L’Artiglio Rosa e Babette Brown hanno recensito entrambe (con quattro stelline) il secondo volume della saga di Endora, il fantasy uscito dalla penna di Fernanda Romani. Ascoltiamo le due “recensore” mentre discutono di “Donne d’ombra e di spada”.

Babette: Siamo alla seconda puntata, finalmente! Era da tempo che i lettori premevano per vedere continuata la storia di questo mondo.

Teresa: Ti dirò, di solito le serie non mi entusiasmano. Preferisco i romanzi autoconclusivi. Per Fernanda Romani faccio un’eccezione: il Talismano mi è piaciuto molto e l’autrice ha condotto una campagna intelligente su Facebook.

Babette: Fernanda sa scrivere, lo sta dimostrando sia nei racconti che nei romanzi. E trovo interessante in questa serie il rovesciamento da patriarcato a matriarcato.

Teresa: Anche se il termine mi sembra improprio. In fondo, la maternità viene scoraggiata e limitata. Certo, la classe dominante è composta da guerriere: te le immagini sempre alle prese con fasce e poppate? Nell’ultimo volume c’è un episodio interessante in proposito.

Babette: Niente spoiler, Teresa, altrimenti Fernanda Romani ci passa per le armi. E con tutte quelle guerriere che la sua penna ha creato, non le dovrebbe riuscire difficile trovare un sicario. Parlando sempre di rovesciamento dei ruoli, mi sembra che nella nostra civiltà non ci sia mai stata la donna come schiava sessuale.

Teresa: No, certo, anche se le donne sono state “usate” sempre come fattrici e partner sessuali (pensa al cosiddetto debito coniugale).

Babette: Espressione orrenda, Teresa.

Teresa: Ne convengo, ma tant’è.

Babette: Adesso ti pizzico un po’. Cosa ne pensi della bisessualità che, su Endora, riguarda gli uomini?

Teresa: Ti odio, quando fai così. È l’aspetto che mi convince meno, perché ho pregiudizi in merito. Cioè la considero una perversione.

Babette: Abbiamo la stessa età, ma siamo ai lati opposti della barricata. Io non trovo nulla di male nella bisessualità, tu te ne scandalizzi.

Teresa: Esattamente. Siamo l’una il contrario dell’altra, per questo andiamo d’accordo.

Babette: Non sempre, non sempre…

Teresa: Dai, so di sbagliare. Greci e romani erano spesso bisessuali, pensiamo a Socrate e a Cesare. Ma per me le persone si dividono in etero e omosessuali. Le vie di mezzo non mi piacciono, non le capisco. Una mia limitazione.

Babette: “Abbiamo portato indietro il marito di tutte le mogli, la moglie di tutti i mariti!” Dicevano qualcosa del genere i soldati che marciavano durante i trionfi di Cesare. Divertente!

Teresa: Ti divertono cose che fanno trasecolare molte persone.

Babette: Lo so, è il mio fascino particolare.

Teresa: Potremmo anche non essere d’accordo sul fatto che c’è un triangolo al centro della vicenda.

Babette: In effetti, Daigo si è fatto avanti con prepotenza in questo secondo episodio, tanto da catalizzare su di sé l’attenzione delle lettrici, a scapito di Killiar. Che non appare più il protagonista incontrastato, accanto a Naydeia.

Teresa: Ammettiamolo, siamo di fronte a un  ménage, anche se finora i rapporti sessuali sono stati sempre di coppia.

Babette: Brava Fernanda Romani a lasciare i lettori in questa atmosfera ambigua.

Teresa: Certo per una lettrice rosa è un po’ curioso che Naydeia ami Killiar, ma vada a letto con Daigo.

Babette: Lo stesso succede nell’altra coppia, Yadosh e Rainna, dove la donna ama il marito, ma ha rapporti anche con i liberi amanti.

Teresa: Sembrerebbe che ciò capiti quando il Legame non esiste da ambo le parti. Per esempio, Killiar è stato fedele alla prima moglie e anche lei a lui.

Babette: Siamo solo al secondo capitolo di questa saga. Anche se la carne al fuoco è parecchia. A parte la società di Endora di cui conosciamo ad ogni pagina nuovi usi e costumi, ci sono le storie d’amore fra i protagonisti e altri personaggi importanti. Senza dimenticare l’attività politica di Yadosh.

Teresa: La parte migliore probabilmente è ancora da scrivere. Da una parte vedremo come procederà la rivoluzione maschile che Yadosh sta preparando. Dall’altra spero che verremo a sapere come si conclude la vicenda di Daigo. Che è un personaggio molto ambiguo: un po’ sembra semplicemente bisessuale, un po’ potrebbe essere geloso di Naydeia e volersi vendicare sul rivale che ha tutto il suo amore.

Babette: Speriamo che Fernanda Romani sveli il mistero nel prossimo volume.

Teresa: Per ora non ho capito niente. Ho l’impressione che Killiar si stia innamorando della moglie, mentre forse Daigo tornerà alla sua vera vita, senza più adattarsi alla funzione, per lui e per la sua gente disonorevole, di libero amante.

Babette: Come lettrice sarei soddisfatta di un simile epilogo. Daigo risolverebbe non solo la propria vicenda personale, ma darebbe un lieto fine anche ai suoi uomini, che lo seguono, ma non lo capiscono.

Teresa: Certo tutto dipenderà dal modo come la Romani ha intenzione di risolvere il problema strettamente politico. In  fondo mancano ancora due volumi. Insomma sulla serie si potrà emettere un giudizio definitivo solo dopo la conclusione. Chiaro è invece il valore dell’autrice sia nei due romanzi finora pubblicati sia nel racconto breve: Il Talismano e soprattutto Indegno sono veramente riusciti.

Babette: Apprezzo gli autori che sanno scrivere racconti. Molti pensano che siano testi facili da scrivere, io li ritengo difficili, invece. Condensare una storia completa in un piccolo spazio, senza tralasciare nulla, è un compito delicato e complesso. I miei complimenti a Fernanda Romani, quindi, assieme ai tuoi.