La serie di articoli intitolata “Tesoro, mi passi il pene?” intende essere un breve (e non pretenzioso) divagare sul linguaggio fisico e sessuale nei romanzi Male to Male. Come sempre, ci fa tutor la nostra Lara Haralds.

Attenzione: linguaggio esplicito, adatto a un pubblico adulto.

A distanza di qualche mese dalla prima puntata, torniamo al nostro divagare su letteratura m/m e scene di sesso e amore.

Come avevo già accennato, scriverne non è sempre facile, e gli approcci possono essere molteplici, dallo sfumare tutto, accollando il peso alla fervida immaginazione dei lettori, al dare qualche aiutino strada facendo (ci siamo, dai… oh, sì, ci siamo quasi… oh, sì) allo spiattellare ogni singolo dettaglio con maniacale brutalità e rigorosa adesione al realismo.

Un po’ quel che accade anche nella letteratura erotica tradizionale.

Rispetto a quest’ultima, però, gli autori del genere m/m sembrerebbero concedersi una maggior libertà espressiva, sia come scene che come terminologia, proprio perché gli stessi lettori parrebbero apprezzare un linguaggio più crudo ed esplicito.

Per la prima asserzione, mi baso su una valutazione statistica. Per un paio di libri che mi vengono in mente se penso a scene più romantiche e sfumate, ho pronta una trentina di titoli di sesso hot e doppio hot.

Non che le storie d’amore più pudiche siano meno belle. Anzi. Però è un dato attuale (magari già domani verrò smentita da un nuovo trend) che le storie più grintose e dettagliate vadano per la maggiore.

Vogliamo trarre ispirazione da qualche esempio pratico?

Avvertenza numero 2: visto il tema, le scene potrebbero rivelarsi parecchio esplicite. Se non siete pronti, evitate di proseguire.

51t+TP3ZEQL._SX331_BO1,204,203,200_Cominciamo con un approccio “soft” tratto da BRUTO di Kim Fielding (edizioni Dreamspinner Press):

“All’inizio, Aric rimase così sorpreso che non riuscì a fare altro se non rimanere immobile. Era così concentrato sulla sensazione delle calde labbra di Gray sopra le sue che si accorse appena che l’altro aveva preso il libro dalle sue mani, per metterlo via. Aric aprì le labbra e, per la prima volta in vita sua, assaggiò un altro uomo: sapeva di stufato di pesce e di qualcosa di nuovo, qualcosa che pensò fosse semplicemente il sapore di Gray.

Gray si divincolò fuori dalla coperta e gli salì in grembo, così che il suo petto nudo si trovò premuto contro la camicia di Aric, e le sue ginocchia si trovarono a cavallo dei fianchi dell’altro. Baciò di nuovo Aric, più a lungo e più a fondo. La mano di Aric era sospesa a mezz’aria: non aveva idea di dove metterla. Gray si spostò, ma solo quel tanto che bastava per far vagare le sue labbra sulla mascella di Aric e sotto il suo orecchio. “L-lo… lo vuoi?” sussurrò.

“Io… io…” Adesso era Aric quello che balbettava. “Non… non posso…”

“N-non de… deve significare niente. Solo re-reciproco conforto. O può si… significare tutto.”

I polmoni di Aric si rifiutavano di respirare bene, la mano smise di obbedirgli, andando a posarsi sulla schiena di Gray, proprio in prossimità delle natiche. “Non l’ho mai fatto,” ammise.”

Ecco, qui l’autrice si astiene dal dirci tutto e subito: non omette, ma neanche rivela più di tanto.

Per precisione dirò che nei paragrafi seguenti compare anche il termine “pene”, ma il tono resta molto tenero e appena accennato.

51JFz2QmlBL._SX331_BO1,204,203,200_Ben diverso è lo stile di Sue Brown in SABBIA E SALE (sempre Dreamspinner Press):

“Sam lo fissò con sguardo deciso, le pupille dilatate dall’eccitazione, non c’era quasi più traccia dell’iride castano. “Scopami, adesso.”

Liam non si preoccupò di rispondere, si piegò in avanti e affondò nel suo corpo con un movimento lento e deciso. La sorpresa zittì immediatamente Sam.

Toccò a Liam gemere di piacere, mentre Sam si stringeva attorno a lui. Uscì quanto bastava per far distendere ancora i muscoli di Sam ed entrambi mugolarono all’unisono. Sam gli afferrò il sedere e lo attirò a sé. Liam si arrese e affondò di nuovo in quel calore intenso. Si era rassegnato all’idea che sarebbe durata poco, erano entrambi troppo eccitati per resistere a lungo. Spinse ancora più che poté fino al momento in cui sentì i testicoli contrarsi e venne nel preservativo. Sam tremò, sotto di lui, ma non aveva ancora raggiunto l’orgasmo. Liam uscì, con cautela, poi scivolò lungo il corpo di Sam e prese in bocca il suo sesso ancora eretto e duro. Col calore della sua bocca, Sam venne all’istante, con un grido di piacere e sollievo, mentre fiotto dopo fiotto del suo sperma inondava la bocca di Liam. Ingoiò il più possibile e quando Sam si fermò, strisciò di nuovo lungo il corpo del suo amante per condividere il suo seme.”

Ecco, qui non c’è molto da dire, in quanto è stato già detto tutto (!!!!)

61jANe5gUYL._SX313_BO1,204,203,200_Altro esempio dico-non dico tratto da SPIETATI GENTILUOMINI di Ginn Hale (Triskell Edizioni):

“Baciò Harper di nuovo. Le loro lingue spinsero e si intrecciarono. Il corpo di Harper si tese. Baciò la gola, il petto, i fianchi di Belimai. Con i denti graffiò la sua carne che si inarcava. Alzò la testa e tornò a baciargli la bocca, restituendogli l’assaggio della sua pelle.

Belimai gli aprì i pantaloni e lo circondò con le mani. Inginocchiandosi come in preghiera, si chinò e prese il soffice calore di Harper nella bocca. Harper respirava in rapidi ansiti. I suoi fianchi dondolavano alimentati dal piacere.”

516oZ5txu2L._SX331_BO1,204,203,200_E infine vorrei citare un libro moooolto hot e molto noto: TESTA CALDA di Damon Suede (sempre Dreamspinner Press).

Però voglio anche essere crudele e mettere un passo assolutamente tenero, che potrete trovare alla fine di una scena a forte rischio incendio:

“Dante sorrise e gli rubò un bacio.

“Beh, cazzo, grazie.”

Per qualche istante nessuno di loro due seppe cosa fare riguardo alle possibilità meravigliose e spaventose che fluttuavano intorno a loro. Sedettero fianco a fianco contro la testiera del letto, la pelle tiepida.”

Spero che i brani possano essere stati fonte d’ispirazione e magari di invito alla lettura.

Ho volutamente scelto quattro brani di scrittori stranieri per evitare polemiche domestiche (magari qualche autore italiano non vuole farsi incasellare come “esplicito” o “sfumato”) e perché la questione dei testi tradotti ci consentirà di approfondire meglio il punto di vista dei traduttori, nella prossima puntata.

La prima puntata: QUI.