Oggi è venuta a farci compagnia Ester Ashton, scrittrice di romance erotici.

Benvenuta, Ester. Raccontaci di te.

Grazie a te Babette per l’invito. Sono una mamma con due figli grandi. Ho sempre avuto la passione di leggere, romanzi rosa, storici, erotici, fantasy. E di scrivere: da quello che mi hanno detto i miei familiari, sin da piccola avevo una penna fra le dita. Tutto però è iniziato per caso sei anni fa, quando mi sono iscritta a un noto sito di fan della Saga “Twilight”. Una moderatrice con la passione della scrittura, ora mia carissima amica, dopo aver letto alcune mie fan fiction di cui le lettrici erano rimaste entusiaste, mi ha incoraggiato a scrivere un libro. Mi ha aiutato molto in questa mia prima avventura, mi ha supportato e consigliato in ogni passo, perché sono un’autodidatta. Certo mai avrei pensato che dopo pochi mesi avrei pubblicato il mio primo romanzo! Subito dopo, ho partecipato a un concorso nazionale, arrivando terza nel genere fantasy. E sono stata semifinalista al Premio Internazionale Penna d’autore con un paranormal romance.

Che tipo di scrittrice sei e qual è il genere che più ti rappresenta?

Ciò che più mi rappresenta in questo momento è l’erotic suspense. Mi piace la sfida del giallo, parallelo alla storia d’amore.

Hai un autore (o un’autrice) al quale (alla quale) ti ispiri?

I miei idoli, se così possiamo dire, sono Jeaniene Frost, Sylvia Day, Diana Gabaldon, Margaret Moore. Quando leggo i loro romanzi, sono affascinata dal loro modo di scrivere, dalla loro tecnica: è un bel modo di imparare, perché ho ancora tanto da apprendere.

Qual è il primo romanzo che hai pubblicato?

È stato un fantasy, “Damned for the eternity – The mistery”, che fa parte di una Saga in cui si parla principalmente dell’amore fra un vampiro e una strega.

Quale sarà il prossimo?

Ho scritto mesi fa un rosa erotico. Un romanzo cui tengo molto e che non potrà fare a meno di coinvolgere il lettore (almeno, lo spero!), così come ha coinvolto me, mentre lo scrivevo. È una storia d’amore travagliata: i protagonisti pensano di conoscere i propri sentimenti, desideri ed emozioni, ma il destino capovolge ogni loro convinzione.  Tenteranno invano di lottare e opporsi a quell’amore, ma saranno costretti a cedervi, oltrepassando quel confine non senza dolori…  Non posso dirvi di più, lo scoprirete leggendo.

Da dove arriva l’ispirazione?

Ho la mente che non sta ferma un attimo. Anche un fatto apparentemente semplice che vedo accadere può essere motivo di ispirazione per la trama di un nuovo libro.

Hai un luogo speciale nel quale ti rifugi per scrivere?

No. Scrivo ovunque, a casa. Di solito con la musica, che mi aiuta moltissimo, specialmente quando scrivo scene erotiche. Se però non mi trovo a casa, non riesco a scrivere. Al massimo, prendo qualche appunto.

Qual è il tuo metodo di scrittura?

Sin dal momento in cui ho in mente una trama, la prima cosa che decido è il titolo, perché sarà intorno ad esso che ruoterà la storia. Poi proseguo con la scelta dei nomi e dell’ambientazione. Dal momento in cui inizio la stesura del romanzo ho chiari l’inizio e la conclusione. Ma quello che accade fra l’uno e l’altra… beh, le idee mi vengono di getto e le sviluppo man mano che vado avanti. La stesura di solito avviene nel primo pomeriggio, per tre o quattro ore, con la tv accesa su un canale di musica, grazie al quale mi lascio condurre nel mondo della fantasia e dei sentimenti. A volte, però, capita che mentre sono per strada o sono occupata in casa mi vengono in mente dialoghi, idee, che appunto su un pezzo di carta, per poi svilupparli, non appena posso mettermi davanti al computer.

Come tieni separate (se ci riesci) la vita di tutti i giorni e l’attività di scrittrice?

Direi che si fondono bene insieme. Vedo amici, vado al cinema con le amiche, mi dedico alla mia famiglia e leggo moltissimo.

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