Convivo semi pacificamente nel mio appartamento con del bestiame strano. Apparentemente sono tre gatti… ma sappiamo tutti che l’apparenza inganna!
Ve li presento.
La più grande, ma allo stesso tempo la più “nana” e l’unica femmina, è Habibi.
Habibi detta anche Gnocchetta o Por&%#@!+^& smettila di fare pipì sul divano, ha otto anni. Oltre alla suddetta irritante abitudine, ama fare bagni di sole, dormire, e da quando non c’è più Nitro, che era la sua roccia, è diventata socievole e pure incessantemente coccolona. Questo mini felino che, quando c’è molta luce, ha uno sguardo spiritato che sembra più quello di una vipera, mi è stata portata a tradimento da mia cugina, dopo un mese da quando avevo dovuto far sopprimere Skizzo. La gatta nana era nata selvatica in una numerosa cucciolata in autunno, in alta montagna, dentro una stalla: infatti è arrivata a casa mia che ancora puzzava di letame. Catturare lei e le sue sorelle non era stato facile…
Poi c’è il mio Turbo. L’amore di mamma ha sette anni. L’ho estratto personalmente dal cofano dell’auto di una collega una mattina a fine turno.
Era talmente lercio che mi ci sono voluti due giorni di pulizia per capire se fosse bianco o grigio. Il Turbine ha come particolarità quella di non dormire MAI acciambellato, ma sempre allungato. Questo, compreso il movimento ondulatorio che fa quando si stiracchia o cerca coccole, gli ha fatto guadagnare il soprannome di Bruco, che diventa Brooklyn quando giochiamo (nessuna ragione valida o spiegabile razionalmente). Detto anche Amore Chiaccherino, ha lo strano impulso di sclerare come nessuno e improvvisamente arriva dal nulla, correndo per casa ed emettendo dei gorgoglii mai uditi prima da nessun essere vivente, ma solo da tubi ostruiti… per poi infilarci nel mezzo degli squittii, così, a caso. Il tutto per svariati minuti.
Drogon, detto anche Droghito o Topolino, eeeh… lui doveva essere finalmente il coronamento del mio sogno di avere finalmente un gatto nero. L’unico gatto che ho scelto da una cucciolata, visto che fino a quel momento mi ero ritrovata in casa solo randagetti arrivati per caso.
Ora… Nero è quasi del tutto nero, peccato però che, pur avendone l’aspetto, non rientri nella categoria felina, ma sia più in un incrocio tra un cane e un rettile.
Ama follemente giocare a fare il riporto. Con le palline, ma più con le bustine dei guanti delle tinte. Quando è in vena risponde anche a qualche comando.
È il primo a capire se qualcuno sta per bussare alla porta e fa la guardia.
La sua parte rettile esce in alcune posizioni di riposo. Posizioni che hanno dato vita alla galleria delle foto “pose drogoniane”.
Due anni di risate con lui.
Vi ho mandato poche (più di quaranta, N.d.r.) foto del bestiame allo stato semi letargico.
Commenti recenti