S. Stefano di Sessanio si trova nell’entroterra abruzzese, in provincia dell’Aquila, e fa parte del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. È un borgo antico, le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al Medioevo, eppure negli anni ’90 era ormai disabitato.

Proprio nel ’94 ebbe inizio la sua prima rinascita. Arrivò in paese Daniele Kihlgren, giovane imprenditore italo-svedese, e ne rimase talmente colpito da acquistarne buona parte e trasformarlo in un albergo diffuso. Questo portò turisti e affari, creando una microeconomia che diede vitalità al borgo.

FOTOGRAFIA DI FERNANDA ROMANI

Il terremoto del 2009 mise fine a tutto questo, distruggendo quasi l’intero centro abitato.
Sono stati necessari più di tre anni di restauro per rimettere in piedi case, attività commerciali e tracce di storia.

FOTOGRAFIA DI FERNANDA ROMANI

Visitarlo adesso significa ritrovare antichi vicoli che si insinuano fra case di pietra e negozietti interessanti. In una stradina fatta di gradini in salita, un pittore locale espone graziosi piccoli quadri; oltre un arco un po’ buio si apre un negozio luminoso pieno di tessuti e oggetti di stoffa; poco più in là una simpatica signora offre assaggi dei prodotti tipici che vende nella sua bottega; nella minuscola piazza, illuminata dal sole di mezzogiorno, si scoprono ristorantini incastonati in ogni angolo.

FOTOGRAFIA DI FERNANDA ROMANI

La Torre Medicea era il più importante monumento storico del paese, ma quella che vediamo ora, pulita e solida, è completamente ricostruita: non si era salvata. Tra una stradina e l’altra si incontrano cantieri e case ancora diroccate, gatti sonnacchiosi e turisti dallo sguardo ammirato. Non ci si mette molto a visitare l’intero borgo, ma è una passeggiata tra la distruzione che ha lasciato la sua impronta indelebile e l’umanità che non si arrende.
S. Stefano di Sessanio fa del suo meglio per vivere la sua vita.

Fotografie di Fernanda Romani.

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