Bulgogi Fusion, ovvero “Voglia di Sud Corea co du fettine e du foglie de insalata”.
In Sud Corea si chiama Bulgogi, ed è letteralmente “carne al fuoco”. È un piatto che sui drama va alla grande, e solo a guardare gli attori che se scofanano ste vagonate de carne te fa gola. C’è da dire che farlo a casa è un po’ complicato, e non solo perché un sacco di cose non sono facilmente reperibili qui (tipo il kimchi, che io non mi fido a fare da sola, o le pere coreane), ma anche perché qua in Italia costano uno svario.
Solo che io quando me fisso co na cosa la devo fa, quindi ho studiato un po’ de qua e un po’ de là.
E quindi questa è la conclusione, ed è na bella conclusione.
Prendiamo delle fettine di bovino e una salsiccia luganega (tenendo presente che si può fare con un sacco di tipi di carne, dal pollo al maiale, ma che questa variante da me scelta è abbastanza economica e pure facilmente mangiabile). Tagliamo tutto a striscioline di 2/3 cm e mettiamo in una ciotola. Uniamo tre cucchiai di salsa di soia, un po’ di peperoncino, un cucchiaio di semi di sesamo, mezzo bicchiere di vino bianco secco, una cipolla bianca tritata, uno spicchio d’aglio privato dell’anima e tritato, una carota tritata e una mela tagliata a fettine. Opzionale, ma caldamente consigliato, dell’olio di sesamo. Mescoliamo, copriamo e mettiamo in frigo per un paio di ore.
Prendiamo una insalata cappuccina e sfogliamola tutta. Laviamola foglia per foglia e lasciamo asciugare (io preferisco la lattuga romana perché scrocchia de più, però da mangiare è un po’ più complicata, perché l’insalata sarà quello che utilizzeremo per fare gli involtini). Nel frattempo tritiamo delle cipollette fresche o del porro.
Cuociamo la carne in padella, con due cucchiai di olio di semi. Una volta cotta, togliamola dalla padella e mettiamola su un piatto da portata spolverata di semi di sesamo e delle cipollette tritate. Il sughetto di cottura della carne che sarà rimasto, invece, diventerà un ottimo condimento per del riso bianco cotto al vapore!
I romanzi di Federica D’Ascani li trovate QUI.
Il kimchi non mi fido, non si trova…vabbè, co du’ fettine e du’ foglie de insalata ce famo la fettina in padella. Fai più bella figura, damme retta
Ma guarda, in realtà non ho proprio sostituito il kimchi in nessun modo, se sei capace a leggere. E sempre se l’analfabetismo funzionale non è tanto grave, noterai che ho anche scritto che mi sono andata a cercare un sacco di ricette originali tra tutti i cuochi che seguo, tra coreani e fusion. Perché è una “ricetta” FUSION, non pretende di essere altro. Ora, non è che se ti fai il nick esotico diventi automaticamente un espertone in materia, ma anche se lo fossi rilassati, che qua nessuno è uno chef, siamo solo persone che mangiano per vivere. E tu forse una vita dovresti fartela. Così, un consiglio.
Sono un espertone, vero. Dove avrei scritto che l’hai sostituito, analfabeta senza funzionale? Il kimchi a Roma se trova, ovunque (pure l’accento de borgata è fake?), e a farlo non sei capace. Non c’è niente di male, ma spacciare du fettine in padella per bulgogi mettendo in mezzo come il prezzemolo fusion…quello semo capaci tutti de fallo. Metti i link a ste ricette che hai studiato, se hai coraggio. p.s. così, un consiglio: chi scrive sui social e reagisce come il peperoncino ai commenti, se dovrebbe fa’ na vita fori de qui. E magari pure un bel viaggio al primo ristorante coreano che incontri, tanto pe’ capì de che stamo a parlà, che c’è gente che studia ‘na vita prima de azzardà consigli all’altri.
😀 che spettacolo. Grazie, volevo proprio sorridere oggi. Smack smack. (Comunque no, seriamente, l’accento è proprio quello.)
Ah, comunque, se vai su My Korean Kitchen e su Maangchi (entrambi siti gestiti da donne coreane di origine) trovi ricette similari. Ma pure su Damn Delicious, per dirne un’altra. Poi, oh, se te da Roma e dintorni ne sai de piú arzo le mani…