Abbiamo il piacere di avere con noi una scrittrice che, per lavoro, opera anche come editor per autori e case editrici. Valeria Barbera risponderà alle nostre domande nella sua duplice veste.

Buongiorno, Valeria. Si può presentare ai nostri lettori?
Molto volentieri. Sono nata in provincia di Napoli nel 1967 e fin da bambina mi sono appassionata ai libri, ai film e alle serie TV. Ho studiato fisica e informatica e lavorato in vari settori, dall’assistenza fiscale all’analisi e allo sviluppo di software per aziende e multinazionali dell’information technology. Sono stata anche consulente viaggi online, copywriter pubblicitario e coach aziendale.
Bazzico il web e i maggiori social col nickname Recenso.

Wow! Piatto ricco, mi ci ficco. Cominciamo con la Valeria Barbera scrittrice. Una panoramica delle opere fin qui pubblicate?
Ho iniziato a confrontarmi con il mondo editoriale nel 2011, seguendo corsi e partecipando ai contest nei forum di scrittura per racconti di flash fiction, esperienza che mi ha permesso di cimentarmi in vari generi letterari.
Mi sono poi focalizzata sulla narrativa fantastica: fantascienza, urban fantasy, science fantasy, horror e weird.
Dal 2012 curo il Nooverse, il mio universo letterario che attraversa i generi, centrato sulla coscienza collettiva. Alcune storie del Nooverse sono già uscite; altre vedranno la luce in futuro.

Quali sono i temi principali che tratta nelle sue opere?
I temi che affronto nella mia narrativa sono spesso non convenzionali. Non riesco a scrivere solo per intrattenere e trasmettere emozioni, ma ho bisogno di comunicare un messaggio.
Il racconto lungo “Il labirinto delle realtà”, per esempio, parla di carabinieri e camorristi, di sogni e realtà alternative. È stato finalista al Premio Robot Sesta Edizione ed è comparso su Robot 69 (Delos Books, 2013).

Premi = Concorsi. Nota dolente, oppure no?
Direi proprio di no, sono un’appassionata di concorsi e premi. Li considero eccellenti opportunità per mettersi alla prova e sperimentare.
A parte “Il labirinto delle realtà”, nel 2013 un mio racconto science fantasy, “La strada per l’inferno”, è stato finalista e tra i vincitori della pubblicazione nel concorso “Sole a Mezzanotte. Il Bene e il Male nel fantasy” (Scrittevolmente).
Sono stata poi finalista al Premio Francis Marion Crawford Prima Edizione per l’horror con “Squali”. Il racconto è stato notato dai responsabili della rivista “Altrisogni” nell’ambito di un’operazione di talent scouting e incluso nell’antologia “Ore nere”(Dbooks.it, 2014).
Due miei brevi racconti ambientati nell’universo narrativo di “Mondo9”, di Dario Tonani, sono apparsi nell’antologia “Tutti i mondi di Mondo9” (Delos Books), vincitrice del Premio Italia 2015 nella categoria “Antologia”.
Il racconto “Socialpatico” parla di social, narcisismo e adolescenti. Ha vinto il premio per il terzo posto al Premio Scriviamo Insieme (2014) e il premio per il quarto posto al Concorso 88.88 di YOWRAS (Young Writers and Storytellers, 2021).
Il racconto gotico contemporaneo “Perseguitata”, che parla di violenza sui bambini e delle streghe di Benevento, è stato finalista al Premio Francis Marion Crawford Seconda Edizione e tra i vincitori della pubblicazione. È comparso nell’antologia Alia Evo 3.0 (Cs_Libri e Buckfast edizioni, 2017).
Il mio racconto di fantascienza mainstream “Se”, che narra di lutti e realtà alternative, è incluso nell’antologia connettivista “Next-Stream. Visioni di realtà contigue” (Kipple Officina Libraria, 2018), che ha vinto il Premio Italia 2019 nella categoria “Antologia”.
Il racconto “Cogito Ergo Sum” di fantascienza distopica, appartenente al mio universo letterario Nooverse, affronta invece il discusso tema della pandemia da una prospettiva futura ed estrema. È stato selezionato per la pubblicazione nell’Urania Millemondi 87 Distòpia (Mondadori, 2020) dedicato agli autori italiani, finalista al Premio Italia 2021 nella categoria “Antologia”.
Nel 2020, con la recensione del romanzo “Übermensch”, di Davide Del Popolo Riolo, ho vinto il Premio al Lettore di Fantascienza.
Di recente sono stata poi finalista al Premio Italia con lo humoracconto “Alle spalle di venere” nella categoria “Racconto di autore italiano su pubblicazione amatoriale”.
Alcuni mesi fa un mio racconto lungo è giunto in finale in un altro premio e vedrà la luce prossimamente. La notizia della pubblicazione è stata una sorpresa, perché il bando non prevedeva questo risvolto, che è stato deciso in seguito per i racconti migliori. Insomma, misurarsi nei premi conviene. Naturalmente vanno scelti con attenzione.

