Andrew e Paul si sono avvicinati a Dio e a Gesù in chiese diverse e il loro approccio alla spiritualità è diametralmente opposto.

Andrew è cresciuto con la fede cattolica, che gli ha insegnato che l’omosessualità è un peccato. È stato costretto a nascondere la verità su se stesso per tutta la vita. Si è sposato e ha avuto dei figli, una maschera da presentare al mondo, una maschera da eterosessuale. Solo in seguito alla sua relazione con Paul, che gli mostra un aspetto diverso della religione, Andrew capisce di poter essere gay e avere ancora fede. Il Dio di Paul è pura accettazione e amore, nella sua chiesa l’omosessualità non è un problema.

Nel viaggio di Paul e Andrew, innamorarsi è la parte più facile. Ma ci sono tante cose su cui lavorare: il dolore del tradimento, la paura di essere scoperti, l’abbandono da parte della moglie di Andrew, le incombenze di dover crescere dei figli, la pressione dei rispettivi lavori e la costruzione di un futuro insieme. Solo superato tutto ciò potranno sentirsi al sicuro l’uno nel cuore dell’altro.

Titolo: Al sicuro nel suo cuore.
Autore: Renae Kaye.
Genere: Romance M/M.
Editore: Triskell Edizioni.
Prezzo: euro 5,99.

Un m/m molto interessante * * * *

Romanzo un po’ insolito per il genere.

Innanzitutto non si tratta di un new adult perché Andrew e Paul sono uomini adulti, anzi Andrew è anche sposato con due figli, legato alla moglie da una specie di matrimonio di convenienza.

Il tema principale è quello morale e religioso: Andrew viene da una famiglia cattolica integralista e quindi vive come anormale e peccaminoso il suo orientamento sessuale gay (a causa del celebre passo Levitico 18,22). Paul, invece, è anglicano e gli mostrerà la possibilità di un cristianesimo diverso, più moderno e più tollerante.

In subordine l’autrice sviluppa per un verso la tematica sulla fedeltà e sull’impegno, dall’altra la dialettica attivo/passivo.

Si tratta di una storia soprattutto sentimentale che vuole affermare la possibilità di una famiglia felice con due “padri”. Meno interessanti e riuscite le scene di sesso vere e proprie.

Alcuni refusi di troppo.

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