Quello che va detto va detto: nce so bona a fa le foto. Ma la giuoia de potesse mangia’ un formaggio che fino a qualche mese fa credevo assolutamente out per l’intolleranza al lattosio non se calcola, pure se il gorgonzola solo a guardallo me faceva senso.
Oh, nel risotto è bono.
Ma come se fa?
(Volete la traduzione del dialetto home made di Federica? Rivolgetevi alle amministratrici del Gruppo Facebook “Babette Brown legge per voi”: QUI).
Prepariamo un brodo con carne da bollito. Mettiamo da parte il brodo e facciamolo freddare così che il grasso salga in superficie e possa essere tolto. Con la carne possiamo farci delle polpette (che ve spiego la prossima volta perché sto giro se le semo magnate senza foto. Oh, capita).
Tagliamo la pancetta a cubetti, striscioline o come ce pare, è ininfluente. Facciamola rosolare in un bel giro di olio di una padella capientissimissima (quella per il riso, ‘nsomma).
A sto punto uniamo il riso, facciamo tostare (sì, con la pancetta) e poi sfumiamo con un bicchiere di vino rouge!
Cuociamo (o tiriamo, a vole’ fa i sofisticati) il riso unendo via via il brodo a mestolate. Un riso con parecchio amido sarà perfetto (NDR: io uso il Carnaroli, poi fate voi. Anche il Vialone Nano è una delizia, ma non lo si trova facilmente).
A pochi minuti dalla fine della cottura tagliamo a pezzetti un centinaio di grammi di gorgonzola (perché sì, è NATURALMENTE privo di lattosio), affondiamolo nel risotto tipo Jack davanti alla porta de Rose e facciamolo sciogliere. Aggiungiamo del parmigiano reggiano (NDR: io uso il Grana Padano, ma sono veneta), mettiamo un coperchio e, a fiamma spenta, lasciamo riposare per tre minuti.
Fatto!
Oh, il riso deve esse all’onda, quindi bello morbido. Se s’è rinsecchito troppo, aggiungete qualche mestolo de brodo e girate.
Scusate per la foto. Meno male che Babette la rimpicciolisce (NDR: grazie).
Di Federica D’Ascani vi suggeriamo di leggere “Vampyland – Un Natale da ricordare” (per bambini, dai sette anni in su).
Sei mai stato a Vampyland? No? Be’, neanche Francesco. Ma Danny, il suo migliore amico, è proprio da lì che proviene, e il suo tempo sulla Terra sta scadendo, ormai. Mancano poche settimane prima che il piccolo pipistrello di peluche sia costretto a tornare indietro, dal Signor Dentifini, e la prospettiva non piace a nessuno dei due amici. Il pauroso Arcivampiro, infatti, non è solo cattivo e perfido, ma vuole fare di Danny un vampiro a tutti gli effetti, proprio come lui. Con Natale alle porte, questo di certo non è un bel modo di festeggiare. Anche perché il piccolo peluche è l’unico amico di Francesco. Senza di lui, con chi parlerà? Poche parole e la musica rock sono tutto ciò a cui è abituato. Da sempre… Ma… La magia del Natale arriva anche in casa dei due amici e Beatrice, una bambina dalle trecce arancioni come le carote, irromperà nelle loro vite come un tornado di simpatia, abbattendo una a una tutte le barriere di Francesco. Il primo episodio di Vampyland ti attende: verrai catapultato in un mondo completamente diverso da quello che conosci. E una volta incontrato Danny, tornare indietro sarà impossibile!
Età di lettura: da 7 anni.
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