Avevo già assistito alla presentazione de Lo stato di ebbrezza di Valerio Varesi, in occasione della sua uscita, nella solenne e affascinante sala Stabat Mater dell’Archiginnasio di Bologna. Mi mancava però qualcosa che lì fu negata dalla tirannia del tempo, vale a dire le parole dell’autore su alcuni aspetti di quel sorprendente libro.
Sono stato perciò contentissimo quando Alessandro Castellari, uomo di fine cultura che ha presentato Varesi lo scorso 10 dicembre alla Mondadori Megastore di Via D’Azeglio, ha lasciato ampio spazio alle domande dei presenti. E poco importa che l’autore lo conosci, e se ti vengono delle curiosità gli puoi scrivere quando vuoi: in quei momenti ha un’altra valenza.
Non ho resistito e ho dovuto chiedergli se, a distanza di tre mesi circa dall’uscita di un romanzo che fa nomi e cognomi della politica italiana, addebitandogliene lo sfacelo, non avesse per caso avuto problemi, che so,ritorsioni, o censure. È stato magnifico, Valerio, rispondendomi che di problemi non ne aveva avuti, probabilmente perché certi personaggi di libri ne leggono davvero pochi… Siamo riusciti così a farci due risate, parlando di questo e altro, nonostante l’argomento tragico (la caduta libera dell’Italia negli ultimi 30 anni, e delle coscienze in genere). Guardando l’espressione pacifica di Valerio, e avendo a che fare con i suoi modi sempre garbati e discreti, non si direbbe mai che dalla sua penna possa fluire un furore tale, come quello de Lo stato di ebbrezza. Ma lo ha spiegato lui stesso cos’è accaduto con questo libro, per il quale ha coniato un linguaggio appositamente: gli è uscito come un geyser, impellente, con la necessità tutta giornalistica, oltre che umana, di mettere insieme tutte le vicende incredibili a cui abbiamo assistito negli ultimi 30 e più anni di politica italiana (dalla Milano da bere, alla farsa di Ruby rubacuori = nipote di Mubarak, con tanto di voto in Parlamento) con lo scopo di contrastare l’italica tendenza a dimenticare in fretta.
È stato così che un romanzo già letto, e mal digerito per quanto mi ha messo di fronte, mi è ritornato pericolosamente in circolo.
E di questa serata, oltre al piacere di aver potuto interagire direttamente con l’autore in un apposito contesto, porto anche un’anteprima succulenta: Lo stato di ebbrezza sarà oggetto di una rappresentazione teatrale, tra gennaio e febbraio 2016, a cura di Stefano Volpe. Una chicca niente male, sarà mio piacere darvi aggiornamenti in proposito, per farvi conoscere un’opera davvero sconvolgente.
OoO
QuiBologna TV – Intervista a Valerio Varesi
http://www.quibologna.tv/tempo-libero-video/4738-tra-le-dita-l-ebbrezza-e-lo-stato-per-valerio.html
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