L’input di questo romanzo, in prima edizione su Mistery Mondadori, collana creata dal mio editor di allora, Sandrone Dazieri, scaturisce da un fatto reale. Mia zia, infermiera professionale, mi raccontò di un paziente che era nato con una particolare anatomia fisica. Non so dire cosa smosse nella mia mente tale episodio, ma la complessa stesura del romanzo prese il via da lì.

In quel periodo, sul Corriere della sera Indro Montanelli raccontava la storia di Milano, e le due cose messe insieme si sono trasformate in una narrazione dai risvolti noir, nello sfondo di una capitale lombarda abbastanza diversa da quella odierna. Luoghi definitivamente scomparsi come il Monte Tabor, meta di divertimento dei milanesi a inizio ‘800.

I protagonisti sono in assoluto tra quelli più amati. Clementina Martini, come figura femminile, incarna il tipo di persona cui vanno molto strette le regole riservate al gentil sesso di quel tempo. Tiene all’indipendenza più di qualsiasi altra cosa, e le sue ragioni sono inoppugnabili: maritarsi è l’ultimo dei suoi obiettivi. È anche pericolosamente audace, quando ama si dona completamente, è coraggiosa, non esita a difendere ciò a cui tiene e chi fa parte della sua vita.
Il conte David Lattanzi è un antagonista dallo spessore umano che la sua autrice ha adorato. Non è il solito smidollato gentiluomo che piace alle dame della nobiltà, anche se può suscitare l’impressione che lo sia. C’è profondità in lui, la capacità di mettersi in gioco, e un’impeccabile cavalleria se una donna gli interessa. Nel momento in cui apprende che nella sua famiglia esiste un segreto scabroso, tenuto celato dai genitori e mai scoperto in precedenza, farà di tutto per scavare sotto la superficie di un’apparenza che ammanta quel mistero da svelare — non sarà l’unico enigma che anima la storia sua e di Clementina — e persone che non sono ciò che sembrano.
Nulla è ciò che sembra in realtà, c’è sempre un ulteriore retroscena da interpretare, c’è sempre qualcuno che non è chi dice di essere. Dietro l’angolo, immancabilmente c’è l’ennesimo rompicapo da risolvere… ma mi fermo per non spoilerare, augurandomi di aver incuriosito chi vorrà leggere Lo scorpione d’oro.

Clementina Martini è pronta a giurare che oltre lo sguardo ammaliatore del conte David Lattanzi si cela la mente diabolica di un individuo completamente privo di scrupoli, un ladro di bambini efferato e capace di arricchirsi grazie ai loschi traffici in cui è implicato. Decisa a fargli confessare il rapimento del figlio di Clelia, la sua amata sorella, e il covo dove tiene reclusi i ragazzini destinati a finire nelle mani di impresari teatrali che li sfrutteranno come fenomeni da baraccone, tenta di sedurre l’affascinante conte. David, altrettanto stregato da lei, vuole conquistarla e le sta facendo una corte spietata. Ma Clementina diffida di lui: è una donna intraprendente, audace al punto da essere disposta a tutto per ritrovare Stefano, il nipotino scomparso nel nulla ormai da giorni. Non esisterà neppure a estrarre un’arma e a puntarla al nero cuore di David. Non può certo immaginare quali inquietanti sorprese l’aspettano al varco dopo il fatale incontro con Lattanzi.
Un incontro che cambierà la vita di entrambi in modo drastico…

TITOLO: Lo scorpione d’oro.
AUTORE: Mariangela Camocardi.
EBOOK: euro 3,99.
CARTACEO: euro 18,00.
PAGINE: 358.
USCITA: 31 marzo 2024.
EDITORE: COLLANA MILOS (PUBME).
GENERE: romance storico. Mistery romance.
Epoca: Milano, 1815.
TEMI TRATTATI: difficoltà relazionali, storie familiari, storia d’amore, seconde opportunità, mistero e giallo storico italiano, periodo 1815. Per un pubblico adulto.
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Mariangela Camocardi si definisce autrice switch-tasking (per il fatto di spostarsi da un genere all’altro quando scrive le sue storie) pubblicando circa 70 titoli tra romanzi e racconti. Con una predilezione per lo storico, ha dato alle stampe anche libri horror, woman fiction, romance (come non ci fosse un domani) fiabe, commedie romantiche, con le maggiori case editrici italiane. Collabora con riviste a diffusione nazionale ed è tra gli autori di Nessuna più antologia contro il femminicidio il cui ricavato è stato devoluto al Telefono Rosa per aiutare le donne vittime di violenza. È tra le autrici di Romance Book Dreamers, gruppo che firma storie romantiche con ambientazione storica e contemporanea. Di recente ha voluto cimentarsi anche in due testi teatrali, “Correva l’anno…” dedicato all’ultracentenaria Emma Morano, e Il mio primo ballo, ispirato dal Ballo Debuttanti Lago Maggiore. L’autrice è stata direttore della rivista Romance Magazine, e anche una socia fondatrice di EWWA (European Writing Women Association). Nella pagina personale di Wikipedia potete trovare i titoli dei suoi libri QUI.