Elyxyz è il nickname con cui Elisa si fa conoscere nel web, anche se lei preferirebbe essere chiamata con il suo diminutivo: Ely.
Ely ha 44 anni e vive con la sua famiglia in Veneto. È circondata dalle montagne ed è fortunata ad avere un sacco di natura attorno a sé, lontano dal caos delle città.
È una buona forchetta e ha decisamente un debole per il sushi.
Il blu – nelle sue varie declinazioni – è il suo colore-ossessione insieme alla volpe, il suo animale preferito. Colleziona tutto ciò che sia l’uno o l’altra, rendendo la sua casa un enorme santuario azzurro. Amici e parenti collaborano nell’implementare questa sua fissazione, regalandole oggetti azzurri o volpini.
Anche i libri sono la sua grande passione da che ha memoria. È una divoratrice seriale: dai tomi di filosofia e psicologia ai gialli, passando per il romance, che è il suo attuale amore giurato.
Quando si incappa in una congiunzione astrale propizia, Ely riesce a produrre una nuova storia, che è il suo mezzo privilegiato per sfuggire dallo stress della quotidianità. Le storie lette e prodotte sono una via di fuga e un momento per coccolarsi, quindi legge e scrive in prevalenza di cose romantiche e divertenti.
Se la cercate, è probabile trovarla con il naso affondato in un libro, o in un frigo…
Due righe per presentarti?
Nel variegato mondo della scrittura mi conoscono come Elyxyz, oppure con il mio diminutivo, cioè Ely.
In pochi sanno chi io sia, perché ci sono dei motivi personali importanti che mi fanno tenere la real life e la web life separate di netto. Non amo fare la misteriosa, si tratta di necessità, per cui non troverete mie foto in circolazione.
Ho cominciato a girare nei circoli m/m amatoriali di scrittura dal 2001, sia come lettrice vorace sia come scrittrice in erba. Il mondo degli anime e dei manga (cartoni animati e fumetti giapponesi) sono stati una mia grandissima passione fin dal 1995 e da lì è nata la mia voglia di scrivere fanfiction, che poi si sono evolute in libri originali pubblicati dal 2019.
Che genere scrivi?
Il mio genere prediletto è il M/M romance. Dicono che io descriva con realismo gli young adult, ma mi è piaciuto provare anche con il sovrannaturale. In tutte le mie storie ci sono vagonate di dolcezza e umorismo quanto basta. Amo anche l’ironia e mi piace usarla.
Come scrivi? Penna e quaderno? Tecnologia a tutto spiano?
Faccio un misto? Su un foglio grande stendo una mappa generale e realizzo brainstorming di idee. Su foglietti volanti butto giù frasi o appunti che mi vengono nei momenti più impensati (tengo un bloc-notes sul comodino accanto al letto, perché il dormiveglia è prolifico di idee). Niente quaderni, però. Poi batto tutto a computer, dove ho una cartella generale e sottocartelle con le schede personaggi, foto, appunti, capitoli mozzati…)
Scrivere al pc è comodo anche per spostare i pezzi già pronti su e giù per il testo.
Quando scrivi? Sei un’allodola, o una civetta (non equivocare)?
Scrivo ogni volta che posso, quando il lavoro e gli impegni me lo consentono. Amerei la notte, dove c’è più silenzio e meno distrazioni, ma si fa quel che si può.
Coinvolta sempre in quello che scrivi, oppure distaccata?
Dipende. Nel corso degli anni, mi è capitato di scrivere alcune scene molto drammatiche in pieno deserto emotivo, con estremo distacco. Ma mi è capitato anche il contrario, di commuovermi rileggendo quello che avevo prodotto, soprattutto quando attingo a esperienze reali, vissute in prima persona o da chi mi è vicino.
Scaletta ferrea, o sturm und drang?
Un po’ e un po’.
Per i capisaldi della storia, seguo una scaletta generale decisa a priori. Di solito sono una decina di punti-chiave in cui bisogna per forza passare. Poi l’ispirazione o i personaggi vanno allegramente dove vogliono e spesso mi ritrovo che il mio rettilineo mentale è divenuto pieno di curve e deviazioni, che però rendono migliore il testo, quindi non mi lamento.
