La lista della spesa di Adele Vieri Castellano, nota autrice di Romance storici, ci porta nell’antica Roma. Tra spade e pugnali, si svolge una strana conversazione…

«Andiamo amico, concentrati. Non vorrei doverti rifare la domanda.»
L’ispanico si spostò, di poco. Lo spazio sufficiente a farlo respirare di nuovo. Gaio sentì una goccia di sudore scivolargli dalla tempia fino alla guancia
«Io… io non so niente, te lo giuro Tassus» disse, odiandosi per il tremolio della voce.
 Una mano calò gentilmente sulla sua spalla ma le dita, quando strinsero, gli parvero artigli.
«Non ti ho autorizzato a pronunciare il mio nome, amico.»
«Scusa, scusa. Non volevo offenderti» si affrettò a dire e strinse i pugni, nascondendoli sotto il tavolo. Ma com’era finito in quel guaio?
L’ispanico gli si sedette di fronte. Il taverniere arrivò con un vassoio, sopra la brocca del vino, due tazze di terracotta che posò con poca grazia sul piano di legno.
«Paga lui» disse l’ispanico indicandolo col pollice e un gran sorriso che scoprì denti ferini.
Quando furono di nuovo soli, pur nel vocio della taverna, Tassus lo fissò di nuovo:
 «Allora, dicevamo… due mesi fa mi ha venduto un gladio dicendomi che era appartenuto a Scipione l’Africano, dopo due settimane sei arrivato con il pugio che secondo te era stato usato da Bruto contro Cesare. Per non parlare della lancia di Annibale e dello scudo di Vercingetorige.»
Occhi neri e penetranti lo squadrarono e si sentì come uno di quegli schiavi crocefissi sulla via Appia da Crasso. La storia gli piaceva, ma non al punto da rimetterci la pelle.
«E non dimentichiamo i chiodi che sono serviti per crocifiggere Spartaco alla sua croce.»
 Ecco appunto.
«Io non sono che un intermediario, Tassus. Io non faccio che rivendere ai collezionisti che apprezzano le antichità» tentò di dire ma un lampo di luce saettò tra loro. Quando riuscì ad abbassare lo sguardo vide che sul tavolo era conficcato un pugio. Quello di Bruto?
«Pugio, gladio, lancia, chiodi. Una lista della spesa davvero particolare, non trovi Gaio?»
 L’ispanico passò un dito sul filo della lama.
 «Hai qualcosa da aggiungere, per caso?»
«Un altro gladio, quello con cui fu assassinato Pompeo.»
Tassus lo osservò per qualche istante perplesso, poi scoppiò in una gran risata.
 «Per tutti i Numi Immortali, Gaio. Sei così stupido che ti risparmierò la vita».

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