E S C L U S I V A

esce oggi

Titolo: Cosa farebbe Jane?
Autore: Cinzia Giorgio.
Genere: Rosa contemporaneo.
Editore: Rizzoli, Collana YouFeel.
Pagine: 58.
Prezzo: euro 2,49 (e-book).
Una metà del mondo non riesce a capire i piaceri dell’altra
metà.”
– Jane Austen, “Emma”.
Michela è l’affermata conduttrice di un programma radiofonico che si
occupa di problemi di cuore. La sua grande fonte di ispirazione per risolvere i
problemi (altrui) che le vengono sottoposti è Jane Austen, dai cui romanzi trae
spunti e suggerimenti. Ma paradossalmente Michela è la persona meno adatta a
dare consigli su questioni amorose: lei agisce sempre con razionalità e non si
lascia mai andare ai sentimenti. Non cerca il Principe Azzurro: l’ha già
trovato ma si limita a sognarlo e… a lasciarlo a un’altra.
Sua sorella Veronica, invece, è tutta passione e sregolatezza:
cacciarsi nei guai è la sua specialità, ma, quando le situazioni si fanno
troppo complicate, è altrettanto brava a fuggire con disinvoltura. E non cambia
atteggiamento nemmeno davanti all’altare!
Michela e Veronica, la ragione e il sentimento, due personalità
opposte come quelle del
le sorelle del romanzo di Jane
Austen. Ma se il programma radio di Michela lo conducesse Jane, che consiglio
darebbe alle due protagoniste di questa storia? Forse che la formula della
felicità è mettersi nei panni l’una dell’altra.
      
“Cosa farebbe Jane?” si
ispira a “Ragione e sentimento” e
fa parte della miniserie “Le ragazze di Jane Austen”
.

“I come here with no expectations,
only to profess, now that I am at liberty to do so, that my hearth is and
always will be yours.”
Jane Austen, Sense and
Sensibility, 1811.
A casa propria, il medico non sa curare nemmeno un
raffreddore. Michela dà buoni consigli a tutti, ma non sa darne a se stessa. È
innamorata e convinta che questo sentimento sia senza speranza. Fabrizio, il
concupito, è fidanzato con un’oca. No, cosa avete capito! Una sciacquetta
furbastra che si comporta come un’oca giuliva, ma che è capace di tirare fuori
gli artigli, all’occorrenza.
Veronica, la sorella della nostra eroina, è fuori di sé
dalla paura: sta per sposarsi con l’uomo più adorabile, bello, serio del mondo.
Che l’ama più della vita stessa. E quindi, cosa fa? Scappa.
Razionale Michela, passionale Veronica: nei guai tutte e
due.
Insomma, queste ragazze avrebbero bisogno dei consigli di
zia Jane Austen che, con il suo buonsenso, riuscirebbe senz’altro a
consigliarle per il meglio. Ci riesce anche Cinzia Giorgio, alla fine, ma non
senza aver sparso qua e là peripezie e morbillo. Vi ho spiazzati, eh?
Tra fughe e crociere, programmi radiofonici e matrimoni,
bambine contagiose e un vecchio Maggiolone, la vicenda delle due sorelle giunge
all’inevitabile lieto fine. Come è prassi in un rosa che si rispetti.
Cinzia Giorgio conferma la penna felice di “Prime
catastrofiche impressioni” e ci consegna un gioiellino piacevole ed emozionante
che ci lascia pienamente soddisfatti.
Ho intervistato Cinzia:
Ho recensito “Prime catastrofiche impressioni”: