Ho un debole per l’invisibile, i segreti, lo stravagante e l’arcano: la passione verso il mistero è la costante della mia vita personale e letteraria.

Berna, maggio 1507. In una fontana nei pressi del ghetto vengono ritrovati due cadaveri. Sono nudi e hanno dei garofani infilati tra le natiche. Il sindaco, contrariamente alla prassi, affida le indagini all’alfiere della corporazione dei fornai, Mathis Sinner. L’improvvisato investigatore ben presto scopre che le vittime sono sacerdoti in fuga dal Sud della Francia, dove hanno trafugato le preziosissime reliquie di Maria Maddalena, ora sparite nel nulla. Intanto, tra gli stranieri che la festa della Pentecoste ha richiamato in città, spiccano due singolari personaggi: Rizzardo di Mospach, un trafficante di origine ebrea dalle mille identità, che vende oggetti sacri di dubbia provenienza, e un aristocratico sabaudo, Giovanni Dufour, allontanato dal duca di Savoia e in cerca di vendetta. Che ci siano proprio loro dietro il duplice omicidio? O sono invece coinvolti i due conventi cittadini, nella loro lotta quotidiana per accaparrarsi fedeli e offerte? Il paziente e determinato fornaio, per risolvere il caso, dovrà farsi strada in un intrico di ostilità e bugie, attento a non urtare i potenti, ma anche a non sacrificare i più deboli.

Ispirandosi a fatti realmente accaduti, Carlo Animato riproduce con ampie pennellate le atmosfere, i colori, i rumori, le voci di una città che, alla vigilia della Riforma, si trova a fronteggiare delitti, furti, corruzione, complotti, tradimenti, in una fitta trama, densa di colpi di scena.

Titolo: Il falsario di reliquie.
Autore: Carlo Animato.
Genere: Romanzo storico; thriller.
Editore: TEA. Collana Narrativa TEA. Uscita: 23 marzo 2017.
Prezzo: euro 13,60 (edizione cartacea). Euro 6,99 (edizione digitale).
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Lascio la parola all’Autore.

Sissignore, ho sempre avuto un debole per conventi e reliquie. E mi han sempre affascinato truffatori e falsari. Ora, non voglio pensare quale karma abbia affrontato nelle vite precedenti… ma ciò premesso, immaginate voi il giorno in cui, dentro un saggio abbandonato sull’ultimo scaffale di una biblioteca religiosa, in tre righe scarse a piè di pagina, mi imbatto in una certa storia che vide tutti insieme reliquie e contraffattori, monasteri e ciarlatani!

Che potevo fare se non raccontare questo pasticciaccio avvenuto oltralpe cinque secoli fa? E io l’ho fatto. Dapprima sono andato a cercarmi le fonti; poi ho supplicato amici poliglotti affinché me le traducessero; quindi mi son documentato su luoghi, laghi, usi, nomi e ciò che avveniva da quelle parti appena prima della Riforma protestante; dopo ho studiato i due Ordini religiosi coinvolti in questa bizzarra faida, incentrata sul (futuro) dogma dell’Immacolata; infine ho dato anima ai miei personaggi e li ho lasciati agire sorvegliandoli strettamente, da quel creatore geloso che sono. Spero che il risultato sia di vostro gradimento…

Carlo Animato è nato a Napoli ben sette anni prima di Dan Brown, la qual cosa non ha minimamente interferito nella vita di entrambi. Scrittore e ricercatore, studioso del bizzarro e del misterioso, ha sempre mangiato all’Albero della Conoscenza; ma, digerendo a stento, fatica ancora a distinguere tra Bene e Male. E pur anelando alla perfezione, sa che questa è la malattia più perniciosa che possa colpire lo spirito dell’uomo. Perciò se ne astiene, e senza troppa fatica.

Nell’ultimo mezzo secolo si è occupato di giornalismo, teatro, scienze ermetiche, agiografia e giochi di società, con una particolare vocazione per la ricerca storica attraverso documenti d’archivio. Da sempre interessato al campo della pseudoepigrafia, al suo quotidiano mestiere di correttore di bozze alterna l’attività di saggista e scrittore. Il suo ultimo romanzo pubblicato è stato Roma Kaputt Mundi (2012) e nel 2015, con Il falsario di reliquie, ha vinto il torneo letterario IoScrittore.

Gli articoli di Carlo Animato per il Blog:

Futuro, ma non troppo

Quando un punto ti migliora la vita

Come sopravvissi al Torneo “Io Scrittore”

A noi ci ha rovinato l’appello!