Jack Ryan, Stagione 1.
Mini serie televisiva, tratta dai romanzi di Tom Clancy.
Ecco il parere di Stefano Di Marino.

Vedo adesso la prima stagione della serie tv Jack Ryan.

Sinceramente non mi ha convinto. Storia e personaggi hanno veramente poco a che fare con il mondo di Clancy, sia nella versione originale che in quelle successive apocrife. John Krasinski, semplicemente, non è Jack Ryan, è un cucciolone alla disperata ricerca dell’approvazione di un pubblico che non è il suo.

La storia inizia lentissima con alcuni incisi messi lì per compiacere chissà chi (come l’episodio del pilota di droni che nulla c’entra con la vicenda principale). Soldi pochi e poca azione. Qualche idea c’è, per carità, tipo la filiera dei migranti, e, nel prosieguo, la storia acquista ritmo ma… signori il finale è identico (nel senso che non è un punto di partenza da sviluppare in modo originale, ma è proprio uguale) a un episodio di Strike Back che aveva tutt’altro ritmo.

Non parliamo di Abbie Cornish nei panni di Cathy Mueller, volevo piangere. Pensare che ero innamorato di Ann Archer. Cosa ci fa Jack con lei? Insomma, vabbè, ho capito che impera il diktat di voler vendere storie di spionaggio d’azione a un pubblico diverso…. Alla fine si salva veramente solo Wendell Price nei panni di Greer, un tosto cinquantenne nero e musulmano che sa cosa si deve fare.

Ne ha da mangiare di minestra il giovane Ryan.