Elizabeth Hoyt, “Dolcissimo furfante” (Passione n° 151, Mondadori)

“Una storia che toglie il respiro e fa sognare.” Kathe Robins

Inghilterra, 1741 (periodo georgiano). Solo un uomo tanto audace e sconsiderato, un vero libertino, poteva turbare l’animo di Eve Dinwoody! Sorella del duca di Montgomery, morigerata e parsimoniosa, Eve da sempre ama trascorrere le giornate in mezzo ad antiche miniature, gettando di tanto in tanto qualche seme alla sua colomba. Ma quando si ritrova coinvolta in affari con Asa Makepeace per la gestione dell’Harte’s Folly, la passione improvvisa incendia l’imperturbabile cuore di lei. E anche per Asa, abituato a trattare con soprani egocentrici e tenori volubili, il temperamento di Eve rappresenta un’irresistibile follia…

Note: DOLCISSIMO FURFANTE (Sweetest Scoundrel) è il nono romanzo della serie di ambientazione georgiana “Maiden Lane”. I romanzi precedenti della serie, MALIZIOSE INTENZIONI (Wicked Intentions), BISTICCI D’AMORE (Notorious Pleasures), UN TESORO DI AMORE (Scandalous Desires), AMABILE SEGRETO (Thief of Shadows), MASCHERA D’AMORE (Lord of Darkness), IL DUCA DI MEZZANOTTE (Duke of Midnight), EPPURE TI AMO (Darling Beast) e MIA ADORABILE CANAGLIA (Dearest Rogue), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Passione – nr. 80, 88, 91, 99, 105, 110, 126 e 140 rispettivamente. La serie proseguirà con “Duke of Sin”, di prossima pubblicazione.

Tra le opere di Elizabeth Hoyt già pubblicate da Mondadori nella collana I Romanzi Passione, ricordiamo IL PRINCIPE E LA PREDA (The Raven Prince), IL PRINCIPE E IL DESIDERIO (The Leopard Prince), IL PRINCIPE E IL TORMENTO (The Serpent Prince), LASCIATI AMARE (To Taste Temptation), COME D’INCANTO (To Beguile a Beast), INATTESE SEDUZIONI (To Seduce a Sinner) e CUORE SELVAGGIO (To Desire a Devil).

Si legge * * *

Un romantic suspense discreto. Secondo le abitudini della Hoyt in questa serie, manca il finale giallo, ma nelle ultime pagine ricompare il personaggio di Montgomery, che evidentemente sarà il protagonista del prossimo volume.

Non particolarmente convincente l’aspetto più propriamente erotico.

Virginia Henley, “Schiava” (Introvabili n° 27 Mondadori)

Time travel (da Inghilterra, 1800 a Roma, I secolo d. C.). Non c’è niente da fare, lady Diana Davenport non riesce ad apprezzare i molli damerini londinesi del suo tempo e per sfuggire alla noia si rifugia nella lettura, divorando le appassionanti storie di un passato antico ed eccitante. Affascinata dalla magia di epoche remote, dunque, quando Diana per caso s’imbatte in un elmo antico non resiste alla tentazione di indossarlo, e come per incanto si ritrova al cospetto del generale romano Marcus Magnus. Arrogante e irresistibilmente pieno di fascino, il generale non crede che la splendida straniera provenga dal futuro, e pensa invece che sia una spia dei druidi, destinata per questo a divenire la sua schiava…

Note: SCHIAVA (Enslaved) è una delle opere più apprezzate di Virginia Henley, autrice di numerosi romanzi di varia ambientazione storica. Tra le opere di Virginia Henley già pubblicate da Mondadori nella collana I Romanzi, ricordiamo NEL SEGNO DEI GEMELLI (Ravished).

Un time travel * * *

Scrivere un time travel è molto difficile. Innanzitutto ci si deve ben documentare sulle due epoche di ambientazione e la Henley si è di sicuro informata, ma le sviste sono state numerose: ad esempio l’incendio di Roma ancora nel 1996, data della prima pubblicazione, viene attribuito a Nerone, né ho mai sentito che il velo della sposa, il celebre flammeum, potesse essere di qualunque colore, né ho mai letto che la formula matrimoniale fosse “vuoi essere la mia mater familias?”, invece di “Ubi tu Caius, ego Caia”. Ma anche il quadro dell’epoca georgiana/quasi regency è impreciso, come spesso accade nei romance, se non altro perché Diana può girare spesso da sola, nonostante la sua condizione di debuttante, e quanto alla sua reazione in sartoria di fronte a Mark… sono senza parole. Ugualmente sconcertante e incredibile la doppia personalità di Allegra.

Poi ci sono le difficoltà più specificamente narrative: innanzitutto l’autrice deve decidere se far vivere i protagonisti nel lieto fine d’obbligo nel passato o nel futuro, oppure trovare un personaggio c.d. sostitutivo, o altro. Senza fare spoiler, direi che la Henley escogita una soluzione di buon livello.

Però nell’insieme il ritmo, troppo lento e prolisso, mi ha fatto spesso sbadigliare.

Inadatta la copertina soprattutto per quanto riguarda Mark/Marcus.

Julia Quinn, “La melodia del cuore” (Introvabili n° 28 Mondadori)

Inghilterra, 1817 (periodo regency). Eleanor Lyndon sta passeggiando e pensando agli affari suoi quando Charles Wycombe, conte di Billington, letteralmente piomba nella sua vita, precipitando da una grande quercia, in stato di evidente ubriachezza. Charles è uno degli scapoli più ambiti della contea e persino Ellie, che certo non si può annoverare tra le fanciulle da marito più ambite, ne è consapevole. Eppure, proprio mentre lo riaccompagna al suo calesse, Charles le chiede di sposarlo! Un matrimonio d’interesse, certamente, perché alla vigilia dei trent’anni, rimanendo scapolo, il conte rischia di perdere una cospicua eredità. Con queste premesse, come potrà mai impostarsi la futura relazione coniugale?

Note: LA MELODIA DEL CUORE (Brighter than the Sun) appartiene alla miniserie dedicata alle sorelle Lyndon. Alla medesima serie appartiene anche “Everything and the Moon”. Tra le opere di Julia Quinn già pubblicate in precedenza da Mondadori, ricordiamo CIELI DI CORNOVAGLIA (Minx), DANZANDO SOTTO LE STELLE (Dancing at Midnight), IL SEGRETO DI MIRANDA (The Secret Diaries of Miss Miranda Cheever), QUELLA VOLTA A LONDRA (What Happens in London), QUELLO CHE AMO DI TE (Ten Things I Love about You) UN AMORE PERFETTO (Just Like Heaven), UNA SERATA DAVVERO SPECIALE (A Night Like This) e UN BACIO DOPO L’ALTRO (The Sum of All Kisses), nella collana I Romanzi Classic; MERAVIGLIOSA (Splendid) nella collana I Romanzi Emozioni.

Niente di che***

Comincia come una commedia brillante efficace, simile a quelle della Quinn migliore, ma presto si perde nei bamboleggiamenti. Davvero inverosimile il filone giallo. Forse potevamo fare a meno di questa ristampa.

Qualche refuso di troppo. Per me è incomprensibile perché si sia deciso di cambiare in modo incongruo il bel titolo originale, tanto più che “La melodia del cuore” è stato già usato in precedenza anche da Mondadori.

Le recensioni de L’Artiglio Rosa