Ispirazione? Per ogni libro mi è arrivata in modo
diverso. In Love Trainer è cominciato
tutto dalle confidenze di un’amica, che mi ha parlato di un addestratore di
cani che viveva in una roulotte. Mi sono chiesta chi potesse essere la persona
meno indicata a iniziare una relazione con lui e ho pensato che potesse
trattarsi soltanto… di una ragazza che ha paura dei cani!
Per Le scarpe son desideri è nato tutto dal
desiderio di scrivere una favola dei giorni nostri. Volevo una favola che ci
facesse sentire principesse, di quelle che ti fanno sognare, e ho pensato
subito alla scena in cui Cenerentola arriva al ballo. Da lì al negozio milanese
di scarpe delle sorelle Giannini, il passo è stato breve.
Per Le regole degli amori imperfetti è stato
tutto un po’ più complicato. Volevo parlare del tè e dei suoi rituali, ma da
una prospettiva insolita e in un contesto inaspettato, diverso dalla classica
sala da tè raffinata. Poi però la storia ha preso una piega tutta sua e mi ha
portato dove non sapevo di voler arrivare.
Come scrivi? Penna, pc, papiro? Pc. Sono troppo pigra per la penna. E
troppo giovane per il papiro, per un pelo. 😉
Dove scrivi? Una stanza tutta per te? Ho una stanza (quasi) tutta per me, dove
lavoro e scrivo. E faccio la critica d’arte dei disegni dei miei figli. E da
cartoleria per le loro attività manuali. Insomma, tutta tutta per me non lo è,
ma il giorno in cui lo sarà immagino che rimpiangerò il caos in cui lavoro…
Chi legge per primo i tuoi romanzi? Maria Paola Romeo, il direttore
editoriale di Emma Books. È lei a leggere la sinossi, prima che io inizi a
scrivere, ed è lei la prima a leggere i miei romanzi. Ne parlo quando posso con
le amiche, soprattutto se scrivono anche loro e c’è abbastanza sintonia da
capirsi al volo, ma (finora) non ho mai fatto leggere il romanzo a qualcuno
finché non aveva avuto l’ok di Maria Paola.
Come tieni a bada i familiari quando
scrivi?
Ah
ah ah ah! Non li tengo a bada… Ogni tanto li caccio di casa. Confesso che
quando cercavo di finire Le regole degli
amori imperfetti
e non ci riuscivo, ho pensato seriamente di trasferirmi per
un paio di notti nell’albergo qui davanti a casa… Ma ormai sono talmente
abituata a lavorare e a scrivere nel caos, che ho paura che se dovessi fare
solo una cosa alla volta mi annoierei a morte e l’ispirazione ne
risentirebbe… Nel mio racconto per l’antologia Buon lavoro, sempre di Emma Books, credo di aver riassunto bene i
miei sentimenti molto contrastanti sulle frizioni fra famiglia e lavoro. Ma c’è
da dire che i momenti in cui mi emoziono di più sono quelli in famiglia, e sono
proprio quelle emozioni poi a mettere in moto la scrittura, qualunque direzione
prenda.
Quando scrivi? Hai un momento
particolare?
Di
solito scrivo la sera, non perché credo che sia il momento migliore (anzi, sono
convinta che non lo sia), ma è l’unico in cui c’è silenzio e soprattutto non mi
sento tanto in colpa se penso al lavoro che si accumula e alle traduzioni da
consegnare su cui sono in ritardo… Se potessi, se mai arrivassi a dedicarmi
alla scrittura a tempo pieno, credo che scriverei al mattino, perché è il momento
della giornata in cui le emozioni sono più equilibrate. Ma deciderei che cosa
scrivere la sera, quando la stanchezza abbassa un po’ le difese e mi permette
di guardarmi meglio dentro.
So
(l’ho scaricato) che c’è un regalo di Natale per le tue lettrici.
Con
Emma Books abbiamo pensato a un regalo speciale per i nostri lettori: un
piccolo libro dedicato agli amanti del tè e delle tartine! Ci saranno i
capitoli su come preparare un tè, che i lettori di “Le regole degli amori
imperfetti” già conoscono, ma anche due sezioni inedite: un piccolo
dizionario con otto tè (quasi tutti citati nel libro) e le relative personalità
e… le ricette delle tartine che Elisa mangia all’inizio della storia con le
sue amiche! Ci tenevamo che fosse un regalo per tutti, anche per chi ha già
letto il libro. Speriamo di esserci riuscite.
Mara Roberti è il lato “in
rosa” di una traduttrice che un giorno si è accorta di aver trascurato le
proprie emozioni. Per la fretta, le aveva cacciate tutte da qualche parte
dentro di sé, proprio come si fa con gli oggetti che non si ha il tempo di
rimettere in ordine. Le emozioni però non le freghi come i calzini, prima o poi
tornano a galla, e le sue lo facevano cogliendola alla sprovvista e
commuovendola nei momenti meno opportuni. Ha iniziato a scrivere per questo,
per vivere le proprie emozioni e tornare a credere nei sogni, quei sogni per
cui ci sembra di non avere mai tempo, e per cui invece dovremmo trovarlo,
sempre.
Mara Roberti nasce nel 2013, con le prime
commedie romantiche scritte per Emma Books, editore digitale e femminile. E in
un certo senso, cresce insieme alla casa editrice, muove i primi passi in un
genere, il “rosa” italiano, che attraversa una fase di grandi cambiamenti. È lo
pseudonimo di Roberta Marasco, traduttrice, che vive in Spagna e ha due figli
che le ricordano sempre quanto siano importanti le favole, soprattutto quelle
che mettono radici nella vita di tutti i giorni.
Su Facebook, Mara Roberti ha dato vita a
un gruppo, “Verde bianco e rosa”, che si è rivelato un piacevole punto di
incontro per le amanti della letteratura “di sentimenti” italiana, nelle sue
accezioni più varie.
Bibliografia
2013
Love Trainer (Emma Books)
2013
Le scarpe son desideri (Emma Books)
2014
Le regole degli amori imperfetti (Emma Books)
Antologie
2013
“Basta che sia amore” inserito nell’antologia Gli uomini preferiscono le befane
(Emma Books)
2014
“La mia mamma lavora” inserito nell’antologia Buon lavoro (Emma Books)
2014
“Vecchie signore” inserito nell’antologia E dopo Carosello tutte a nanna (Ewwa)
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