Sono le prime ore di una gelida mattina di metà gennaio quando Tea, Teresa Maritano, viene svegliata da un agente e accompagnata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Martino: hanno sparato al vicequestore Marco Ardini, che quando lei era ispettore era il suo superiore diretto. La loro è una relazione complicata e il vero punto fermo è l’affetto che lega entrambi a Paola, la ragazzina che per qualche tempo Tea aveva avuto in affido. Ardini è in coma farmacologico. Perché gli hanno teso un agguato nella spiaggia sotto casa sua? Da due giorni si occupava delle indagini sul decesso di Mauro Ranieri, morto per overdose in un alberghetto poco lontano da Stazione Principe e, secondo gli investigatori, non è un caso così importante da giustificare il tentativo di uccidere un vicequestore. I colleghi di Ardini vogliono sapere da Maritano se lui era impegnato in una delle sue indagini non ufficiali nell’ambiente della pedofilia, indagini a cui lei aveva spesso collaborato. Ma questa volta lei non sa nulla. Vorrebbe stare accanto a Marco ma fra loro non c’è rapporto di parentela e neppure sono conviventi; ma le sarà consentito se aiuterà gli investigatori a entrare nell’appartamento e nel computer del vicequestore, entrambe protette da password. Lei sa che è uno sporco ricatto mascherato da rispetto delle regole, ma accetta. L’indagine sul ferimento prende vie inaspettate, riportando alla luce vicende che si credevano concluse. Ancora una volta Maritano dovrà lottare fino alla fine, mentre nuovi pericoli incombono su di lei e non sa mai chi sono gli alleati e chi gli avversari.
Titolo: Sangue dal passato.
Autrice: Maria Masella.
Serie: Maritano & Ardini.
Genere: Noir.
Editore: Fratelli Frilli Editori.
Prezzo: euro 17,95 (copertina flessibile): Ebook in arrivo.
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Mauro Ranieri muore per overdose in un alberghetto dalle parti della Stazione Principe. Del caso, un’investigazione di routine, si occupa il vicequestore Marco Ardini. Un’indagine interrotta dopo due giorni dal tentato omicidio di Ardini, che Teresa Maritano trova in coma farmacologico all’Ospedale San Martino. Morte e ferimento sono collegati? Sembra strano, visto che il caso Ranieri appare di poco conto. Oppure, l’agguato a Marco Ardini è scaturito dalla lotta che il vicequestore da sempre combatte contro i casi di pedofilia? Se lo chiedono i suoi ex colleghi della Polizia. Così, Teresa si vede costretta a collaborare con chi si occupa del caso; altrimenti, non potrà far visita a Marco, né avere sue notizie. Lei non è una parente e l’unico legame che la unisce al vicequestore è l’amore condiviso per la piccola Paola, una bambina che Teresa ha avuto in affido per qualche tempo e che vorrebbe riavere con sé.
La giovane donna si muove a tentoni: non ha nulla in mano. Le informazioni le vengono passate con il contagocce e solo se lei è in grado di fornire un aiuto immediato: la password del computer di Ardini, per esempio, che lei trova solo perché conosce la passione del vicequestore per la matematica.
Il caso sembra una matrioska: per ogni, piccolo, successo, si apre una nuova domanda. Per ogni passo avanti, si palesa un baratro. E Teresa rischia di cadervi dentro, di non trovare risposte. Ogni giorno le porta una nuova sfida; eppure, a fatica, il caso comincia a chiarirsi. E a mostrare l’orrore cui Ardini si era trovato davanti. Vittime e colpevoli si mescolano in un caos inestricabile, fino all’ultima pagina e alla soluzione del caso. Che non sarà indolore, perché mostrerà che anche gli amici possono mentire.
Un romanzo letto con il cuore in gola. Non solo per la vicenda, nerissima, ma per il ritmo con cui l’Autrice la fa vivere nelle pagine. Consigliatissimo.
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