Quanta gente ha tra i propri contatti Tizia che, a ogni estate, tira fuori il pentolone e se ne esce con i post tipo: “E ora facciamo 400 chili di conserva!”?
Io ne ho un ampio assortimento di questa gente e dico la verità: invidio tutti. Ho provato una volta a fare ‘sti dannati barattoli di pomodoro e marmellata. Poi, l’ansia da botulino mi ha mangiata viva e ho buttato tutto, con nonna che dall’aldilà mi malediva col dito puntato contro e sacramentava tipo: “Guarda quaa bestia de Satana, co tutti i ragazzini che morono de fame!” (Nonna era romana doc. NDR)
Ma questo non mi impedisce di fare una marmellata senza conservanti e blabla che duri una settimana in frigo (o3 giorni, con le cavallette che abitano con me). Per le crostate, i panini, le fette biscottate…
Tempo occorrente?
Il pranzo.

Gli ingredienti: cinque mele (quelle che vi pare, gialle è meglio, un chilo circa), un limone (succoso, morbido), un 150/200 gr di zucchero di canna (ho quello di cocco), un po’ di cannella, un pizzico de zenzero (se lo avete, altrimenti amen).

Il procedimento: metti l’acqua per la pasta e intanto taglia e pela le mele, mischia tutto dentro a una pentola. Nel frattempo l’acqua starà bollendo, quindi butta giù la pasta e prepara il condimento che ti serve. Subito dopo metti sul fuoco (basso, altrimenti brucia tutto) le mele. Mentre quelle vanno per conto loro, scola la pasta, condisci, mangia, ridi, gioca, fatti gli affari tuoi.


Quanto ci vorrà, mezz’ora? Quaranta minuti? È il tempo necessario. Le mele saranno talmente sfatte che basterà il cucchiaio (cucchiarella, in romanesco) per schiacciarle agevolmente.
Fatto. I barattoli vecchi li lavi e poi li fai bollire, così stai tranquill* che non si contamina niente, quindi li riempi e via: mettili in frigo, consuma in una settimana, non di più.

Federica D’Ascani, cuoca per necessità (gli uomini di casa mangiano come bufali al pascolo) e per intolleranze varie, è in realtà una editor molto quotata e una scrittrice raffinata. QUI, potete dare un’occhiata ai suoi libri.