Quando rompe con il fidanzato, Judith Duportail si iscrive, nello stesso giorno, in palestra e a Tinder. Il desiderio di rimettersi in gioco le dà la spinta che ci vuole e così in breve tempo si trova a comprare un paio di pantaloni taglia 40 e a ricevere valanghe di messaggi di uomini interessati. Il suo senso di gratificazione e l’umore schizzano alle stelle. Questo finché scopre l’esistenza di un fantomatico Elo score: un punteggio “di desiderabilità” che Tinder attribuirebbe a tutti gli utenti. Così, mentre le sue avventure nel mondo dell’online dating si susseguono tra incontri improbabili, cocenti delusioni e innamoramenti più o meno corrisposti, l’autrice decide di andare più a fondo: con l’aiuto di avvocati, hacker e matematici, scopre che l’algoritmo alla base dell’app di incontri più famosa del mondo si basa su criteri sessisti e patriarcali. Sei un uomo? Con tutta probabilità vedrai sfilare sul tuo smartphone donne più giovani, con un curriculm meno ricco e uno stipendio più basso del tuo. E cosa può succedere se questo è davvero il criterio che regola più di un milione di nuovi appuntamenti a settimana? In un saggio narrativo che riesce a essere al contempo rigoroso come il miglior giornalismo investigativo e divertente come una rivista di gossip, l’autrice ci svela i meccanismi di Tinder, raccontando senza pudori le proprie personali esperienze e i loro risvolti più o meno piacevoli. Il risultato è un’indagine sorprendente sull’impatto della tecnologia sull’amore e sulla libertà.

TITOLO: L’amore ai tempi di Tinder.
AUTRICE: Judith Duportail.
GENERE: romanzo-inchiesta.
EDITORE: Fabbri.
PREZZO: euro 7,99 (eBook); euro 12,75 (cartaceo).
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“L’amore ai tempi di Tinder” è un libro sorprendente, a metà strada tra il romanzo e l’inchiesta, che apre uno squarcio inquietante sui vari siti di incontri on line e non solo su quelli. Non a caso, chi lo scrive è una giornalista francese che si occupa di relazioni e tecnologia e il libro nasce da un’inchiesta – I asked Tinder for my data. It sent me 800 pages of my deepest, darkest secrets – (Ho chiesto a Tinder dei miei appuntamenti. Mi ha spedito ottocento pagine dei miei più intimi e oscuri segreti) – uscita nel 2017 sul “Guardian”.
In breve: dopo la rottura con il fidanzato, Judith cerca di ritrovare l’amore iscrivendosi a Tinder, il più popolare sito di incontri on line. Dopo un paio di storie deludenti, capisce che nel sistema c’è qualcosa che non le garba. Gli utenti sono schedati a seconda del sesso, dell’età e dell’avvenenza fisica e il social, che si proclama progressista, discrimina le donne perché tende ad accoppiare sempre donne giovani e non abbienti con uomini più vecchi e più ricchi, riperpetuando così un sistema di coppia patriarcale.
Siccome è una giornalista free lance, Judith comincia a indagare sull’applicazione e, nel corso del lavoro, si convince che Tinder assegna a ognuno dei suoi utenti un ELO, cioè un punteggio simile a quello che viene dato a un giocatore di scacchi. È secondo questo ELO che il sistema permette alle persone di conoscersi e di incontrarsi, per cui gli appuntamenti non sono voluti dal destino, come pretende l’applicazione, ma causati da una serie di sofisticatissimi calcoli e algoritmi.
Quando Judith chiede ai vertici di Tinder di conoscere il proprio ELO, però, l’azienda risponde con le “ottocento pagine dei suoi più intimi e oscuri segreti”.
Una storia più inquietante di un noir e più elettrizzante di un romanzo rosa, perché il motivo che spinge Judith a indagare riguarda le relazioni nate dal social, che sono tutte deludenti. Si sente ingannata da Tinder, che privilegia le donne molto belle e molto giovani, così lei, che ormai ha compiuto trent’anni, teme di aver sprecato degli anni inseguendo un sogno promesso ma irraggiungibile: trovare il compagno della vita.
Non vi dico se, alla fine della storia, Judith riuscirà a trovare l’uomo giusto per lei, perché per saperlo dovrete leggere il romanzo.
Un libro da non perdere, consigliatissimo a tutti noi che, per un motivo o per l’altro, frequentiamo i social. Le applicazioni non sono neutre come pretendono di essere: ci spiano, ci controllano, sanno tutto della nostra vita. E allora? Esserne consapevoli e capire come agiscono può aiutarci a vivere meglio.
Cinque stelline. Copia fornita dalla casa editrice.

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