Alla soglia dei quarantacinque anni Rebecca perde l’unico amore a cui ha dedicato vita, anima e cuore. Il suo lavoro. Una lettera, consegnatale personalmente dall’amministratore delegato dell’azienda per cui lavora, cancella ventiquattro anni di carriera e la mette di fronte alla scelta più difficile che abbia mai dovuto affrontare: rimanere fedele a se stessa e chiudere per sempre una porta alle sue spalle. Ventiquattro anni di carriera fatti di rapporti umani, sedi di lavoro diverse, dalla Romagna al Piemonte, fino alla Valle d’Aosta, legami più o meno forti coi colleghi, amicizia e passione per un lavoro che a tratti diventa preponderante su tutto. La storia di Rebecca è brutalmente attuale. Lo ascoltiamo al telegiornale, lo leggiamo sui quotidiani ma quando capita diventa un duro rospo da ingoiare. Rebecca, Giuliano, Ilaria, Vittorio, non necessariamente in quest’ordine, sono i protagonisti di una vicenda in cui tante persone possono identificarsi. Il lavoro per molti è rifugio, consolazione, passione, si investono anni di vita e quando vengono a mancare certe condizioni ci si sente traditi, come se lo facesse l’amore della nostra vita. Che strada sceglierà Rebecca? Riuscirà a dare una nuova direzione alla sua vita? Il romanzo racconta con emozione, ma anche una punta di ironia, una storia come ne sono accadute tante e che non si augura a nessuno, anche se… non è forse vero che non tutti i cactus vengono per nuocere?
TITOLO: Il cactus non ha colpa.
AUTRICE: Roberta Marcaccio.
GENERE: Narrativa contemporanea.
SERIE: Stand Alone.
EDITORE: Triskell Edizioni.
PREZZO: euro 4,99 (eBook); euro 12,95 (cartaceo).
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Fired! Bruciata. Così si sente Rebecca, 45 anni, Product Manager di un’importante Software House, quando viene demansionata. In pratica, costretta a licenziarsi per salvare la propria dignità di donna e di lavoratrice.
Dopo 24 anni di lavoro indefesso, alienante, di una carriera che l’ha portata da una città a un’altra, da un incarico a un’altro, facendola salire nell’organigramma della SoftGen, Rebecca si trova disorientata e annichilita. Coloro che credeva amici le hanno voltato le spalle, senza nemmeno una parola. Cosa le resta? Deve imparare a fare i conti: le perdite e i guadagni. E questi ultimi sono l’affetto solido di un uomo e di un’amica, quasi una sorella.
Il romanzo si apre con la “bomba” che scoppia improvvisa e sconvolge l’esistenza di Rebecca. Prosegue, poi, con la ricostruzione di tutti i passi -lunghi 24 anni- che hanno portato una giovane diplomata a diventare una dei dirigenti più quotati e capaci di una società. La storia di tante donne, vero? Vi riconoscete, care amiche? Quante di voi sono state fatte fuori per spianare la strada a un uomo? Vi state guardando, vero? Vi state contando?
Già è difficile, spesso impossibile incrinare quel tetto di cristallo che tiene sempre le donne indietro, sotto, anche quando sono le migliori (e spesso lo sono). Quando poi ci si mettono in mezzo invidie tra colleghi e trabocchetti… be’, non c’è storia. La donna perde e l’uomo vince.
Rebecca ce la farà a tirare su la testa? A raddrizzare la schiena? Leggete questo bel romanzo e lo scoprirete. E vi innamorerete di Vittorio, un uomo generoso, capace di dare affetto e appoggio in ugual misura alla nostra eroina.
Delineati con il cesello i personaggi secondari. Dall’amico al nemico. Sono quelli che incontriamo tutti i giorni, con cui dobbiamo misurarci. Contro cui vinciamo. O perdiamo.
Cosa c’entra il cactus? Non ve lo dirò, nemmeno sotto tortura.
Roberta Marcaccio è nata a Rimini, ha 54 anni e vive in Romagna. Diplomata in ragioneria, ha lavorato in diverse aziende nel settore informatico come operatore di assistenza, responsabile e manager. Ha viaggiato molto, per lavoro, girando quasi tutta l’Italia. I luoghi in cui ha lasciato un pezzo di sé sono Milano e Ivrea.
Ha pubblicato “Tranne il colore degli occhi” per Tombolini e “Ti raggiungo in Pakistan” con StreetLib. Ha collaborato con la rivista Il Colophon e nel 2015 ha ricevuto il diploma di merito per il racconto “L’Hotel Rimini” al concorso Scintille in 100 parole. Appena uscito “Il cactus non ha colpa” (Triskell Edizioni).
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