Capita che ad ascoltare una tua presentazione ci sia un altro autore, e capita che  costui sia anche un sommelier. E capita, come succede oggi, che il personaggio in questione abbia avuto una percezione tutta sua della serata, ben diversa da come l’avevo immaginata.
Il réportage (che non ti aspetti) della presentazione noir di sabato scorso è del dottor Gianluca Taliani.
P.S. Io sto ancora ridendo.

‘In una sorta di Elogio della Follia, di erasmiana memoria, si è celebrata ed incensata, sabato scorso, la presentazione di due celebri autori del genere noir, Roberto Carboni e Dario Villasanta.
Roberto Carboni nel descrivere il suo “ L’Ammiratore” ha dispensato parole che apparivano liquefatte, tanta era la sete degli astanti. Alla conclusione del suo intervento,  ogni spettatore si è reso conto che quelle frasi erano invece liquide, ma non trasparenti e diafane. Ostentavano al contrario un caldo rosso rubino, con striature tendenti al granato, tipico di un Nero D’avola, di robustezza sicula.
Nello stesso tempo Dario Villasanta, disquisendo sul suo “ Angeli e folli”, ha palesato una profonda immedesimazione con il proprio romanzo, in particolare con la seconda parte del titolo. Dapprima riottoso a prendere la parola, ha poi finito per esondare caratteristiche e peculiarità della sua scrittura, dimostrando che le sue argomentazioni erano state fino allora a stento contenute, come “un vino molto giovane in una botte vecchia e mal cerchiata”, qualcosa di molto simile ad  un Lambrusco Grasparossa, profondamente piacevole nei suoi profumi di frutta rossa.

La  magnifica Giusy Giulianini è stata in grado con forza e con amore di interagire con i due mattatori, riuscendo, con argomentazioni dotte e illuminate, a far sorgere un dialogo fresco e  ricco, che ha tenuto i presenti in una continua suspense. Dando sfoggio di uno smisurato sprezzo del pericolo, Giusy è riuscita abilmente, con i  suoi interventi, a permettere ai due scrittori di sviscerare le personali considerazioni delle loro tematiche. Per tutta la durata della manifestazione, ha emanato profumi ricchi e di setosa tessitura, con aroma di petali di rosa e di spezie e frutti orientali. I presenti hanno all’unanimità individuato negli interventi di Giusy una grossa parentela con il bouquet del sud-tirolese Gewurztraminer.
Il tutto si è svolto con esplicite e a tratti rumorose ovazioni da parte dei fortunati presenti, che alla fine, sono  usciti dalle stanze del Mondadori Store, puri e disposti a salire alle stelle. Peccato che ci fosse la nebbia. Eh no: contro le nuvole basse novembrine neppure la  pregiata e potente Giusy Giulianini ha potuto, ahimè,  porre rimedio.’

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da sinistra

Roberto Carboni, Dario Villasanta, Giusy Giulianini, Gianluca Taliani