Dopo il fallimento della Rivoluzione e l’uccisione di tutti i rivoluzionari, Parigi è una città divisa in due. Accanto al reticolo di viali severi, fiancheggiati da bossi e frequentati dall’aristocrazia, prospera infatti una giungla tenebrosa popolata da sciami di mendicanti, ladri ed emarginati, teatro di crimini e miseria, un luogo oscuro e senza leggi. Qui il potere è gestito dai Miserabili, una formidabile corte di criminali divisi in nove corporazioni, chiamata la Corte dei Miracoli. Membro della Corporazione dei Ladri, Nina Thénardier può rubare qualunque cosa a chiunque. La ragazza, soprannominata la Gatta Nera, ha sfidato la sorte così tante volte da essere quasi diventata una leggenda tra i Miserabili. Eppure questo non sembra contare molto quando, ancora una volta, la sua strada si incrocia con quella di Lord Kaplan, detto Tigre, feroce capo della Corporazione della Carne. L’uomo ha messo gli occhi sulla sorella della giovane ladra e, si sa, nessuno è mai riuscito a impedirgli di ottenere ciò che vuole. Non ci è mai riuscita la Corte dei Miracoli, come potrebbe farlo Nina, sveglia certo, ma comunque una ragazza, minuta per di più? Di due cose, però, Tigre non ha tenuto conto. La prima è una regola inviolabile per tutti i Miserabili: mai, mai rubare a una ladra. E la seconda è che, quando si tratta di proteggere chi amano, le gatte sono capaci di mostrare denti e artigli e di diventare decisamente pericolose… Ispirandosi a due capolavori della letteratura di tutti i tempi, “I miserabili” di Victor Hugo e “Il libro della giungla” di Rudyard Kipling, Kester Grant tesse un’ammaliante storia di crudeltà, passione e vendetta che, attraverso le vicende della protagonista, condurrà i lettori nel ventre più oscuro di Parigi, passando per la sfavillante corte di Francia per abbracciare l’alba di una nuova rivoluzione.
Titolo: La Corte dei Miracoli.
Autrice: Kester Grant.
Genere: Fantasy ucronico.
Editore: Mondadori.
Prezzo: euro 9,99 (eBook); euro 17,95 (cartaceo).
Link per l’acquisto: QUI.
Molto interessante l’idea dell’autrice di ispirarsi a “I Miserabili” per questo fantasy pieno d’azione e di umana crudeltà. (La quarta di copertina nomina anche “Il libro della giungla”, ma l’autrice, nella sua post-fazione, non ne parla).
La Parigi in cui si svolge la vicenda è quella dei primi dell’800 ma, allo stesso tempo, non lo è. Si tratta infatti di un fantasy ucronico, dove la Storia ha avuto un’evoluzione diversa da come la conosciamo. La Rivoluzione Francese è fallita e la monarchia regna incontrastata con il suo sfarzo e il suo disprezzo per il popolo. Una parte di Parigi è sotto il controllo della Corte dei Miracoli, l’organismo attraverso il quale tutti i derelitti e i delinquenti hanno deciso di autogovernarsi.
Nel vedere che fuorilegge e criminali si sono dati leggi feroci ci si aspetterebbe che sappiano farle rispettare, invece anche fra di loro regna l’ipocrisia. Chi è potente può permettersi di infrangere qualunque legge e farla franca.
La storia è raccontata in prima persona da Nina, cioè Eponine Thenardier, figlia del locandiere più laido e scellerato che la storia della narrativa abbia mai conosciuto. Qui Thenardier è perfino peggiore che nel romanzo d’origine. Nina impara presto che difendersi da lui deve essere una sua priorità.
All’inizio della storia la troviamo bambina, scopriremo poi che ha nove anni. La vediamo incapace di rinunciare a sentimenti pericolosi come l’affetto, la compassione e il desiderio di giustizia. Giustizia per sua sorella Azelma, per la piccola Cosette, per se stessa e per tutti coloro che contano sulle leggi della Corte dei Miracoli.
La vedremo diventare la Gatta Nera della Corporazione dei Ladri e correre rischi terribili pur di essere la migliore, l’indispensabile, quella da proteggere sempre perché la sua abilità può tornare utile a molti. Nina compie furti incredibili e imprese ritenute al di là di ogni capacità umana, ma niente e nessuno riesce a fermarla. Eppure su di lei pesa l’ombra di un nemico pericoloso, che non teme nessuna legge: Tigre, uno dei signori più potenti tra le Corporazioni che fanno parte della Corte dei Miracoli.
Dopo anni e anni di lotte, per la sopravvivenza e per difendere i suoi pochi affetti, Nina capirà che esiste un solo modo per assicurare un futuro a se stessa e a coloro che ama. Così si troverà a mettere in atto il complotto più audace, il piano più disperato, le scelte più crudeli. Tutto in nome del rispetto dei valori che la Corte dei Miracoli ha voluto dare ai propri membri.
Perché, senza il rispetto delle leggi, nessuno è al sicuro.
Come è già stato detto il romanzo è ispirato a I miserabili e mette in scena personaggi cari al cuore dei lettori, ma sarebbe sbagliato considerarlo una versione fantasy del capolavoro di Victor Hugo. L’autrice ha usato i personaggi per costruire una storia completamente nuova, terribile e feroce ma anche densa di eventi strabilianti, di avventure rocambolesche, di speranze e illusioni. Una storia scandita da ritmi precisi, che alternano pochi momenti di quotidianità a lunghe e numerose sequenze mozzafiato.
Molto inusuale la scelta di una narrazione in prima persona al presente. Tecnica assai difficile da padroneggiare, in special modo per un’autrice al suo primo romanzo. Devo dire che Kester Grant se l’è cavata benissimo e ne ha fatto un punto di forza del libro. Ma certamente non è l’unico. Ogni personaggio, anche il più silenzioso e impassibile, risulta ben delineato, efficace, indimenticabile. Ambientazioni e atmosfere sono palpabili, da toccare con mano, da annusare e sfiorare. E spesso tutto questo è assai spiacevole. Nina ci trascina nel fango, nelle fogne, nel buio, sempre impavida, fiera e disperata.
E la sua sofferenza sembra non essere mai abbastanza poiché c’è sempre un altro traguardo da raggiungere, un altro dolore da affrontare.
L’autrice ha saputo creare un personaggio magnifico, assolutamente degno del mondo crudele che gli è stato costruito attorno.
Un grandissimo talento, Kester Grant, dal quale è lecito aspettarsi altre ottime narrazioni.
Cinque stelline.
Copia acquistata.
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