Classe 1993, Angela vive nella provincia di Napoli. Si è avvicinata alla lettura e alla scrittura solo da adolescente, ma da allora non smette di leggere e scrivere.
Quando non scrive, guarda drama, serie TV e film di ogni genere.
Per restare aggiornati sui progressi delle sue storie, potete seguire i suoi profili social.
QUI trovate i libri di Angela Longobardi.
1. Due righe per presentarsi?
Mi chiamo Angela, ma molti – sul web e fuori – mi chiamano Red, diminutivo del mio nickname su un sito di scrittura amatoriale. Ho ventotto anni e vivo nella provincia di Napoli. Mi sono avvicinata davvero alla lettura e alla scrittura solo da adolescente, ma da allora non smetto di leggere e scrivere.
2. Che genere scrive? Oppure, svolazza di genere in genere come una leggiadra farfalla?
Non ho un genere preferito. Mi adatto in base alla storia che voglio raccontare. Infatti ho dovuto creare uno pseudonimo per poter pubblicare in libertà romanzi a sfondo erotico.
3. Come scrive? Penna e quaderno? Oppure, tecnologia a tutto spiano?
Tutto! Ho scritto storie intere a penna e poi mi sono dannata a ricopiare tutto, ma scrivo soprattutto su pc. Sul cellulare solo se non ho altro a portata di mano.
4. Quando scrive? Allodola, o gufo?
Quando ero più giovane scrivevo praticamente solo di notte, fino a mattina inoltrata, ma adesso ho altre esigenze e per lo più scrivo di pomeriggio.
5. Coinvolta sempre in quello che scrive, oppure distaccata?
Nelle mie storie c’è sempre un po’ di me, che mi piaccia o meno. A volte me ne accorgo solo rileggendo, però.
6. Scaletta ferrea, o sturm und drang? Cotroneo, o Bregola?
Di solito parto da un’idea, per lo più due personaggi innamorati, poi cerco di dare una direzione alla loro storia, ma quasi mai seguo le mie scalette.
7. Metodica nella scrittura, oppure “quando-posso-non-so-se-posso”?
Dipende da molte cose: dalla storia, dai personaggi, dal periodo che sto passando. Però negli ultimi tempi cerco di essere più “professionale”, scrivendo almeno un po’ tutti i giorni – o quasi.
8. Ama sempre quello che ha scritto (dopo aver terminato la stesura)?
Praticamente mai. La sindrome dell’impostore è sempre in agguato. Guardando indietro, sono più soddisfatta delle mie fanfiction che dei miei romanzi, forse perché nei miei romanzi ci sono troppo io.
9. Sa che ci sono scrittori con non rileggono mai quello che hanno scritto e pubblicato? Lei come si comporta?
Sono proprio io! So che se rileggessi il mio romanzo d’esordio mi verrebbe voglia di cominciare a cambiare troppe cose (nel migliore dei casi; nel peggiore lo ritirerei da Amazon per sempre). Da un’altra parte, però, è bello avere la prova di quanto siano maturati la mia scrittura, il mio stile, la mia caratterizzazione dei personaggi.
10. Siamo curiosi: c’è qualcosa di autobiografico in ciò che scrive?
Come ho già detto, c’è molto di me in tutti i miei testi, ma il mio romanzo “Il sole a domicilio” parla di cose che io affronto giornalmente. La protagonista e io abbiamo molte cose in comune, oltre all’amore per la scrittura e per la lettura. Entrambe, ad esempio, soffriamo di ansia e depressione. È il romanzo che più mi spaventava pubblicare, proprio perché parla fin troppo di me e di come mi sento in certe circostanze.
11. Legge molto? A noi piacciono i topi di biblioteca.
In tutta onestà, leggevo di più quando non scrivevo – di professione, almeno. Ero capace di divorare intere saghe in una settimana, dimenticandomi di mangiare. Poi la vita è diventata un po’ strana (giusto per dirla con un eufemismo) e i miei ritmi si sono rallentati, però la lettura resta una delle mie passioni e, anche se più lentamente, continuo a coltivarla.
12. I concorsi: nota dolente. Sì, o no?
Ho partecipato ad alcuni. L’unico pro dei concorsi è la vincita, i contro invece sono tantissimi. Ce ne sono di imbarazzanti (e tutt’oggi vi partecipo per guardare cosa fanno i miei colleghi) e in fondo in fondo penso che sia tutta questione di fortuna – cosa che non mi è mai davvero appartenuta.
13. Progetti per il futuro?
Il mio ultimo romanzo, Randagi, sta partecipando al concorso Amazon Storyteller. A novembre uscirà il mio primo erotico sotto pseudonimo, pubblicato con un collettivo formato da colleghi scrittori. Per il resto, spero di realizzarmi anche come correttrice di bozze, che sarebbe il mio ennesimo sogno collegato a lettura e scrittura!
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