Titolo: Credici (Creed#1).
Autrice: Keihra Palevi.
Genere: Romantic Suspense.
Editore: KPSelfPublishing.
Prezzo: euro: 2,99 (ebook).
Dopo la morte del padre, Nicole è rimasta sola con una matrigna poco amorevole. L’ennesima sfuriata la spinge a partire per Milano sulle tracce di un indirizzo lasciatole dalla madre scomparsa nel nulla. Si troverà così catapultata dalla provincia in una metropoli, dove troverà lavoro presso la rispettabile agenzia di hostess la cui proprietaria, Serena Martini, è stata amica della madre. Questa le offre un posto di lavoro come segretaria e ha un atteggiamento molto protettivo nei suoi riguardi. Un giorno un’assistente di un ex-cliente, irrompe nell’agenzia poiché cerca con urgenza un certo tipo di ragazza per una misteriosa missione della quale l’assistente stessa non è a conoscenza. In realtà si tratta di fare da esca per smascherare proprio l’amica della madre, coinvolta in un giro milionario di traffico di organi che ha come vittime solo giovani donne senza parenti stretti. Il colloquio col presunto cliente non va molto bene, ma è presente anche Lukas Keeney, ex-cardiochirurgo interessato all’indagine, che rimane colpito dalla spontaneità e non solo, della candidata. Nicole, ignara, accetterà così un nuovo incarico. L’aspetteranno molte sorprese, tra cui la sua prima vera storia d’amore, mentre affiorano dubbi inquietanti sul destino della madre. Concluso il suo compito Nicole si trasferisce a Verona con l’amica fedelissima Milly, ex-hostess di Serena. Apriranno la “Romeo and Juliet”, specializzata in tour romantici, ma proprio nel periodo più bello che abbia mai vissuto Nicole apprenderà una notizia che sconvolgerà la sua vita.
Se vi aspettate il solito romance, passare oltre anche se….
Lukas e Nicole appartengono a due mondi opposti.
Lei è una ragazza poco più che ventenne, lui un uomo di trentadue.
Lui ha lasciato il suo lavoro dopo l’assoluzione a un processo per omicidio doloso e non si vuole impegnare con nessuna donna.
Lei se n’è andata di casa, stanca dei soprusi di una matrigna, ha poca esperienza, ma le idee chiare sul suo Uomo Ideale.
Lui è molto attraente, possiede una rete di cliniche negli States e un bagaglio di esperienze di ogni tipo
Lei cerca di costruirsi una nuova vita dal nulla.
Nascerà anche l’Amore? E poi?
Diciamo la verità, la cover di Credici (#Creed), anche se molto bella, io non l’ho trovata adatta come presentazione di questo romanzo, l’ho capita alla fine, ma per tutti i diavoli!, cara Keihra lo sai che il lettore deve farsi un’idea dall’inizio! Neppure la trama presentata così è molto attraente, ma benedetta autrice lo conosci l’ABC del marketing? Mi è capitato di leggerti sui social, su molte cose sono d’accordo, altre non le condivido ma, cara Keihra (e tre), non la conosci l’arte del “volemose bene”, o il detto “non svegliare can che dorme”? Molte volte gli autori self vendono perché sono simpatici, non necessariamente perché scrivono bene! Devo insegnartelo io? Fatti furba, mia cara! Di contro io apprezzo sempre il coraggio e la franchezza : così è nata la voglia di scegliere di leggerti tra varie proposte.
La storia si apre un po’ come l’inizio del film Cinquanta Sfumature, lui e lei nei loro mondi così lontani. No no, lui non sceglie nessuna cravatta, però lo conosciamo bello e impassibile alla festa dell’inaugurazione della sua nuova clinica negli States. Ahi! Sono andata avanti con scarsa aspettativa, attendendomi le solite cose invece, da dann!, ho trovato dietro ogni angolo una sorpresa: ti aspetti un fatto e ne arriva un altro, la vicenda si svolge all’insegna dell’imprevedibile (lodi, lodi, lodi!). Questo bellissimo romance tinto di giallino cresce catturando sempre di più il lettore. Le cinquecento pagine scivolano via che è un piacere. La difficoltà della recensione è parlarne senza fare spoiler, proviamoci.
Un incontro davvero fortuito fa in modo che le strade di Nicole e Lukas si incrocino. Lei è figlia di Gioia (prendete nota), lui è stato cresciuto da una zia toscana (che personaggio, non so ancora se la odio o l’adoro!) e vive a New York, pur facendo molte rimpatriate in Italia. Dunque dicevo: la vispa Cenerentolina italiana e il trentaduenne irresistibile Principe si incontrano ed è colpo di fulmine. Entrambi cercano di resistere alla forte attrazione sessuale, ma dura poco (per nostra fortuna). I dialoghi tra i due sono scambi divertenti e riflessioni serie. Gli incontri “intimi” sono ben dettagliati, ma in modo molto molto molto particolare, usare il lanternino per cercare paroline come ca@@o o f@@a. Nicole fiorisce come femmina sotto le mani esperte di Lukas, mentre lui, manager di successo, pieno di donne (eh sì!, concediamoglielo) abituato a un mondo spietato di facciata, ridiventa ragazzo spensierato e pian piano si scongela. La verve di lei è spassosa e non tutti i personaggi sono come appaiono, volevo dire molti non sono come sembrano. In sottofondo, senza pesare troppo sul racconto, l’indagine sulla tratta degli organi, senza spargimenti di sangue, niente di truculento, insomma. Mi è tanto piaciuta Dania, l’infiltrata nell’agenzia della Martini (occhio a questa donna!). Dania è lesbica e discendente di superstiti dall’Olocausto, scartata per poco dai Servizi Segreti, in questa indagine cerca un riscatto, animata di grinta, abilità ed ironia. Non è finita qui. La storia principale s’intreccia, a cadenza irregolare, alla storia di Gioia, rimasta incinta di Nicole a soli sedici anni e sparita nel nulla. Qui il modo di narrare cambia, cambia il linguaggio che diventa il modo di vedere il mondo con gli occhi della giovanissima madre. Pare quasi che l’autrice abbia vissuto certe situazioni, cito a memoria, “dal piano di sotto sale l’odore del menù del giorno, lo stesso di ogni mensa priva d’amore”. Il colpo di scena finale è una secchiata di acqua gelida, sospettavo qualcosa, ma non così forte. Tremendo. Di più non posso scrivere in dettaglio sempre per il pericolo dei molti possibili spoiler in agguato.
Cara autrice, se riesci a sciogliere i nodi in modo convincente (e magari risparmi qualche virgola di cui abbondi), il tutto sarà senza dubbio un piccolo capolavoro. Tutto fuorché banale e scontato, insomma davvero un ottimo romantic-suspance con un pizzico di peperoncino.
La vostra Jane Doe
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