere le vecchie e insane abitudini è difficile, specialmente per una solitaria impiegata aeroportuale abituata a conversare mentalmente con Morderello e Scalletta, gli alter ego sboccati e sessualmente attivi dei suoi idoli carteriani.

TITOLO: Lettrice su commissione.
AUTRICE: Federica D’Ascani.
GENERE: Romance contemporaneo; Commedia.
SERIE: Ace in Books, volume primo.
EDITORE: Self-Publishing.
PREZZO: euro 2,99 (eBook).
LINK per l’acquisto.

Irritazione ed empatia, direi 50 e 50.

Irritazione, perché Ace Rosso (togliere la patria potestà ai genitori? No, eh?) è una svitata col botto: parla con due entità che viaggiano fra i suoi neuroni. Si tratta di Morderello (alias di Fox Mulder) e Scalletta (reincarnazione rimbambita ed erotomane di Dana Scully).

Empatia… bene, ci sono arrivata dopo taaantaaa fatica: mi dichiaro solidale con questa poveraccia cui capitano sfighe su sfighe. Un capo odioso, due genitori da manicomio, una sorella fuggita con un fricchettone e un aereo precipitato che la lascia (ma sarà vero?) senza genitori+fratello. Ah, dimenticavo: deve occuparsi di un nipote di sei anni che sembra la mia reincarnazione infantile (insopportabile, saccente, non-te-ne-lascio-passare-una-adulto, eccetera).

Perennemente a corto di soldi, Ace pensa di proporsi come editor a una casa editrice di romance erotici. I commenti alle pagine che le vengono mandate sono la parte su cui mi sono sganasciata. Sono d’accordo su tutti i commenti che Federica, pardon, Ace lascia su quei testi indegni. Solidarietà fra mestieranti.

Gli uomini che fanno capolino lungo tutto il romanzo si dividono in due categorie: odiosi/pericolosi a sinistra, adorabili ma Ace non vuole ammetterlo, a destra. Sono un po’ sacrificati di fronte alla debordante personalità della nostra eroina, spero che avranno uno spazio maggiore nel secondo volume.

Mi sono caricata, pagina dopo pagina, e poi ho sbattuto la faccia (ahia!) contro un finale che non è tale (ti ucciderò D’Ascani!). Tocca aspettare il secondo volume per sistemare tutte le tessere di questo puzzle demenziale e divertente.

Demenziale e divertente, direi 50 e 50.