Angela White, Nel castello del lupo

Serie “Le profezie della strega scalza”, Volume VI

Mondadori – Classic 1170

Solo l’amore più puro può domare il cuore di un lupo.
Dopo anni di conquiste nelle terre d’Oriente, Warrick il ribelle torna ad Ashton Castle, regno del gemello Warren. Il suo cuore di lupo è deciso a reclamare per sé la bellissima Aisley dagli occhi di smeraldo, la dolce fanciulla che sola ha saputo donargli la pace durante gli anni irrequieti della sua tempestosa giovinezza. Aisley, però, è diventata donna all’ombra di un segreto che ha cambiato per sempre la sua vita. Il ragazzo da lei tanto amato in passato è oggi un uomo che la spaventa, ma anche la attrae inesorabilmente. Riuscirà a resistergli e proteggersi dalla forza della sua passione? E quale futuro potrà esserci tra una serva e il suo signore?

Note: NEL CASTELLO DEL LUPO è il sesto romanzo della serie medievale “le profezie della strega scalza”. I primi quattro romanzi della serie, IL CASTELLO DEI SOGNI, DI GHIACCIO E D’ORO, LA ROSA DEL DRAGO, LA LUNA DEI DESIDERI e CUORE DI GHIACCIO, sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Classic – nr. 945, 994, 1026, 1059 e 1142 rispettivamente.

Ambientazione: Inghilterra, 1144-61.

Dal punto di vista di Aisley * * *
(#copiaacquistata)

Si tratta di un romanzo, mi pare, diverso da tutti i precedenti della serie: l’autrice cede al vezzo attuale di raccontare di nuovo tutti gli avvenimenti che hanno coinvolto Aisley e Warrick, ma dal punto di vista femminile e, naturalmente, in modo più dettagliato ed approfondito. Cosa che per la verità mi ha fatto un po’ sbuffare per tutta la prima metà abbondante del romanzo.
La personalità di Warrick, a differenza di quella di Warren, non mi pare emerga in modo chiaro e in particolare non ho capito bene perché sia stato inserito il tema della schiavitù. Irrisolta da un punto di vista storico resta anche la questione del divario sociale fra i protagonisti.
Invece l’uso della polvere da sparo, decisamente in anticipo rispetto a quanto sappiamo, rientra fra le licenze concesse alle autrici di romance storici.

OoO 

Mirta Drake, La seduzione del ghiaccio

Serie “Norse Love Trilogy”, Volume I

Mondadori – Extra Passion 94

Smilla vive nel tranquillo villaggio di Blomstavvan, sulle coste scandinave, finché un giorno viene rapita dal guerriero vichingo Niklas Hellström, giunto dalla Norvegia a bordo di agili drakkar in testa a un drappello di insaziabili razziatori. Benché intenda far colpo sul conte di Svartis col suo bottino, Niklas decide di tenere per sé Smilla come schiava, sedotto dalla sua intelligenza e dal suo strano aspetto: non sa che quella snohar, la ragazza dai capelli e dagli occhi color del ghiaccio, è capace di terrificanti visioni. E ben presto, fra intrighi e intrepide azioni di conquista, l’amore inizia a sedurre il fato, sfidando il destino con i colpi di un’intensa passione che arriva ai confini di nuovi e inesplorati mondi.

Note: LA SEDUZIONE DEL GHIACCIO è il romanzo di apertura della trilogia di ambientazione vichinga ‘Norse Love Trilogy’.
Tra le opere di Mirta Drake già pubblicate in precedenza da Mondadori, ricordiamo PER AMORE DI UN CORSARO, nella collana I Romanzi Classic.

Ambientazione: Scandinavia, IX secolo.

Fra storia e leggenda * * *

(#copiaacquistata)
La prima parte è molto bella, perché rielabora con abilità il motivo romance del guerriero vichingo che si innamora della donna che ha catturato. Invece la parte finale è dominata dalla guerra e dalle capacità divinatorie di Smilla con molto minore efficacia. Per giunta la conclusione è in sospeso, in attesa, immagino, dei seguiti. E colgo l’occasione per rammentare alla casa editrice di avvertire in anticipo quando non di una serie si tratta, ma di un romanzo a puntate.

OoO

Rebecca Quasi, Il gigante con il violino

Self-Publishing

Diego Suarez è un interessante caso di statistica genetica.
Nato dall’incrocio tra una prostituta tossicodipendente e un violento spacciatore di origine argentina, sarebbe stato il candidato ideale ad aggiudicarsi una personalità su misura per la vita nei bassifondi, invece il patrimonio genetico dei suoi genitori lo ha colpito solo di striscio.
Con un’intelligenza superiore alla media, un sorprendente talento musicale e tanto cinismo da sopravvivenza, approda a otto anni nella vita di Maddalena Maschieri, la sua mamma adottiva. Insieme a lei e a Giovanni Dalfiume, il marito, trova un equilibrio e una stabilità che non credeva possibili. A sconvolgere di nuovo la sua esistenza sarà la nascita di Elena, figlia di Maddalena e Giovanni: l’amore della sua vita.

Non tutte le ciambelle… ovvero abbasso i profilattici * * *

(#copiaacquistata)
Prima o poi doveva succedere. Che un’opera di Rebecca Quasi non mi entusiasmasse.
Innanzitutto il romanzo è troppo, davvero troppo lungo e Diego ci impiega quasi una vita intera a capire il da farsi. Poi per tutte quelle pagine mi sono sentita molto a disagio con questa storia di un amore fra due fratellastri, né capivo come avrebbe fatto l’autrice a cavarsela. E non si può dire che lei si sia abbassata a spiegarcelo chiaramente. E tuttavia alla fine ho capito che, almeno da un punto di vista legale, il problema non si poneva perché in realtà Diego era stato adottato da Maddalena ma NON da Giovanni, come io avevo dato sempre per scontato. E tuttavia non posso affermare che il mio disagio sia scomparso del tutto, dal momento che i due sono cresciuti come fratelli in questa loro famiglia allargata e sovraffollata e ai miei occhi la consuetudine di vita conta molto più del sangue.
Molto curioso che le coppie del romanzo non usino mai profilattici e quindi, inevitabilmente, prima o poi un concepimento ci scappa. E se per Giovanni il fatto una motivazione inconscia (e non tanto inconscia) ce l’ha, per Diego la causa è più oscura.
Ma, nonostante tutto, in conclusione, tutto sommato, la lettura ha un suo fascino.
Stavolta il testo risulta anche sostanzialmente corretto: ci sono solo strani problemi di punteggiatura, ma potrebbero essere dovuti a problemi di riconversione sul kobo.

 Le recensioni dell’Artiglio Rosa