Si può avere
la sindrome di Stoccolma per un romanzo? Ebbene, per me è così.

Dal primo
momento in cui ho letto Orgoglio e Pregiudizio, ho capito che la mia vita non
sarebbe più stata la stessa.


Titolo: Prime catastrofiche
impressioni.
Autore: Cinzia Giorgio.
Editore: Rizzoli (Collana
YouFeel, 23 luglio 2014).
Pagine: 82.
Genere: romantico.
Prezzo: euro 2,49 (ebook).
La mia valutazione: quattro stelline.
Dal primo momento in cui ha letto Orgoglio e
Pregiudizio Isabella ha capito che la sua vita non sarebbe più stata la stessa,
ma soprattutto che non sarebbe più stata sola. Infatti i personaggi del romanzo
– Elizabeth, Darcy, Jane, Mrs Bennet e tutti gli altri – hanno iniziato ad
apparirle come simpatiche visioni, costanti e divertenti. Così quando Isabella
viene ingaggiata come house sitter da Giorgia, una giovane e ricca
italo-inglese neo divorziata, tutta la simpatica comitiva si trasferisce
nell’appartamento con lei… e il gatto Bacco. Nel contratto però non era
prevista la presenza del fratello di Giorgia, Fabio, prototipo del moderno Mr
Darcy: bello, ricco e un po’ snob. Un tipo davvero insopportabile che torna
all’improvviso a casa e non sembra gradire la nuova inquilina. Spesso la prima
impressione non è quella giusta, parola di Elizabeth Bennet. Prime
Catastrofiche Impressioni s’ispira a Orgoglio e pregiudizio e fa parte della
miniserie “Le ragazze di Jane Austen”.

Premetto che voglio bene a
tutti quelli che scrivono ispirandosi alla mitica Jane Austen. Dopo questa frase,
siete liberi di non credere a una sola delle parole che scriverò. Sappiate,
però, che sareste in errore, perché il romanzo breve di Cinzia Giorgio è
semplicemente delizioso.
Mi stavo lavando i denti ed ero sovrappensiero. Quando
ho alzato lo sguardo verso lo specchio, ho intravisto la sagoma di una ragazza
in camicia da notte. Ho strabuzzato gli occhi, per capire dopo qualche secondo
di stupore che:
1.    Quella non
era una camicia da notte, ma un abito stile impero.
2.    Quella ragazza
assomigliava tanto all’eroina del romanzo che stavo leggendo.
Ecco, è così che ho conosciuto Elizabeth Bennet, la
protagonista di
Orgoglio e
Pregiudizio. Con il passare degli anni,
le visioni non sono sparite, anzi hanno cominciato a parlare con me. E non solo
Elizabeth, ma anche Darcy, Jane, Mrs Bennet. Ora mi concedono persino di
rivolgermi a loro in modo confidenziale e mi danno consigli su tutto.
Con questi consiglieri che hanno disdegnato ogni ragazzo in cui la nostra eroina si è imbattuta,
Isabella ha scartato tutti i possibili-probabili fidanzati. E a trent’anni si
ritrova sola e senza lavoro. Un bel guaio!
Meno male che, lavoro
precario per lavoro precario, anche due settimane da house-sitter possono
andar bene. Solo che quella casa NON è disabitata, infatti fa il suo trionfale
ingresso il fratello della proprietaria. Bello? Certo, siamo in un romance.
Affascinante? Idem come sopra. Arrogante? Rischio di ripetermi. Insomma, tutto
quello che avremmo sempre voluto in un uomo e che non abbiamo mai (sono
magnanima, quasi mai) trovato.
Scintille? Scintille. Attrazione
reciproca? Ovvio. Certo, le prime
impressioni
che Isabella ricava da questo incontro non sono positive: Fabio
appare come un inguaribile snob, uno da tenere a distanza con le molle. O un
bastone. Libera scelta.
Gli opposti si attraggono, è
una delle regole più solide alla base di un romance che si rispetti. E questo
non fa eccezione.
La storia d’amore, tormentata
al punto giusto, viene ulteriormente insaporita dagli interventi di questi “fantasmi
letterari” che sparano pareri a tutto spiano. Alla fine, daranno anche qualche
buona dritta alla nostra frastornata Isabella e il lieto fine arriverà al gran
galoppo.
Divertente, frizzante. Lo consiglio
anche a chi di Jane Austen non ha mai sentito parlare. Per tutti gli altri la
lettura è un obbligo morale.