«Sto per fingere di svenire» disse Rachel.
«La ringrazio per questo barlume di buonsenso».
Le sorelle Vassemer sono cresciute in una grande, antica casa nel Lincolnshire con il padre, Sir Henry. In paese i Vassemer hanno una solida fama di eccentricità e non si può negare che sia ben meritata: Sir Henry è un astronomo e la figlia maggiore, Rachel, a trentatré anni è convinta di essere a sua volta un’astronoma – come se una donna potesse capire le complessità del cosmo. Ovviamente è destinata a restare zitella. Le figlie minori, invece di preoccuparsi di debuttare in società come qualunque signorina assennata, intendono dedicarsi una alla scrittura e una al suffragio femminile – come se ci fosse un singolo motivo per cui alle donne dovrebbe essere permesso di votare. Per fortuna la loro casa crolla, Sir Henry muore e le ragazze vengono smistate tra tre diversi tutori. Rachel finisce nella grande tenuta di Lord Julian Acton, Marchese di Northdall e parecchi altri titoli, un vedovo con due figli appena usciti dall’adolescenza, un imperscrutabile domestico indiano e un’unica passione nella vita: i cavalli. Ma Lord Northdall non è un aguzzino e con miss Rachel raggiunge subito un accordo basato sul buonsenso. Miss Rachel può continuare a essere impresentabile finché vuole, ma in pubblico si comporterà da perfetta gentildonna. Miss Rachel accetta. No, sul serio, accetta.
Purtroppo essere normali non è così semplice, quando sei una Vassemer, e Lord Northdall se ne accorgerà presto a sue spese.

OoO

«Quindi è così. Si permette di citare Baudelaire» disse Fortune.
«Mi permetto».
La Stagione 1889 è iniziata e che cosa possono mai fare tre sorelle impresentabili nel grande melting pot londinese, attraversato da moti suffragisti e lotte di classe, affollato di slum dove la povertà è inaccettabile e percorso da avanguardie culturali, crocevia per uomini e donne di ogni cultura e religione, in cui nobili e plebei si trovano a condividere la stessa aria inquinata dal fumo di mille caminetti?
Be’, ma chiaramente vestirsi come meringhe e andarsi a inginocchiare davanti alla Regina!
La sorella maggiore, Rachel, per la verità si è già accasata, nientemeno che con un marchese, ma le due minori, Vera e Fortune, sono ancora a piede libero.
Fortune ad accasarsi non è poi molto interessata, anche se con la famiglia del suo tutore legale le frizioni sono continue. Quindi se la fila il più spesso possibile per coltivare amicizie diverse con le donne più rivoluzionarie in città. Un’occupazione non priva di rischi, dato che le manifestazioni di protesta spesso finiscono con l’arresto di tutti i partecipanti.
Sua cugina Laura non capisce proprio che cos’abbia in testa per mescolarsi con certa gente, quando tutti gli scapoli di Londra le girano attorno. Il problema è che nessuno tra gli scialbi figli dell’aristocrazia del regno costituisce una buona accoppiata intellettuale per Fortune… nessuno tranne uno: il sulfureo, scandaloso, donnaiolo impenitente, giocatore d’azzardo, scapestrato Lord Grey, terrore di ogni madre con una figlia in età da marito.
Ecco, con lui Fortune non si trova male. Peccato che anche solo farsi vedere in sua compagnia potrebbe distruggere la reputazione di tutte le ragazze della famiglia.
Che cosa potrebbe mai andare storto?

Unfit è una trilogia sulle disavventure di alcuni rispettabilissimi gentiluomini, che alla vita non chiederebbero altro che pace, tranquillità e le sacrosante gioie del patriarcato, vessati dalla mancanza di tatto di tre ragazze con il cervello pieno di sciocchezze, ambientata in un tempo migliore in cui gli uomini erano uomini e le donne erano piante da interno.

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Primo volume: QUI

Secondo volume: QUI

Le protagoniste della trilogia “Unfit” sono tre sorelle, cresciute in un modo che farebbe inorridire (succederà, succederà!) qualsiasi animo bene educato. Belle e intelligenti, va bene, anche se sarebbe meglio fossero stupidine. Colte? E no, questo no! Leggere e scrivere, sì, fare quei due conti sullo spillatico (la paghetta che il marito concede), ancora sì. Trascorrere il tempo tra feste e deliziosi incontri per il tè con le amiche? Splendido. Tutto il resto, NO!
E di “resto” le tre sorelle Vassemer ne hanno a palate: una è un’astronoma (come se le donne potessero capire i misteri del cosmo), una si interessa di politica ed emancipazione femminile (le donne devono a stare a casa, non sono forse “gli angeli del focolare”?9, l’altra scrive. Scrive. Avete capito fin dove l’immoralità femminile si può spingere? Insomma, tre poverette destinate a rimanere zitelle e a trascorrere una vita tediosa in uno sperduto paese del Lincolnshire.
Fatto sta che il padre (vedovo) muore nel crollo di una parte della dimora avita e le tre signorine vengono smistate fra tre case diverse, affidate alla tutela di uomini che sapranno domarle e indurle a intraprendere la strada del buon senso: matrimonio combinato, figli e rigare dritto.

Il primo libro si occupa della primogenita, Rachel: 33 anni (zitella conclamata, quindi), quella che “crede” di essere un’astronoma. Il tutore nominato dal defunto sir Vassemer nel testamento, nientepopodimeno che il marchese di Northdall, ha le idee chiare su come condursi con la nuova pupilla. Ma niente andrà come previsto. Rachel lo farà ammattire prima e innamorare di sé subito dopo. Gli ostacoli (uno terribile) faranno di tutto per dividerli, ma…

Il secondo volume ci racconta le vicende della secondogenita, Fortune, che a dispetto del nome non sembra particolarmente fortunata con gli uomini, visto che su di lei si posa l’occhio diabolico del libertino più desiderato-odiato-temuto d’Inghilterra: Lord Grey, nientemeno che un duca, ma che tutti i padri e tutte le madri del Ton temono come una pestilenza. Ovviamente, Fortune non pensa al matrimonio, anzi lo rifugge, perché affidare se stessa a un marito-padrone le fa digrignare i denti. Paladina del diritto delle donne all’emancipazione e al voto, è pronta a battersi per la propria libertà, Già, ma non ha fatto i conti con l’amore e il desiderio.

Miss Black lascia da parte l’erotico contemporaneo (ma anche tutti gli altri filoni) e si diverte con un romance storico, che rompe gli schemi collaudati con qualche scena hot, ma sapientemente giostrata e niente affatto fuori dalle righe.
Piacevole, divertente, con qualche pagina triste. Tranquilli: il lieto fine è assicurato.

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