Linette, giovane, capelli crespi e occhi abbaglianti, ha un passato doloroso. Sta iniziando una nuova vita, ma le visioni che le scorrono nelle vene insieme al sangue creolo, offuscano la realtà. Un omicidio la obbligherà a chiarire la natura delle sue percezioni e a lottare per se stessa e per gli affetti in cui crede.
Titolo: Il tocco del piccolo angelo.
Autrice: Fiorenza Pistocchi.
Genere: Giallo.
Editore: NEOS Edizioni.
Prezzo: euro 14,25 (copertina flessibile).
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La copertina non aiuta a capire il contenuto del romanzo. Un bel viso di donna fa pensare a un romance; il titolo, “Il tocco del piccolo angelo”, ci porta subito in una dimensione New Age. In piccolo, si legge “Indagine a Milano”: una scritta che passa inosservata, se diamo un’occhiata veloce a quello che propongono i tavoli espositivi di qualsiasi libreria. Un errore della Casa editrice, che potrebbe farci sfuggire una storia che, pur con qualche ingenuità, si rivela interessante e godibile.
Otto del mattino. «Ciao, Linette. Guarda che qui non ti voglio più vedere».
«Ciao, Salvatore. Contaci».
Il massiccio portone di San Vittore si chiude alle spalle della ragazza. Per l’ultima volta?
Linette ha pagato gli errori di un’adolescenza dissipata e sente il desiderio di ricominciare con il passo giusto. Non ha più debiti. È libera. A casa, la aspetta Odile, la sorella. Colei che Linette definisce “la sua roccia”. Due anni prima, quando si drogava, rubando e spacciando per pagarsi le dosi; prostituendosi, se non trovava altro, si era accorta di essere incinta. E tutto era cambiato. Accompagnata dalla sorella, si era recata in commissariato e aveva confessato tutto ciò che sapeva dell’organizzazione criminale di cui aveva fatto parte. Una pedina miserabile, ma dalla memoria di ferro. Durante gli anni che il Tribunale le aveva comunque comminato, aveva partorito Stella e dopo poche settimane l’aveva affidata a Odile, con il placet del Tribunale dei Minori. Adesso, è arrivato il momento di creare una vera famiglia con la sorella e la figlia. Linette vola su per le scale della metropolitana, diretta a casa.
Il commissario Diego Perego è alle prese con un nuovo caso: un cadavere è stato trovato sotto la tangenziale. Si tratta di una donna: si è buttata, o qualcuno l’ha spinta?
Con questo avvenimento, comincia la storia di Linette e Diego, legati da un’indagine che scoperchia una vicenda di ricatti e ruberie, ma anche da un sentimento delicato che li sorprende. C’è una storia d’amore, quindi, per quanto accennata con una penna leggerissima, ma soprattutto c’è la ricerca continua della verità.
L’Autrice ha inserito una vena paranormale nella storia (Linette ha premonizioni e intuizioni imprevedibili), che ho trovato un po’ forzata, ma accettabile.
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