Titolo: La prova del fato (Crucible of Fate).
Autrice: Mary Calmes.
Traduzione: Cornelia Grey.
Illustrazione di copertina: Anne Cain.
Genere: Romance M/M, Romance fantasy, Paranormal Romance.
Pagine: 247.
Editore: Dreamspinner Press.
Prezzo: euro 6,37 (e-book).
La valutazione di Simona Liubicich: * * * *
Nella città segreta di Sobek, Domin Thorne sta cercando la sua strada come nuovo semel-aten, il capo del mondo delle pantere mannare. Aspira a grandi cambiamenti: ha degli obiettivi per se stesso e per le persone che ha scelto di portare con sé, e vuole cambiare il suo regno sul modello di quello del suo amico Logan Church. Ma Domin potrebbe aver stabilito un obiettivo troppo difficile: il suo solito stile di comando non sta funzionando.
Dovendo occuparsi di Crane e la sua nostalgia di casa, Mikhail e il suo malumore, Taj e la sua frusta, servitori con intenti omicidi, un ex in visita e un compagno in una pericolosa missione diplomatica, Domin deve affrontare da solo il suo nuovo ruolo. Deve anche decidere come gestire una cospirazione, mentre si sta innamorando profondamente di un uomo che, per la prima volta nella vita di Domin, ricambia quell’amore. Che Domin sia pronto o meno, il fato ha deciso di insegnargli una lezione: le minacce interne sono pericolose proprio come quelle esterne.
MARY CALMES vive a Lexington, Kentucky, con suo marito e i suoi due figli, e ama tutte le stagioni tranne l’estate. Ha una laurea in letteratura inglese conseguita alla University of the Pacific di Stockton, California. Poiché si tratta di letteratura inglese e non di grammatica, non chiedetele di farvi un’analisi del periodo, perché è una cosa impossibile. Adora scrivere, immergersi nell’atto della composizione e nella storia. Potrebbe addirittura dirvi qual è l’odore dei suoi personaggi. Ama anche comprare libri e andare alle fiere per incontrare i fan.
Questa analisi mi ha causato non pochi problemi. Non avendo letto i libri precedenti mi sono ritrovata in mano questo e, devo essere sincera, sono rimasta spiazzata. Innanzitutto, i termini usati dalla scrittrice sono difficili da interpretare se non hai letto tutte le opere. Quindi, ho dovuto studiarmeli e, nonostante ciò, la storia nella mia testa ha ancora enormi lacune che mi vedrò costretta a colmare il prima possibile per ricucire tutto il filo conduttore di questa saga che ho letto, sarò sincera, con fatica.
Parto dal presupposto che il libro mi è piaciuto, il mio limite risiede proprio nel fatto che non conosco l’antefatto, un po’ come cercare di capire una serie TV iniziando dalla metà: se non hai un minimo di riassunto, hai difficoltà a capire il tutto.
Comunque, dove stavo? Ah, sì…Domin. Personaggio complesso e molto interessante, il semel-aten, capo assoluto di tutti i semel, governatore della capitale delle pantere. Un re, poteri legislativi ed esecutivi non da poco, anche truculenti, ma sempre ben descritti. La sua redenzione dopo essere stato capo di un branco sciolto dalle leggi, lo porta ad acquisire un’autorità estremamente grande e complessa, quasi un uomo-dio e trasferirsi in Egitto per formare una nuova tribù di pantere mannare con nuove leggi e riforme. È una facoltà che in qualche modo lui stesso teme, tanto da tendere spesso a isolarsi nella sua casa, lontano dal suo “popolo” e dalla stessa servitù. Non sarà però solo in questa sua nuova veste di capo branco: Yuri, il suo compagno, lo affianca con amore e devozione rinunciando a essere lo sheseru di Logan e Jin pur di seguirlo, rischiando la vita in una missione diplomatica e traversie che non spoilerizzo per non far perdere la sorpresa a chi dovrà leggere. Anche l’ex amante di Domin, Koren, ritorna, ma lascio a voi leggere la storia ricca di dettagli e dalla trama intricata.
Per quanto poco conosca questa saga, l’ho trovata interessante, piena d’azione e sentimento. Sicuramente un romanzo particolare, un genere che non mi affascina totalmente, se devo dare un parere personale, ma che non mi ha lasciato affatto indifferente. Non sono di solito attratta da questo tipo di libri e se Babette non me lo avesse consegnato per fare una recensione, probabilmente non lo avrei mai letto. Adesso, al contrario di ciò che ho asserito, sono curiosa di colmare comunque le lacune leggendo anche i precedenti per conoscere la storia di quest’uomo “supernatural”.
La cosa bella nella stesura di questo libro, che mi ha aiutato molto a capire i retroscena che non conoscevo, è stato il ritorno al ricordo di episodi precedenti sulle vicende dei protagonisti, importanti perché colmano la mia mancata preparazione sui caratteri e l’anima di questi uomini particolari. Logan e Jin detengono una parentesi di tutto rispetto e credo ci sarà un seguito per questa coppia che mi è piaciuta molto, so che il prossimo libro deve ancora essere tradotto.
Parere personale sulle scene di sesso, visto trattasi del mio campo: qui siamo in un MM. La sessualità vissuta da due uomini è differente, più violenta se vogliamo tracciare un profilo psicologico. Questi protagonisti sono combattenti: muscoli, cuore e potenza anche nell’atto sessuale sempre descritto con particolari e parole molto forti. In un etero darei un voto negativo, ma qui siamo in un ambiente particolare. Nonostante la crudezza, non ho trovato volgarità, anzi, ne ho tratto insegnamento e cose interessanti. Domin e Yuri sono splendidi a letto, si amano e ciò che accade tra loro ha qualcosa di magico che mi ha coinvolta in maniera profonda. L’amore scorre caldo, come un dolce fluido che avvolge non solo la coppia dei protagonisti, ma anche Logan e Jin: la scrittrice ha saputo creare un perfetto connubio tra sesso e amore, emozionandomi.
Critica: non so se dipenda dalla traduzione, ma ho notato troppe virgole, messe spesso in modo errato e la mancanza di dettagli sull’ambiente. L’Egitto è un posto meraviglioso: i suoi colori e sfumature, le sabbie e le oasi, le strutture architettoniche andavano descritte nelle loro suggestive panoramiche per coinvolgere davvero il lettore in un’atmosfera che poteva essere da sogno senza creare noia. Peccato.
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