Se capitate nella piazza principale di Todi potete trovare, a destra della scalinata che sale al Duomo, un cartello con un indicazione piuttosto sibillina: Casa Dipinta.
Cosa sarà mai?
Un qualche palazzo dai  muri affrescati?
Per scoprirlo bisogna seguire le indicazioni. Scendere lungo una strada, poi imboccare i classici vicoletti a gradini, girare di qua, svoltare di là. A un certo punto, in fondo a una discesa, si trova il cartello definitivo. La Casa Dipinta è lì, al n. 25 di Via delle Mura Antiche.

Todi – La casa dipinta. Foto: Fernanda Romani.

Il primo istinto è quello di guardare la facciata. Non è un palazzo, né una dimora signorile, si tratta semplicemente di una casa come le tante che popolano i vicoli, una appiccicata all’altra.
La porta è aperta, bisogna salire qualche gradino.
L’interno è una vera sorpresa. Tutti i muri sono dipinti, ma non si tratta di antichi affreschi. È pittura moderna.
La spiegazione arriva dalla cortese signora che accoglie i visitatori.

Todi – La casa dipinta. Foto: Fernanda Romani.

La casa venne acquistata negli anni 70 dal pittore irlandese Brian O’Doherty e da sua moglie Barbara Novak, storica dell’arte, per trascorrere le vacanze. Dato che l’abitazione è immersa nel borgo, le finestre non danno la possibilità di godere del panorama e, vedendo che la moglie se ne dispiaceva, il pittore decise di ravvivare i muri interni dipingendoli, non solo con disegni astratti, ma anche aprendo finestre immaginarie, spazi di fantasia dove gli ambienti si allargano e si moltiplicano.

Todi – La casa dipinta. Foto: Fernanda Romani.

Ogni parete è un tripudio di colori e questo vale per tutti i tre piani della casa; si dice che il pittore abbia voluto esprimere in questo modo il grande amore per la moglie.
Un luogo che vale sicuramente la pena di visitare, anche portandosi addosso la sensazione di entrare  in casa d’altri. Nella camera da letto, ci sono abiti appesi e scaffali con coperte e lenzuola di ricambio; nel bagno, vediamo cosmetici e oggetti d’uso quotidiano. È davvero la casa dove qualcuno ha vissuto e si ha quasi l’impressione che i padroni di casa debbano tornare da un momento all’altro.

Alla fine della visita, purtroppo, veniamo a sapere che O’Doherty è morto da qualche anno e sua moglie, ormai novantenne, non viene più in vacanza a Todi.
Ma entrambi hanno lasciato a disposizione della città i colori del loro amore.

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