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Con questo racconto, costruito sui pensieri di Killiar e Izhrad al loro primo incontro, Fernanda Romani ci porta agli anni prima di “Endora“. Ricordate questo mondo creato dalla fantasia dell’autrice?

Il Regno di Endora è una società matriarcale dove gli uomini vivono in condizioni di sottomissione. I più attraenti vengono avviati alla prostituzione fin da ragazzi diventando così “liberi amanti”. Killiar era uno di loro; ambito e ricchissimo, si è innamorato e ha ceduto al matrimonio con una guerriera, Izrhad. Alla morte della moglie, ha perso tutto. Naydeia, ufficiale dell’Armata, era la migliore amica di Izrhad, la moglie di Killiar, ed è innamorata di lui da prima che loro si conoscessero. Daigo è un guerriero Aldair, a Endora può solo fare il mercenario sessuale per le donne dell’esercito. Costretto a prostituirsi per motivi religiosi, incontrerà Naydeia e Killiar sulla propria strada e questo potrebbe cambiare il suo destino. Mentre questi tre personaggi intrecciano le loro vite e i loro sentimenti nel corso di una campagna militare piena di insidie contro i feroci Qanaki, nella capitale, Omira, si dipanano intrighi dove la magia ha un ruolo fondamentale. Yadosh, l’unico uomo di potere del regno, sta cercando una pericolosa verità, nascosta nelle pieghe della Storia, ma troverà sulla sua strada nemiche spietate, decise a tutto pur di impedire che le cose cambino.

OoO

Izrhad

“Eccolo là, Killiar, un nome comune per un uomo che di comune non ha assolutamente nulla. Le ufficiali che me ne hanno parlato non esageravano affatto. Me l’avevano detto che qui ai giardini di Omira le donne si danno appuntamento solo per vederlo passeggiare. Un vero spettacolo! Quei magnifici capelli biondi sembrano nati per attirare carezze e gli occhi… Madre Alcheria! Sembrano pezzi di cielo!”

Killiar

“Chi sarà quella donna in divisa? Un’altra ufficiale in licenza? Da quando la guerra è finita, Omira si è affollata di militari e la maggior parte di loro è in cerca di un uomo con cui spendere i propri soldi. Scommetto che questa non è mai stata una mia cliente. Lo vedo da come mi guarda. Gli occhi di una donna che non ha mai provato la mia arte hanno una sfumatura di desiderio diversa da tutte le altre.”

Izrhad

“Devo sbrigarmi a chiedergli un appuntamento! Lo hanno già fermato in sette! Il suo “ libro dei desideri” si sta riempiendo di nomi! Non voglio aspettare chissà quanti giorni per poterlo avere. Guardarlo spogliarsi dev’essere un vero spettacolo. Quanto invidio quel farsetto azzurro trapuntato di stelle che gli modella le spalle in maniera così perfetta. Vorrei essere al suo posto, avvolgerlo tra le mie braccia e avvinghiarmi al suo petto.”

Killiar

“Eccola qui! Finalmente si è fatta avanti! Izrhad, che nome esotico, bello come i suoi occhi. Sembrano castagne pronte a scoppiettare sul fuoco. Non ho mai visto una guerriera capace di sorridere in questo modo. Perfino la voce sembra avere una imperdibile nota di allegria.”

Izrhad

“Meno male! Sono arrivata in tempo! Dovrò aspettare due giorni, ma ne vale la pena. È intelligente, oltre che bellissimo. Ha risposto alle mie battute come se conoscesse il poema a cui mi riferivo. Perfino tra i liberi amanti una simile conoscenza è una perla rara.”

Killiar

“Ed è anche spiritosa! È da molto che non ho una cliente così sagace. Sarà un vero piacere averla nella mia casa.”

Izrhad

“Peccato che io l’abbia prenotato solo per due ore, vorrei poter stare con lui molto di più. Quando lo rivedrò gli chiederò un altro appuntamento.”

Killiar

“È insopportabile dover aspettare due giorni  per poterla rivedere. Una donna così  è capace di illuminarti la giornata. Adoro l’idea di baciare la bocca da cui sgorga una risata così cristallina. E detesto questa attesa, nel pomeriggio ho una lunga lista di clienti noiose. So già che mi ritroverò a sognare lei ogni volta che arriverò al culmine della mia virilità. Però…”

«Mia signora, aspettate!»
«Dimmi. Cosa c’è?»
«Mi sono accorto di aver fatto confusione con gli appuntamenti. Tra un’ora sono libero, se per voi va bene…»
«Certo! Benissimo!»
«Abito nel Quartiere dei tigli, la villa con il cancello azzurro.»
«Lo so, ne ho sentito parlare. La troverò.»
«A più tardi allora.

Killiar

“Devo essere impazzito! Ora dovrò trovare un scusa per la cliente con cui ho appuntamento fra un’ora. Ma ne vale la pena. La luce di gioia che le ho visto negli occhi è lo stesso fuoco che mi infiamma il petto. Non potevo aspettare due giorni. Dei, che cosa mi succede?”

Izrhad

“Fra un’ora lo rivedrò! Non posso credere di aver avuto una simile fortuna! Avrò il suo corpo, la sua arte, avrò lui e so già che sarà magnifico. E  poi… poi come farò?”

E poi?
Be’, poi c’è stata una grande storia d’amore, un matrimonio felice e… la guerra.
Una guerra sempre pronta a ricominciare e Izrhad, un giorno, non è più tornata.

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Fernanda Romani, nata nel 1962, in provincia di Rovigo, si dedica alla scrittura da circa cinque anni, con una predilezione per il genere fantasy. Collabora, come recensore, con il blog “Babette legge per voi”. E’ membro di EWWA (European Writing Women Association).
Ha pubblicato diversi racconti in antologie tramite concorsi, l’ultimo dei quali è stato Salento in love dove ha ottenuto una segnalazione con il racconto “Veniva dal mare”.
Sta pubblicando in self-publishing la saga fantasy, in quattro episodi, “Endora”, di cui finora sono usciti i primi due.

Potete trovare i suoi libri su Amazon.