È il 21 aprile 2024, il Circo Massimo è affollato come poteva essere due millenni fa. Pullula di vita, tra visitatori curiosi, matrone che si fanno selfie con gladiatori e appassionati giunti da ogni dove, nonostante un clima poco primaverile. Sembra che due epoche si siano scontrate e abbiano rotto le barriere che le dividono, mischiandosi, almeno per oggi. Ma sarà davvero così? E, soprattutto, io che ci faccio qui?

Bisogna fare un salto indietro per ripercorrere l’avventura di “Nubes”, un marchio editoriale che ha scelto di raccontare storie di Storia e di mito a fumetti, in lingue antiche e moderne.
Era un sabato pomeriggio di novembre 2022, uno di quelli grigi e piatti, quando tre persone, per puro caso, in termini diversi e muovendo da differenti impulsi, hanno espresso la medesima idea, ossia quella di realizzare un fumetto in latino.
Doveva essere un gioco, ma forse gli ingredienti erano buoni e il lievito dell’entusiasmo tanto, perché questo progetto è cresciuto oltre quel che ci immaginavamo.
Ad aprile 2023 eravamo al Circo Massimo con dei volantini: c’erano un’immagine temporanea, un QR code e il nome del primo volume in lavorazione, ossia Origines Pictae.
Trecentosessantacinque giorni dopo, siamo al Circo Massimo con ben tre titoli diversi tra loro per squadra, stile di disegno e tema della narrazione, ma accomunati da un grande amore per ciò che vi è narrato.
Dopo Origines Pictae ci sono stati Medeae Daemones – rivisitazione originale del mito, in latino con testo a fronte in italiano o  in inglese – e Maxentius Postremus Romulus, che si basa su studi universitari e li trasforma in un vero romanzo storico a fumetti, in tre lingue diverse.

In tutti e tre i casi ci siamo appoggiati alla piattaforma Kickstarter per una prevendita, perché al momento siamo troppo piccoli per fare diversamente, anche se lo usiamo davvero per la prima spinta, come dice il nome stesso. Essendo una piattaforma internazionale inoltre ci consente di raggiungere lettori di tutto il mondo:  gli appassionati di Storia e/o di lingue antiche si trovano negli angoli più incredibili, nel cuore dell’Australia o sul fiume Sand Creek, e sono fedelissimi. Inoltre, la scelta di Kickstater non toglie che si vada anche in ristampa in seguito, cosa già accaduta e prossima a farlo di nuovo.
Tutto questo rafforza la nostra convinzione che sia possibile e anche necessario raccontare il mondo antico con linguaggio moderno, ma senza modernizzarlo né annacquarne le peculiarità, in maniera pop e colta. La fatica è tantissima, ma ci divertiamo molto. Altrimenti non lo faremmo!

Chi cerca l’immersione totale può leggere i fumetti anche in lingua antica. Una storia attraente accende la curiosità e rende piacevole, in caso lo si desideri, scoprirla anche in un idioma che non si usa tutti i giorni, che si è studiato parecchio tempo prima o che si conosce poco ma è simile al nostro. Io non so il francese, ma se mi interessa il tema leggo fumetti in quella lingua. Ho iniziato a scoprire lo spagnolo sui romanzi storici di Posteguillo quando ancora non era stato tradotto in italiano e ho un bel po’ di fumetti in giapponese: figuriamoci se il latino può spaventare i reduci del fu Expocartoon!
Ripeto sempre, quando capita di parlare di Nubes, che le lingue sono navi e non scogli. Servono a traghettare storie, quindi vite ed emozioni, da una persona all’altra.
Lo abbiamo detto in Curia Iulia, al TG2, a Radio Vaticana e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

A giorni alterni la burocrazia italiana cerca di smolecolarci con regole che ecciterebbero un burocrate bizantino e costi ideati dallo sceriffo di Nottingham, ma noi vogliamo andare avanti.
Abbiamo un’uscita davvero golosa prevista per l’autunno, e due lavori in corso che più diversi non si potrebbe – una storia al femminile e una mitologia guerriera – per il 2025.
Rallentamenti e cambiamenti di percorso sono in conto, ma la direzione è chiara.

Metà delle persone che ci conoscono credono che siamo impazziti, l’altra metà non ha neppure idea di cosa stiamo facendo o non se ne accorge perché non siamo mai stati “normie”.
Invece è diverso: noi siamo Nubes.
Ecco, dunque, cosa ho fatto al Circo Massimo: quel che mi piace fare e, forse, che mi viene benino. O che ho la forza e le competenze per assemblare.
Gli aedi ciechi raccontavano storie indimenticabili, quelli miopi… dopo millenni ci provano e fanno in modo che i primi non vengano dimenticati.

Le fotografie sono di Sonia Morganti. La quarta è sempre del Circo Massimo, ma è stata scattata da Giuseppe Matarazzo, un professore di liceo molto simpatico che una volta al mese organizza le “Ambulationes Romanae”, passeggiate per Roma in cui si chiacchiera in latino.

Il sito di Nubes lo trovate con un click QUI.