Elisa S. Amore ha accettato di incontrare la nostra Maddalena Cafaro. Nonostante l’ansia per la prossima uscita del quarto volume della Saga Touched, il dialogo è stato una chiacchierata piacevole fra amiche.
Ciao Elisa, benvenuta nel salotto di Babette Brown Legge per voi. Per l’occasione ho trasferito questo salotto virtuale sulla costa catanese e un bell… **coff** bravissimo cameriere ci sta servendo una fresca granita alla mandorla con panna e brioche. Prendi pure tutto quello che vuoi, tanto offre Babette.
Ciao a te! Hai avuto proprio una bella idea! Amo godere della vista di un bellissimo camer… panorama. La granita va bene, fa così caldo qui!
1) Elisa raccontaci qual è stato l’ultimo libro che hai letto?
L’ultimo libro che ho letto è Lady Midnight di Cassandra Clare, della saga degli Shadowhunters, che amo molto. Attualmente sto leggendo “The river of no return” di Bee Ridgway, un libro in lingua inglese in cui il protagonista rimane intrappolato indietro nel tempo.
2) Che cosa ami leggere?
Mi piace variare e non bado al genere, se la trama richiama la mia attenzione. Tuttavia, amo molto i romance, in tutte le sue sfumature (anche se non particolarmente quelle di grigio, rosso e nero). In generale cerco quei libri che mi fanno sognare e battere il cuore… Proprio come quel cameriere sta facendo con te. Ti vuoi concentrare?
3) I momenti della giornata che preferisci per scrivere?
Di solito scrivo la mattina, perché mio figlio è all’asilo e ho più ore consecutive a disposizione. Infatti riesco a scrivere cinque o sei ore senza interruzione. In realtà preferirei scrivere di notte, quando sono più concentrata. Chissà perché… saranno tutte le storie sui vampiri che ho letto? Non è che per caso uno di loro mi ha morso? Ti spiace controllare? *Allunga il collo*
4) Scrittura organizzata o istintiva?
Dipende. Ci sono alcune scene che vengono fuori inaspettatamente e addirittura capita che segnino un nuovo percorso per i personaggi. In genere, quando devo scrivere una scena so come inizia e so come deve finire, ma non sempre conosco in anticipo quello che c’è in mezzo. La scrittura è per me un percorso, a volte strutturato, altre volte semplice e spontaneo.
5) La Touched Saga è il tuo biglietto d’ingresso nell’editoria italiana delle grandi Case Editrici. Quanto ti ha cambiato la vita?
Moltissimo, più di quanto avrei mai immaginato. È iniziato tutto con una passione, con una storia che volevo raccontare, e adesso ho un lavoro a tempo pieno che richiede molto impegno, ma che mi gratifica e mi dà soddisfazioni ogni giorno.
6) Cosa pensi del self publishing?
La mia carriera di scrittrice è nata dal self-publishing, quindi non potrei essere più grata a Jeff Bezos e al suo Amazon perché è stato un ottimo trampolino di lancio, mi ha permesso di raggiungere molti risultati e continua a farlo. Il self publishing non va sottovalutato, né dai lettori, né dagli autori che scelgono questa strada. Auto pubblicare richiede molto impegno e dedizione perché si diventa editori di se stessi e per questo si hanno anche maggiori responsabilità, soprattutto verso i lettori, quindi è importante farlo bene per offrir loro la migliore esperienza di lettura possibile.
7) Quant’è utile la figura dell’agente letterario per un esordiente?
Trovare un buon agente letterario non è facile, ma se si riesce nell’impresa, un’agenzia in genere ha buoni contatti con le case editrici e può portare facilmente il tuo manoscritto alla loro attenzione, anche se non è detto che poi venga scelto e pubblicato. Quando accade, l’agenzia ti aiuta con il contratto da stipulare, cercando di ottenere un accordo vantaggioso per lo scrittore.
8) I social network hanno ancora un ruolo nella promozione dei libri? Oppure sono saturi?
I social network sono uno strumento utilissimo per la promozione dei libri. Io stessa li uso tutti i giorni per interagire con i lettori italiani e con quelli dei mercati esteri, cercando di trovarne sempre di nuovi. Grazie a Facebook, Twitter, Instagram, etc, non ci sono più vere distanze e nessuna persona è così lontana come sembra.
9) La tua reazione quando hai visto per la prima volta le cover delle edizioni inglese e spagnole di “La carezza del destino”.
Con la cover di Touched, l’edizione inglese de La carezza del destino, è stato amore a prima vista. Ancora oggi è molto importante per me. L’ho usata per la mia prima auto pubblicazione, ci ho lavorato personalmente dopo aver comprato i diritti dell’immagine di base e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
10) Che rapporto hai con i fan?
