L’Attraversaspecchi è una saga letteraria in quattro volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra di loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo. Fidanzati dell’inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.
TITOLO: Fidanzati dell’inverno.
AUTRICE: Christelle Dabos.
GENERE: Fantasy.
SERIE: L’Attraversaspecchi.
EDITORE: Edizioni e/o.
PREZZO. euro 12,99 (eBook); euro 15,36 (cartaceo).
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Questo corposo volume è il primo di una quadrilogia che presenta un’ambientazione insolita e interessante.
Ci viene fatto capire che quello dove si muovono i protagonisti è il mondo dopo la fine del mondo. Il pianeta è a pezzi e ognuno di questi pezzi, chiamati Arche, è una specie di nazione a se stante, ma in contatto con le altre. E, quando l’autrice ci fa scoprire, a poco a poco, i vari sistemi di comunicazione e di trasporto – telegrafo, telefono, dirigibili – appare evidente che ci troviamo in un contesto dall’atmosfera steampunk, dove la tecnologia è quella dei primi del ‘900, anche se ogni arca ha le sue peculiarità.
Quella dove vive Ofelia, la protagonista, si chiama Anima e i suoi abitanti hanno un potere particolare: riescono a risalire al passato degli oggetti soltanto toccandoli. A questo lei aggiunge una capacità tutta sua, che la rende speciale: può spostarsi da un luogo all’altro attraverso gli specchi presenti nelle stanze. Malgrado ciò la vita di Ofelia si svolge nel più assoluto tran tran quotidiano. Non è una ragazza appariscente, veste abiti comodi e fuori moda, gestisce un museo, non le importa nulla di quanto entusiasma le altre ragazze, però non può sottrarsi alle usanze codificate della società in cui vive, quindi deve accettare di sposarsi, poiché bisogna procreare.
Thorn, il fidanzato con cui viene stipulato il contratto, è un freddo burocrate di alto rango, proveniente da un’arca chiamata Il Polo, e detesta quell’unione quanto lei ma, come lei, non ha scelta.
Dal momento in cui Thorn la porta sulla propria arca, immersa in un costante inverno, spazzato da venti gelidi e bufere di neve, inizia per Ofelia una serie di vicende che lei, abituata alla tranquilla vita su Anima, non avrebbe mai immaginato.
Al principio, la storia si prende il suo tempo per introdurci nel mondo della protagonista, ma bastano pochi capitoli per non riuscire più a staccarsene. Non si tratta di un romanzo d’azione bensì di una continua scoperta, dove ogni elemento nuovo è ben dosato e portato avanti con cura e inventiva. La Dabos porta alla luce, a poco a poco, le mille sfaccettature del mondo che ha creato e ogni particolare contribuisce all’incanto della trama. Così, dopo aver assimilato le informazioni sulle tecnologie usate e aver costruito nella nostra mente un contesto steampunk, ci rendiamo conto che l’atmosfera non ci riporta affatto all’epoca vittoriana, come ci si potrebbe aspettare, ma invece ricorda gli sfarzi della Belle Epoque. Un tocco di originalità in più, che va ad aggiungersi alle molte qualità del romanzo.
La narrazione, sempre da punto di vista di Ofelia, è affascinante e sa mantenere un ottimo equilibrio tra i momenti introspettivi e gli eventi che danno corpo e movimento alla storia.
L’altro elemento è lo sviluppo del rapporto tra Ofelia e Thorn, due persone che si sopportano a malapena, ma che devono trovare un punto d’incontro.
Lei, abituata a essere indipendente, nei limiti permessi dalla società in cui vive, si dimostra una persona molto pratica e poco malleabile. Riflette con molto buon senso sulle decisioni da prendere e non si lascia scoraggiare né mettere i piedi in testa. Subisce quando sa di non poter fare altro, ma prende le proprie decisioni ogni volta che ne ha la possibilità.
Thorn appare come un uomo chiuso e misterioso, costantemente impegnato in giochi di potere dove la posta è la sopravvivenza, eppure la tranquilla forza di Ofelia sembra in grado di attirare la sua attenzione. Riusciranno a diventare alleati?
Per saperne di più non ci resta che gettarci avidamente sugli altri volumi della serie, che per il momento sono due, ma ne resta ancora un altro da tradurre.
Cinque stelline.
#copiaacquistata
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