So che ha visto i concorsi e i premi dall’altra parte della barricata. Lo conferma?
Sono stata nella giuria di svariati premi e concorsi letterari, quali il Premio Vegetti per la critica di fantascienza, il Premio Polidori per i romanzi horror, il Creep Advisor per i racconti horror, il Premio 300 parole per un incubo per la narrativa flash horror. Ho fatto inoltre parte della pregiuria di premi nazionali, tra cui i Premi Urania (Mondadori) per le opere di fantascienza o il Premio Giallo Piccante (Mondadori) per i racconti gialli.
Tra il 2011 e il 2012, con il mio blog di recensioni (al momento in pausa), sono stata nella Giuria Web per cortometraggi e lungometraggi a Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani. Nel 2020 ho fatto parte della Giuria degli Spettatori per cortometraggi e lungometraggi di genere per l’Italian Horror Fest Covid Edition.

Un curriculum invidiabile. E abbiamo tralasciato molte altre pubblicazioni. Vogliamo passare a Valeria Barbera 2 – l’editor?
Molto volentieri.

Cominciamo subito buttando un bel sasso nello stagno: troppi oggi si improvvisano editor. Ha qualcosa da dire in proposito?
Molti pensano che pubblicare un libro – magari con una grossa casa editrice – o vincere un premio siano requisiti sufficienti per incoronarsi “esperti di editing”. Invece bisogna studiare materie specifiche che la scuola italiana non insegna e accumulare anni di pratica.
Credo che editare sia una missione. È necessario saper analizzare in maniera obiettiva le opere altrui e individuare gli interventi necessari per farle maturare, senza violentarle o snaturarle. Servono competenze e una nutrita cassetta degli attrezzi, ma anche umiltà, rispetto, sincerità, pazienza, obiettività, empatia e ascolto, infine grande generosità. Sono doti che non si imparano sui libri o nei corsi, ma pulsano dentro e si sviluppano con anni di pratica.

Quando ha sviluppato questa passione? Perché l’editing è una passione, diciamolo chiaramente, non solo un lavoro.
Mentre frequentavo il primo corso di scrittura, ho capito di avere predisposizione per l’editing. Siccome ritengo si debbano fare le cose per bene, ho seguito un primo corso di editing organizzato da una casa editrice.
Da allora sono trascorsi quasi dieci anni e non ho mai smesso di aggiornare le mie conoscenze grazie ad altri corsi, sia di scrittura che di editing. Mi sono occupata della revisione e/o dell’editing di antologie, racconti e romanzi, saggi e manuali.

Apra una finestra sul suo lavoro di editor.
Il mio metodo di lavoro è fondato sul rispetto del testo, sull’ascolto dell’autore / dell’autrice e sulla collaborazione reciproca. Riguardo all’editing vero e proprio, valuto dapprima lo stato di fatto dell’opera e le capacità di chi l’ha scritta. Se, per esempio, ho davanti una persona con gravi carenze grammaticali o culturali, allora raccomando di provvedere prima a colmare le lacune, invece di far sprecare a entrambi soldi, tempo ed energie. Io, infatti, non riscrivo nulla, perché credo che solo l’autore / l’autrice debba mettere mano là dove serve, con la sua creatività e, soprattutto, con la sua voce, unica e speciale. Quella voce, però, deve esserci almeno in nuce, altrimenti non gliela posso certo dare io.
Dopo avere completato la lettura e l’analisi del testo evidenzio le criticità e aggiungo i commenti esplicativi, inoltre propongo soluzioni e consigli per mostrare ciò che si potrebbe fare compatibilmente con gli obiettivi dell’autore / dell’autrice.
Come la scrittura anche l’editing è un lavoro prettamente artigianale, quindi richiede molta cura: non si gioca con le opere altrui.

Dove possono trovarla i nostri lettori?
Il mio Blog autrice è QUI. Entro fine anno sarà online anche un nuovo sito dedicato alla mia attività da editor e alla scrittura in generale.

Grazie per averci fatto compagnia. Alla prossima.
Grazie a lei e a tutto lo Staff di Babette Brown.