LEZIONI IN PILLOLE PER ASPIRANTI SCRITTORI

Quanti di noi hanno un libro nel cassetto? Quanti sentono il bisogno irrefrenabile di condividere con gli altri i propri pensieri e trasmettere loro qualcosa di importante?

Gli ingredienti per un buon libro sono pochi: immaginazione, idee semplici ma chiare e ovviamente una buona competenza linguistica. Ma ciò che fa davvero la differenza secondo me, non è cosa si cucina ma come vengono abbinati gli elementi. Come direbbero i giudici di Masterchef, la presentazione è fondamentale la per la buona riuscita del piatto.

Questa rubrica è pensata per tutte quelle persone che vogliono fare il famoso salto di qualità, accostandosi alla scrittura in modo “professionale”. Lo vuole fare in maniera semplice, senza alcuna pretesa, attraverso le parole e l’esperienza di autori che questo percorso lo hanno già intrapreso con successo. Questo perché sono convinta che la scrittura non sia solamente ispirazione e talento, ma anche (soprattutto) studio e impegno.

Grazie e buon proseguimento,

Valentina G. Bazzani

Lezione numero 3. Ora viene il bello: il giusto modo di promuoversi.

Finalmente il nostro libro è stato pubblicato. È negli store e tutti lo possono acquistare e leggere. Tanta fatica ricompensata! E invece no, perché il nostro lavoro non è ancora terminato, anzi è solo all’inizio. E ora viene il bello: la promozione.
Esistono molti modi di far promozione, alcuni giusti altri secondo me sbagliati, e in un settore in cui l’immagine è tutto è importante non fare passi falsi.
A tal proposito, è qui con me Viviana Leo, autrice che ha fatto del self publishing un trampolino di lancio verso una delle maggiori case editrici italiane, la Newton Compton Editori.

Bentrovata Viviana, grazie per essere qui con noi. Quanto conta la promozione, intesa anche come marketing, per il successo di un libro?
Ciao e grazie a voi. Credo che la promozione conti molto, ma penso sia più importante il passaparola dei lettori stessi. Ti faccio l’esempio di Facebook, dove noi autori siamo molto presenti. Non è bello vedere autrici che spammano senza pietà il loro libro in ogni dove, i lettori potrebbero cambiare idea e non comprarlo proprio perché l’hanno visto in giro fino alla nausea. Perciò penso che la pubblicità vada bene, se limitata a qualche post. Mi è capitato di ricevere tramite messaggi privati “inviti” all’acquisto di libri da parte di persone che non erano neppure fra i miei amici. Ecco, credo che quello sia davvero fastidioso. Prima di essere autrice sono lettrice e da tale posso affermare che questo atteggiamento insistente non mi invoglia a comprare un testo.
Diverso è se il libro in questione viene consigliato nei gruppi dalle lettrici stesse, come dicevo prima, o se l’autrice lo cita in modo discreto.
Ovviamente è un mio parere.

Qual è il miglior modo di farsi promozione e cosa invece è assolutamente da evitare?
Sarò onesta, io di promozione non ne faccio moltissima. Pubblicizzo un mio libro nei gruppi appositi solo quando è in offerta o quando è appena uscito, quindi non saprei dare consigli in merito.
Da evitare assolutamente, secondo me, è l’insistenza. Alcuni autori sanno essere davvero pesanti e questo non depone mai bene.
Diverso è il caso della promozione portata avanti da una Casa Editrice, ma lì non sono io a decidere. Al massimo, presento il mio romanzo nel corso di incontri con i lettori, in una libreria per esempio.

Quanto pensano le recensioni (positive e negative) dei clienti di Amazon sulle vendite? E come comportarsi in caso di recensioni negative?
Non credo che le recensioni, sia positive che negative, siano molto influenti. Io, da lettrice, non ci faccio molto caso. Se di un libro mi attraggono la trama e la cover è fatta: lo compro e cerco di farmi una mia idea.
Per quanto riguarda le recensioni negative, cerco di prendere quelle costruttive e farne tesoro per i prossimi scritti. Bisogna ricordare che ogni lettore ha i suoi gusti, non si può pretendere di piacere a tutti, troveremo sempre qualcuno che non apprezza la storia o lo stile.
Altra cosa, invece, sono le recensioni che io definisco “sterili”, cioè quelle scritte con cattiveria e senza cognizione di causa. Quelle non le considero proprio.
L’importante è non polemizzare mai sulle recensioni, ma usarle per cercare sempre di migliorarsi. Scrivere e pubblicare significa esporsi, altrimenti meglio tenere il libro in un cassetto!

Ti confesso una cosa Viviana, sono un’autrice all’antica. Credo che in questo settore più di tutti esitano delle regole non scritte da rispettare per poter lavorare al meglio e in armonia con gli altri. Tu credi in questa solidarietà fra autori? E quali sono le regole fondamentali che “scriveresti sulla pietra”?
Certo che ci credo! Anche perché ho sempre pensato a quanto sia inutile la competizione, in questo campo. Un lettore può scegliere di leggere me, come può scegliere di leggere te, e una cosa non esclude l’altra. Noto sempre più spesso che non la pensano tutti così, e questo mi dispiace. La rivalità fra autori è una cosa che non capisco e non capirò mai.
Le regole fondamentali? Ne basterebbe una: rispetto.

Come di consuetudine, tre consigli in “pillole” per tutti gli aspiranti scrittori.
I miei consigli sono semplici: crederci sempre, anche quando si ha tutto il mondo contro; lottare con le unghie e con i denti per i propri sogni; non scoraggiarsi mai.
Questo campo è duro, come credo lo siano tutti, e gli scrittori in Italia sono davvero tanti. Emergere non è semplice, ma bisogna provarci. Ogni autore sogna di scalare le classifiche: se ce la fa ben venga, se non ce la fa va bene lo stesso. Alla fine la cosa importante è il rapporto con il lettore. Se c’è quello si è già ricchi.

Grazie Viviana per essere stata con noi. In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri.
Grazie a voi, sono lieta di aver fatto una piacevole chiacchierata!

E grazie a voi, lettori e scrittori che continuate a seguirci.

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Potete trovare QUI i romanzi di Viviana Leo.

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“Lezioni in pillole”, perché questi brevi testi intendono solo spronare la curiosità dei lettori. Vi aspettiamo nel Gruppo di Babette Brown per mille domande e mille risposte.