L’Agenzia non esiste. O almeno, non in questo piano dell’esistenza. Tutto, dalla scrivania a cui lavori, alla sedia su cui sei seduto e al tiramisù della Luisa che mangerai in mensa non esiste in questo mondo. Nemmeno la penna con cui scrivi o il caffè che berrai. Questo è quanto Daniele Baroni si sente dire il primo giorno all’Agenzia dal suo capo, Alessandro Russo.
Tra corridoi che cambiano forma, archivi infiniti, un motel al centro dell’universo, pesci volanti e orrori cosmici da altre realtà, Daniele e Alessandro scopriranno che a legarli non è solo il lavoro, ma anche l’attrazione e il sentimento.
Questo almeno finché Daniele non verrà risucchiato nella tana degli orrori e Alessandro farà di tutto per raggiungerlo e salvarlo. Per farlo, avrà bisogno solo di una scatola di fiammiferi e un kit di cortesia del Sesto Motel. O almeno, questo è quanto afferma il Custode.
Ding. Ding. Ding. Diiiiing. Diiiiing. Diiiiing. Ding. Ding. Ding.
TITOLO: L’Agenzia: Milano.
SERIE: Soglie Instabili, Volume I.
AUTRICI: Daniela Barisone & Juls SK Vernet.
GENERE: Paranormal Romance, Romance M/M.
EDITORE: Lux Lab.
PREZZO: euro 2,99 (eBook); euro 13,00 (cartaceo).
Avevo proprio bisogno di ridere, sorridere, sghignazzare! Mi sono sentita a Hogwarts insieme ai Men in Black! Cavoli, ho cominciato dalla fine…
Ehm…
Ricetta:
Abbiamo un’Agenzia che non esiste. Corridoi che appaiono, archivi che spariscono. Cose così, insomma. Vi viene in mente un luogo simile?
Ci lavorano persone normali (*) e no.
Il primo protagonista in cui ci imbattiamo è Alessandro, pirata sexy (ha un occhio solo e l’orbita vuota è coperta da una benda nera. Vi state già sciogliendo, vero?), costretto a un anno di scrivania a causa di una missione conclusasi con perdite umane. Il nostro non vede l’ora di rimettersi in gioco e…
… gli viene affibbiato un novellino, bello come il sole, di nome Daniele. Sorridente, fiducioso, insomma da adottare subito.
Segue avventura mozzafiato.
È un romance: il lieto fine è garantito e certificato.
(*) Normali… mi sono allargata un po’. Nessuno che sia “normale” lavorerebbe per l’Agenzia!
Le autrici hanno amato costruire questa storia, lo si capisce a ogni pagina, e si sono divertite in modo inverecondo a “farcirla” di rimandi ai libri e ai film preferiti. E io ho sguazzato nelle citazioni come una papera nello stagno. Felice e soddisfatta.
Qualcuno si è risentito per le frasi in dialetto meneghino? Io sono tornata ai miei 14 anni di residenza milanese e solo una volta ho dovuto ricorrere al “vocabolario” messo gentilmente a disposizione.
Mi è sembrato di stare sull’otto volante, mentre leggevo a rotta di collo. Vertigini, ok, ma anche uno spasso. Assistere allo spettacolo che le autrici hanno messo in onda per me è stata pura goduria. Non mi resta che aspettare il secondo volume. Speriamo che quelle due si sbrighino, non sono molto paziente.
Cinque stelline.
Siamo estasiate dal fatto che ti sia piaciuto così tanto <3
Una boccata d’aria fresca.