Il presidente degli Stati Uniti d’America Allan Trumbull e la sua guardia personale Mike Banning vengono attaccati da dronicomandati a distanza. Entrambi restano feriti, Banning viene accusato dell’attentato al Presidente e viene arrestato, ma poi riesce a fuggire. Recandosi dal padre, Banning cercherà di scoprire chi voleva uccidere il Presidente cercando di far incolpare lui. (Fonte: Wikipedia)

Titolo originale: Angel Has Fallen
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Anno: 2019
Durata: 120 min
Genere: azione
Regia: Ric Roman Waugh
Soggetto: Creighton Rothenberger, Katrin Benedikt
Sceneggiatura: Robert Mark Kamen, Matt Cook, Ric Roman Waugh
Produttore: Gerard Butler, Mark Gill, Matt O’Toole, Alan Siegel, John Thompson, Les Weldon
Produttore esecutivo: David Bernardi, Christa Campbell, Boaz Davidson, Andrey Georgiev, Jeffrey Greenstein, Lati Grobman, Avi Lerner, Heidi Jo Markel, Christine Otal, Trevor Short, Emilio Torres, Jonathan Yunger
Casa di produzione: Millennium Films, G-BASE, Campbell Grobman, Eclectic Pictures
Distribuzione in italiano: Universal Pictures, Lucky Red
Fotografia: Jules O’Loughlin
Montaggio: Gabriel Fleming
Effetti speciali: Terry Glass, Marc Massicotte
Musiche: David Buckley
Scenografia: Russell De Rozario
Costumi: Stephanie Collie
Trucco: Melissa Anchondo, Maria Stankovich
Interpreti e personaggi
Gerard Butler: Mike Banning
Morgan Freeman: presidente Allan Trumbull
Danny Huston: Wade Jennings
Michael Landes: Sam Wilcox
Tim Blake Nelson: vicepresidente Martin Kirky
Nick Nolte: Clay Banning
Piper Perabo: Leah Banning
Jada Pinkett Smith: agente Helen Thompson
Lance Reddick: David Gentry
Chris Browning: James Haskell
Frederick Schmidt: Travis Cole
Joseph Millson: agente Ramirez
Sapir Azulay: agente Peterson
Ori Pfeffer: agente Murphy
Brendan Kelly: camionista

Gerald Butler è forse l’unico vero eroe d’azione per un pubblico adulto, quella fascia di spettatori cioè che sì, un po’ vogliono restare bambini godendosi in santa pace azione ed emozione, ma non seguono pedissequamente la moda imperante che vuole l’action uno spettacolo adolescenziale fuori da ogni credibilità. Sono passati i tempi degli addominali di 300, ma Butler con quella faccia un po’ così, pesante, a volte triste, o spavalda va benissimo. Attacco al potere 3 è il capitolo finale (direi senza possibilità di appello) di una fortunata trilogia. Il primo resta il migliore anche perché alla macchina da presa c’era Fuqua che è inimitabile, ma questo terzo episodio si stacca dallo schema di assedio e approda a una dimensione diversa e più dinamica che, in un sequel, arriva come benvenuta. Siamo nel campo della spy story politica americana che ha una sua ragion d’essere da Lulum a Shooter e in effetti la trama è un po’ quella con qualche variante. Se non è impossibile identificare i cattivi per lombrosiana ispirazione il punto non è quello. È un film per ‘vecchi’ nel senso migliore. Ci sono pezzi d’azione da antologia, l’attacco con i droni e la battagliona all’ospedale resteranno nella memoria, ma il senso è differente. C’è un’ombra cupa su tutti i personaggi, buoni e cattivi. Non solo Butler è stanco, forse malato (nulla di grave, come al solito se c’è da menare passa subito tutto), ma anche gli altri sono gravati da una consapevolezza del trascorrere del tempo che non diventa lagnosa ma aggiunge spessore. La carta migliore il film la gioca appunto quando entra in scena Nick Nolte. Non dico di più per non spoilerare, anche se il trailer lo ha già fatto. Il vecchio Nolte è un dinosauro, come tutti quelli che combattono per sopravvivere. Morgan Freeman è il vecchio saggio e non può essere che il presidente (avercene…). Jada Pinkett Smith forse cade nello stereotipo della ‘donna di colore in posizione di potere’, ma inaspettatamente realizza i propri errori e si ravvede. Su tutti comunque quella canaglia di Danny Huston che delinea un cattivo perfetto, feroce e senza ripensamenti, ma anche lui avvolto nella cappa della coscienza del passare del tempo e che, per questo, malgrado tutto, merita il rispetto dell’eroe e dello spettatore. Comincia bene la nuova stagione cinematografica regalandoci un film d’azione che, malgrado sia una terza puntata, è tutt’altro che di maniera.

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