Vanessa Kelly, 2-3 L’occasione di Griffin

Inghilterra, 1815. Alcuni uomini nascono nello scandalo, altri lo perseguono abbandonandosi a smodate passioni. Griffin Steele, figlio segreto e illegittimo del Duca di Cumberland, è colpevole di entrambi i peccati. Noto libertino proprietario di alcune case da gioco e di una di piacere, l’ultima cosa che mai si aspetterebbe è di trovarsi affidato un neonato bisognoso di protezione. Mentre indaga su chi sia a minacciare la vita del piccolo, chiede a Justine, pupilla di un caro amico e nipote di un visconte, di prendersene cura. L’obbligo di un’assidua frequentazione tra i due rende necessario inscenare un falso matrimonio per difendere la reputazione della ragazza. Ben presto, però, tra rivelazioni sconvolgenti e baci rubati, l’unione rischierà di non essere più solo di facciata e di trasformare Griffin in un uomo rispettabile.

Miniserie “La rivincita dei rinnegati” – Vol. 2

Molto inferiore al romanzo di Aden * *
La narrazione è spesso davvero troppo inverosimile, dal motivo per cui proprio a Justine venga chiesto di fare da governante al neonato sconosciuto, motivo quasi per niente chiaro, all’episodio che rende inevitabile il matrimonio riparatore, fino all’intrigo politico internazionale. E neppure la storia d’amore fra i protagonisti pare sufficientemente approfondita. Taccio sul primo rapporto sessuale fra loro.

Carolina Kimberly, Un eroe per Bella

Caraibi/Inghilterra, 1820 – Isabella North ha bisogno di un eroe, e se un mercenario arrogante, mezzo ubriaco… e incredibilmente avvenente è l’unica scelta a sua disposizione, sarà costretta ad accontentarsi. Deve infatti lasciare quanto prima la Giamaica mettendo al sicuro il piccolo Charles, tutto ciò che le rimane dell’amata sorella Lorelei. Ingaggiare il famigerato capitano Phillip Ashford, liberandolo dalla prigionia poco prima della sua esecuzione, è tutto sommato semplice, ma raggiungere l’Inghilterra si rivela una vera e propria impresa tra insidie, corsari e assassini, e soprattutto un’indesiderata e inappropriata attrazione per l’ultimo uomo al mondo di cui Bella dovrebbe fidarsi. Eppure, giorno dopo giorno, Philip sembra assomigliare sempre più all’eroe fiero e onorevole che lei stava cercando.

Discreto * * *
Romanzo d’amore e d’avventura, dalla trama complessa, ma non molto avvincente. Disturba soprattutto il tempo infinito che Phillip impiega per rendersi conto di amare veramente Isabella, cosa che non depone a favore della sua intelligenza. Gli uomini normali sono così, non gli eroi da romanzo! A volte avevo la tentazione di dargli una scrollata e urlargli: “Ma chi ti credi di essere?”.

Angela White, 1 Buonanotte a chi non c’è

Due ali d’angelo tatuate sulla schiena e un inseparabile violino. Nicholas e le sue passioni contrastanti troveranno pace tra le braccia di Alice?
Nicholas Payne è uno dei più grandi violinisti di sempre quando, all’apice del successo, qualcosa nella sua vita va storto. Le sue grandi ali d’angelo, tatuate sulla schiena, sembrano non riuscire a sostenerlo nel suo volo. A ventisei anni, Nicholas decide quindi di cambiare vita, suonando Rumpelstiltskin, il suo Stradivari, per le strade di Londra.
Ed è nella capitale inglese che Alice lo ritrova, attratta da un’incantevole melodia alla fermata della metro. È proprio lui: il ragazzo che anni prima aveva conosciuto a New York, in occasione delle seconde nozze dei rispettivi genitori e del quale si era innamorata in maniera tanto maldestra quanto indimenticabile.
Alice, che ora è diventata una chineur, un’esperta collezionista di oggetti di valore, sa riconoscere le virtù nascoste nelle persone, soprattutto in quel giovane bellissimo e dannato per il quale il suo cuore batte ancora.
Chissà se la sua tenacia basterà a risollevare l’angelo caduto, affinché torni a volare in alto sulle note del suo Rumpelstiltskin…

Deludente * *
Amo molto Angela White e ritengo la sua serie romance di ambientazione medievale Le profezie della strega scalza un capolavoro del rosa.
Quindi sono rimasta davvero basita di fronte a questo romanzo. Già mi aveva stupito che l’autrice avesse deciso di approdare al contemporaneo, ma la sorpresa maggiore riguarda lo stile di scrittura: lento, aulico, per non dire roboante, e insieme sfuggente per cui molti aspetti rimangono oscuri. Lo stesso vale per la dinamica interna al sistema dei personaggi. Certo, trattandosi del primo volume di una trilogia, può essere che l’autrice sarà più chiara in seguito, ma per ora il giudizio non può essere positivo.
Infine qualche refuso di troppo per un romanzo di casa editrice.

Le recensioni de L’Artiglio Rosa (Teresa Siciliano)