Luce Giordano è una combattente. Non si arrende. Mai.
Anche se, per la scelta che ha fatto, il sostituto commissario della Omicidi ha pagato e paga ancora un prezzo altissimo.
Nel lavoro e negli affetti.
Ma non si è mai pentita ed è fiera di essere una poliziotta speciale e fuori dagli schemi, che si è conquistata sul campo la stima e il rispetto della squadra.
Però non immagina che sta per affrontare la sfida più difficile, che metterà a rischio non solo la sua vita ma tutto quello per cui ha combattuto. Nello scenario da fiaba gotica del quartiere Coppedè, tra le mura abbandonate di Forte Antenne e all’ombra della sagoma spettrale del Gazometro, agisce un efferato assassino, i cui delitti stringono Luce in una morsa sempre più asfissiante.
Solo lei può fermarlo, con l’aiuto della sua squadra di fedelissimi e il sostegno del nuovo capo della Omicidi, un uomo che rifiuta di cedere ai pregiudizi e che combatte con le ombre di un passato che non riesce a seppellire.
È una corsa contro il tempo, su un terreno infido e mutevole, dove le certezze si trasformano in dubbi e viceversa.
Con la consapevolezza che chi ha ucciso sta per farlo ancora.

Chi si nasconde dietro la scia di feroci omicidi che insanguina Roma?
Solo Luce Giordano potrà ricomporre i pezzi del puzzle che un assassino spietato e inafferrabile sta seminando sempre più vicino a lei.

Titolo: Se la città dorme.
Autrici: Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti.
Genere: Giallo.
Serie: Fiat Lux, volume primo.
Editore: Self-Publishing.
Prezzo: euro 3,99 (eBook).
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Un ambiente particolare quello in cui lavora Luce Giordano: una poliziotta deve essere più in gamba dei colleghi maschi per farsi rispettare. Un po’ come succede in tutte le professioni, se solo ci facciamo caso. Come che sia, Luce è una tosta, che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno. Come sostituto commissario (si può rendere al femminile? Chiedo alle autrici), è al comando di una squadra investigativa e tutti i sottoposti la sostengono a spada tratta: i suoi agenti sono fieri di lei. Certo, rimane irrisolvibile il pasticcio che si è creato con Riccardo Neri: erano amici per la pelle, ma quel legame si è incrinato e niente sembra poterlo rattoppare. Una ferita dolorosa per entrambe le parti in causa.

Luce ha compiuto scelte durissime, le cui conseguenze sta tuttora pagando, ma non tornerebbe indietro, nemmeno se potesse. Questa determinazione, a volte feroce, a volte malinconica, la sostiene nell’affrontare il caso più difficile della sua carriera: un misterioso assassino sta mietendo vittime, allestendo scenari di sangue nel quartiere Coppedè, tra le mura di Forte Antenne e all’ombra del Gazometro.
Luce rischia anche in prima persona per catturare l’assassino, per comprenderne il movente, per far luce su un mistero che – se ne rende conto presto – la coinvolge direttamente.

La sostengono non solo gli uomini e le donne della sua squadra, ma anche Alessandro Arrighi, il vice questore appena arrivato dalla Calabria, dove si è distinto per la lotta contro la  ‘ndrangheta e che è stato soprannominato “Il Mastino”. Un uomo scevro da pregiudizi e pronto a dare fiducia alla giovane.

Flumeri & Giacometti hanno creato un mondo con questo primo volume, eppure non si nota alcun rallentamento nell’azione dovuto alla necessità di presentare i personaggi e l’ambientazione di una serie. Insomma, si nota il lavoro certosino di costruzione effettuato dalle autrici, ma non si viene oppressi dall’effetto “spiegone” che tante volte rende meno piacevole il primo volume di una serie rispetto alle altre storie che la stessa presenterà.
Il romanzo, pur facendo parte di una serie, è autoconclusivo. Vi avverto, però, dà dipendenza…

Cinque stelline.
Copia fornita dalle Autrici.

QUI trovate l’intervista con la quale Flumeri & Giacometti hanno presentato “Se la città dorme”.