Metodica nella scrittura, oppure “quando-posso-non-so-se-posso”?
Come accennato sopra, dipende dal tempo a disposizione, dagli impegni di lavoro/famiglia e da quanto stanca mentalmente io sia. Scriverei sempre, se potessi.
Se sto scrivendo una storia, cerco di dedicarcle tempo ogni giorno, per non perdere il ritmo. Possono però passare anche mesi di vuoto fra un libro e l’altro.
Pubblichi con una casa editrice (o più di una), oppure sei una self pura? O metà e metà?
Finora ho sempre scelto di pubblicare i miei libri in self, per avere pieno controllo su tutto. Non escludo a priori, in futuro, che io possa cambiare idea e inviare a una CE una mia produzione.
Hai finito il tuo libro. Prosegui da sola, o ti rivolgi ad alcune figure (professionali o no), come beta reader, editor, grafico/a…
C’è un team di betareader che mi corregge il testo, ma quelle sante madrine di ogni mia storia mi aiutano anche con suggerimenti e correzioni in itinere.
Talvolta mi sono rivolta a grafici professionisti per le cover e l’impaginazione, altre volte ho studiato delle guide e imparato ad arrangiarmi tramite programmi e tutorial.
I social: li usi per far conoscere e promuovere i tuoi libri?
Sì, credo che il passaparola sia indispensabile per un autore self che vuole farsi conoscere.
Quali sono i tuoi preferiti? Perché? Quali riscontri hai notato?
Facebook è il mio strumento prediletto, quello con cui ho più riscontro immediato e dove esiste una rete di persone che conosco virtualmente e che conoscono i miei libri.
Con Instagram ho un rapporto ambivalente: ammetto che è utile, ma mi sento un po’ boomer e fatico a usarlo come meriterebbe. Nel mio ultimo libro appena uscito, ho trovato molto sostegno su quel social, e la cosa mi ha scaldato il cuore.
Su Twitter non riesco a connettermi correttamente, quindi ho quasi smesso anni fa di usarlo.
TikTok è forse il canale più veloce e immediato per raggiungere nuovi potenziali lettori, ma non fa per me.
Hai una newsletter? Se sì, ogni quanto invii un aggiornamento?
No. La mia produzione è di circa un libro all’anno. Credo che una newsletter non abbia senso di esistere a questo ritmo. In futuro, chissà.
Hai un sito web? Se sì: è home made, oppure ti sei rivolta a un/una professionista?
Avevo un ibrido di sito in passato, ma con poco riscontro per lo stesso motivo della newsletter. Preferisco usare la mia pagina autrice su Facebook dove aggiornare i followers sui miei libri usciti e futuri.
Progetti per il futuro?
Mi piacerebbe finire una novella natalizia che ho iniziato e abbandonato a marzo, ma non so dire se ci riuscirò per questo Natale o il prossimo! *ride*
In realtà ho diverse bozze che attendono il loro momento per essere sviluppate. La maggior parte sarà sovrannaturale, ma ci sono anche anche un age-gap, uno storico e, forse, un distopico che tengo nel cassetto.
Per ora, però, mi riposerò un po’ ricaricando le batterie mentali, dato che l’uscita del mio ultimo libro ha richiesto un sacco di energie!
Il libro appena uscito di Elyxyz si intitola “BOSCO, MIELE E CANNELLA”. Le grafiche sono de Le Perruggine.
“UmAnimaLand” è una raccolta di storie autoconclusive e slegate fra loro, con protagonisti diversi, che hanno in comune l’essere mutaforma.
Questa collana descrive il mondo omegaverse e mutaforma secondo la visione dell’autrice, rifacendosi a dei canoni già condivisi e aggiungendo qualcosa di personale, perciò ci saranno delle differenze volute rispetto alle conoscenze comuni.
Il titolo della serie gioca sulla fusione di tre termini ed è traducibile all’incirca in “Terra umana e animale”.
Potete acquistarlo QUI.
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