In questa raccolta di racconti, C.S. Pacat ci riporta nel mondo di Captive Prince ripresentandoci alcuni dei personaggi secondari già introdotti nei tre volumi principali della serie.
Fugace è l’innocenza segue la nascita della storia tra Jord e Aimeric e presenta entrambi i personaggi sotto una luce inedita velata di malinconia.
Da molti considerato il vero epilogo alla serie, Il palazzo d’estate riprende una conversazione tra Laurent e Damen e li segue durante una breve vacanza a Lentos, dove avranno l’occasione di mettere finalmente a nudo i propri sentimenti… e non solo quelli.
Le avventure di Charls, il mercante di stoffe veriano è il più divertente dei quattro racconti e ci propone una nuova avventura dei due Charls, il Vecchio e il Giovane, durante un viaggio attraverso la provincia di Aegina.
Infine, Il prediletto narra la storia di Ancel e della sua ascesa a corte, presentandocelo sotto una luce del tutto inaspettata.
Titolo: Il palazzo d’estate e altre storie.
Autore: C.S. Pacat.
Traduzione: Claudia Milani.
Genere: Romance M/M; Fantasy.
Editore: Triskell Edizioni.
Prezzo: euro 3,99 (eBook).
Questa piccola raccolta di racconti contiene ciò che tutti aspettavamo: l’epilogo della storia di Damen e Laurent. Il finale del terzo volume, chiaro ma mozzato senza pietà, ci aveva fatti sentire defraudati. Volevamo un vero lieto fine, pretendevamo di sapere cosa sarebbe successo dopo. Il racconto “Il palazzo d’estate” finalmente colma questa lacuna. Possiamo gioire della conquistata serenità dei nostri due eroi, della loro dolcezza nell’assaporare quei sentimenti nati nel dolore e nella fatica. Li ricordavamo come combattenti duri e determinati e ora sembrano due ragazzi, felici e ancora increduli di quanto sono riusciti a ottenere. Il più sorprendente è Laurent che, nel corso della saga, io ero riuscita ad amare solo nel terzo volume, quando tutto era venuto alla luce. In questo racconto la sua abituale maschera di freddezza e razionalità è ormai un ricordo. Ciò che emerge è un giovane innamorato, i cui gesti delicati e sinceri sono di una purezza disarmante, conoscendo il suo passato. Perfino Damen, l’onesto e sincero Damen che con tanta fatica aveva affrontato la maschera del principe di Vere fino a cancellarla del tutto, qui sente nascere un nuovo stupore: ha di fronte un amante senza alcuna ambiguità, che vuole amare ed essere amato.
Cosa potremmo volere di più?
Eppure l’autrice di regala un’altra chicca. Il racconto “Le avventure di Charls, il mercante di stoffe veriano” è un epilogo dell’epilogo. Laurent si prepara per la sua incoronazione ma trova il tempo, assieme a Damen, di dedicarsi a un intermezzo avventuroso. La storia è brillante e divertente, e ci fa ritrovare il Laurent a cui eravamo abituati: il calcolatore freddo e razionale, tanto affascinante quanto ambiguo, capace di ordire intrighi e sventare quelli altrui mentre Damen è la sua preziosa spalla, un ruolo che a quanto pare lo diverte. Il re e il principe sono di nuovo in azione, consapevoli di un’alleanza che non conosce dubbi. Dopo le atmosfere romantiche del “Palazzo d’estate” questo racconto ci fa riassaporare un frammento della storia avventurosa che ci siamo lasciati alle spalle e, dal mio punto di vista, ci voleva davvero.
“Fuggevole è l’innocenza” ci narra la storia di Jord e Aimeric, il capitano di origini plebee e il nobile soldato semplice, e sappiamo bene quanto sia stata dolorosa. Ma ciò che fa di questo racconto un tassello in più nella visione generale della saga è sentire Jord rievocare i primi tempi al servizio del principe, quando Laurent aveva appena 15 anni e stava cercando di costituire una sua Guardia personale. Nel leggere la vicissitudini dei primi uomini che ne fecero parte, uno dei quali era Jord, ritroviamo uno sprazzo di quella rete di intrighi che per anni ha avviluppato la corte di Vere e la vita dell’erede al trono. Un covo di serpenti dove il giovane principe ha potuto mettere alla prova la sua mente brillante, sempre pronta a ideare raffinati piani con cui rintuzzare gli affondi dei suoi nemici.
Infine, “Il prediletto” ci mostra la carriera di Ancel, personaggio che nella saga ha avuto un ruolo piuttosto breve anche se rimasto nella memoria di tutti. Ostinato arrampicatore sociale, Ancel aspira a diventare il prediletto di uomini importanti e la sua ascesa sembra inarrestabile, finché non arriva a corte e si si trova davanti quell’inattaccabile muro di gelo che è Laurent. Il comportamento di Ancel nella famosa scena del giardino era sembrato inspiegabile e irritante, in special modo per chi, come me, stava facendo il tifo per Damen, ma ora, rileggendo la stessa scena dal suo punto di vista, possiamo comprendere il suo modo di ragionare, pur non giustificandolo. Ancel è un arrivista, ha l’istinto del mercenario e l’intelligenza per trovare le strategie più adatte ai propri scopi, eppure possiamo scorgere in lui un barlume di sentimento, una sfumatura che ci fa scoprire i suoi desideri più reconditi. E sono così simili a quelli di un qualunque ragazzo che ambisce ad essere amato… Possiamo perdonargli la sua disperata ricerca di lusso in nome della sicurezza.
Questi quattro racconti rappresentano qualcosa di prezioso per chi ha adorato la serie di Captive Prince. Sono piccole perle che allargano il nostro orizzonte e ci mostrano quanto possa essere delizioso conoscere non solo i momenti di gioia di Damen e Laurent, che tutti aspettavamo, ma anche le varie sfumature della loro storia e del mondo che li circonda.
Imperdibile. Cinque stelline.
Copia fornita dalla Casa Editrice.
Commenti recenti