Meraviglioso. Cerco sempre di rispondere a tutti i messaggi, le mail e le notifiche che ricevo. Anche se a volte impiego ore, la ritengo una parte fondamentale del mio lavoro. Scrivo per me stessa, ma è bellissimo conoscere quali reazioni suscita negli altri ciò che scrivo, mi aiuta a crescere e a migliorarmi. Amo il rapporto con i lettori, mi piace quando mi scrivono per raccontarmi cosa hanno amato della storia di Evan e Gemma o cosa invece li ha fatti arrabbiare (e fidatevi, ci sono state un paio di cose che l’hanno fatto e ce ne saranno altre!). I loro consigli sono sempre stati fondamentali per me e mi hanno permesso di migliorare il primo libro quando ho avuto l’occasione di ripubblicarlo con la casa Editrice Nord. Da poco è uscita l’edizione inglese dei primi due libri ed è incredibile il successo che Evan e Gemma stanno riscuotendo oltreoceano! Questo mi ha permesso di interagire anche con i lettori stranieri ed è così emozionante!
11) Cosa pensa la tua famiglia del tuo successo come scrittrice?
Sono tutti molti orgogliosi, soprattutto perché vedono la passione e l’impegno che ci metto ogni giorno. Cercano sempre di tenersi informati sulle novità e mi appoggiano nelle scelte che faccio. Hanno molta fiducia e per me il loro sostegno è importante.
12) Un libro che hai letto ma che avresti voluto scrivere tu?
Assolutamente Hunger Games di Suzanne Collins, è stata la prima cosa che ho pensato dopo averlo letto. Lo trovo avvincente e brillante. Ho già detto che lo adoro?
13) Cena al buio con uno scrittore/scrittrice non più tra di noi. Chi vorresti incontrare come commensale?
Non ho dubbi, William Shakespeare! È il mio scrittore preferito in assoluto. Chi ha letto la Touched Saga sa che a Evan e Gemma piace giocare a reinterpretare delle scene tratte dalle sue opere.
14) Il segreto per un buon incipit?
Dev’essere avvincente e catturare sin da subito il lettore, ad esempio dandogli un assaggio di quello che conterrà la storia, oppure facendo emergere sin da subito la personalità di un personaggio forte o ancora con uno stile di scrittura che imprigioni il lettore tra le pagine, una voce che riesca ad emergere. Ci sono molti modi e, anche se non è facile, non bisogna sottovalutare questo aspetto.
15) Ambientazione, quant’è importante? Italiana o straniera?
Dipende dalla storia. La Touched Saga è ambientata a Lake Placid, un paesino circondato dai laghi nello stato di New York, in America, ma ho altre storie in mente che prenderanno vita in Italia o in altri paesi stranieri. Secondo me, qualunque sia il posto in cui si decide di ambientare la propria storia, è importante non sottovalutare le descrizioni e la cura dei dettagli. Io ad esempio amo la fase di ricerca dei luoghi. Per la Touched Saga ho intrapreso una lunga corrispondenza con diverse persone del posto, ho vagato per le strade di Lake Placid con Google Earth e ho fatto moltissime ricerche. Se si inseriscono i personaggi in un contesto vivido, che i lettori possono facilmente raggiungere con la loro mente, è un po’ come offrir loro la possibilità di essere lì davvero ed è un’esperienza unica.
16) Un consiglio di scrittura per noi esordienti?
Fate conoscere ai lettori le emozioni dei vostri personaggi, non solo i loro pensieri, non solo le loro azioni o i loro dialoghi. Le emozioni arrivano dritte al cuore. E se riuscite a farlo bene, rimarranno lì per sempre.
Grazie Elisa per il tempo che hai voluto dedicarci, ora godiamoci il sole, il mare e i bei…*coff *coff la bella gente.
Grazie a te! Mi sono divertita molto e la vista è stata davvero interessante. Arrivederci e un caro saluto a tutti i vostri lettori!
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Elisa Amore vi attende il 30 giugno con il quarto volume della Touched Saga: Il Canto della Morte – Expiation.
Si può dimenticare tutto. Ma non il vero amore…
Come si può guardare al futuro, quando sai di avere i mesi contati? Gemma se lo chiede ogni notte, da quando ha stretto il patto con Sophìa, la regina degli inferi: tre giorni dopo aver partorito, dovrà tornare all’Inferno, dove verrà trasformata in una Strega. Da quel momento, non ricorderà più nulla del suo passato e la sua anima sarà interamente votata al Male. Questo è stato il duro prezzo da pagare per riportare in vita di Evan e per assicurarsi la salvezza del suo bambino. Mentre lei si prepara a dire addio alle persone che ama, Evan non si arrende ed è convinto che insieme supereranno anche questa prova. Ciò che invece lo preoccupa è la reazione degli Angeli della Morte, che cercheranno in ogni modo di uccidere Gemma prima che diventi una Strega. Tra terribili pericoli e oscuri segreti, Evan e Gemma si preparano per l’ultima, sanguinosa battaglia per difendere il loro amore…
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