Proseguono le confessioni dei nostri autori sui rapporti con chi legge i loro libri. Oggi, ascoltiamo che cosa ci dicono Elena Taroni Dardi (autrice di Romantic Suspense) e Stefania Auci (autrice di Romance storici).

Elena Taroni Dardi
Il rapporto con le mie lettrici… va dall’ottimo all’inesistente. E va benissimo così!
Chi ha voglia di seguirmi può iscriversi al mio gruppo chiuso; chi invece preferisce un rapporto distaccato, mi compra, presumo mi legga e spesso non lascia neppure una recensione.
Nel mezzo anche alcune che mi fanno l’enorme regalo di mettere i miei romanzi sui loro scaffali Anobii e Goodreads (e a loro sarò imperituramente grata per averli inseriti in quei social che io non ho ancora compreso) e più di quante mi aspettassi che mi omaggiano di stelline su Amazon o altrove. Mi condizionano le loro aspettative? Più che altro mi rendono ansiosa di sapere se le ho soddisfatte, nel senso che, dato che sono storia e personaggi a guidarmi, ho sempre il dubbio che quello che scrivo in fondo non interessi. Sono fonte d’ispirazione? Ni. Mi ispira tutto quelle che sento, leggo, vedo e patisco quindi anche le mie lettrici, quando condividono uno stato d’animo sui social, possono essere fonte di ispirazione, ma come chiunque altro, anche un estraneo. Vi fate seguire durante la stesura, rendendole partecipi di trame, fatiche, inciampi, crisi? Ci provo, e lo faccio appunto in un ambiente protetto come un gruppo chiuso a cui per iscriversi occorre fare richiesta perché… quello che posto lì è riservato e mi piace salutare di persona chiunque arrivi.

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OoO

Stefania Auci
Lettori e lettrici. Per mia fortuna, posso contare su entrambi.
Devo dire che con le lettrici ho avuto sempre un rapporto molto rispettoso e sincero, come può testimoniare anche Teresa Siciliano con cui abbiamo discusso di una mia scelta di trama con grande cordialità.
In generale, mi sento serena. Quando scrivo do il massimo, (retaggio della forma mentis dei miei anni di nuoto) e pazienza se non piace o se non trova d’accordo alcune lettrici/lettori. La lettura è un piacere talmente soggettivo da sfuggire a canoni definiti (altra cosa sono grammatica e sintassi, ma tant’è).
L’unica cosa su cui non transigo sono le offese alla persona. Criticare un libro fa parte del gioco, ma attaccare la persona che lo ha scritto, no.
E poi c’è il rapporto con le beta reader. In questo gruppo ne ho alcune, e per me sono persone importanti e preziose, ben qualificate. Non mi interessano gli Yes man quanto piuttosto lettori e lettrici intelligenti che sappiano muovere delle obiezioni motivate. Per cui scelgo sempre autori/lettori con un background diverso dal mio: per avere pareri oggettivi e chiavi di lettura insolite.
A tal proposito ringrazio pubblicamente Antonella Albano, Chiara Messina, Federica Soprani e Valentina Casanova (più altri che non cito perché non presenti nel gruppo) per la loro pazienza.

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